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Il restauro di un edificio storico implica il suo adeguamento alle funzioni richieste dalla vita moderna. Si tratta di un aspetto molto importante per far sì che un immobile si mantenga in vita e si conservi nel corso del tempo.
Un edifico storico può, ad esempio, essere stato costruito per una determinata funzione ed oggi utilizzato per un'altra: è il caso di tante ville e palazzi nobiliari trasformati in musei o strutture pubbliche in genere.
Oppure, trattandosi di una struttura concepita secoli fa può non avere le caratteristiche tecnologiche per poterci vivere oggi (ad esempio essere mancante dell'impianto termico o dell'ascensore).
Quindi, operando nel rispetto degli elementi di valore storico e conservando le caratteristiche tipologiche della costruzione, si può renderla adatta ad essere fruita anche nell'era contemporanea.
In questo articolo analizziamo appunto degli esempi in cui, intervenendo in edifici storici con le adeguate precauzioni, li si è resi fruibili per l'uso residenziale.
Il primo esempio che vi illustriamo riguarda Il Salviatino, una ex casa di cura costruita in stile Liberty agli inizi del Novecento a Fiesole, nei pressi di Firenze, e restaurata per essere trasformata in un residence di 13 appartamenti.
Il progetto porta la prestigiosa firma dell'arch. Paolo Portoghesi, con cui hanno collaborato gli architetti Alberto Torsello e Chiara Grego.
L'intervento è stato condotto con i criteri del restauro conservativo per cui l'edificio, seppur completamente modificato negli interni, è rimasto inalterato per quanto riguarda la facciata, caratterizzata da ampie finestre che si affacciano sul parco circostante.
In particolare al piano superiore sono presenti grandi finestre da 160x360 cm per le quali sono stati utilizzati i serramenti a taglio termico OS2 di Secco Sistemi, che riproducono il disegno dei serramenti originari e lasciano fluire in casa la luce naturale.
L'architetto Torsello spiega così i motivi della scelta: Paolo Portoghesi mi ha chiesto di ricercare il serramento più vicino esteticamente al classico ferrofinestra che chiudeva in origine la loggia. Bisognava dunque trovare un infisso molto snello dall'immagine raffinata e dalle performance energetiche ottimali. OS2, probabilmente il miglior serramento di questo tipo sul mercato attualmente, riuniva tutte le caratteristiche richieste.
Infatti questi profili hanno uno spessore di soli 46 mm per i telai perimetrali e di 64 mm nella parte centrale apribile, per cui sono particolarmente adatti negli interventi di restauro.
Le loro elevate performance di isolamento termico ed acustico le hanno reso adatte per adeguare l'edificio alle condizioni di confort previste dagli standard odierni, senza snaturare la bellezza dell'originale stile Liberty.
Il secondo intervento descritto riguarda il restauro e risanamento conservativo della Residenza Weihrauch Di Pauli, a Caldaro, in provincia di Bolzano, dalla quale sono state ricavate 8 unità abitative di pregio, oltre ad un'ampia farmacia ubicata al pianterreno fronte strada.
La struttura è anche nota come Palazzo Treuheim, dal nome del mercante di vini che la fece erigere alla fine del Settecento.
L'edificio era stato abbandonato ed era in completo disarmo, ma l'attento intervento di restauro, durato circa due anni e mezzo, ha permesso di riportarne alla luce il giardino, i decori in stile classico, gli interni riccamente affrescati nell'Ottocento, le eleganti stufe originali in maiolica, i pavimenti mosaicati delle terrazze, il vano scale con i lucernari e le pregevoli ringhiere lavorate in ferro battuto.
Trattandosi di un palazzo storico, tutti gli interventi compiuti hanno dovuto sottostare alle rigide prescrizioni della Tutela dei Beni architettonici ed artistici della Provincia di Bolzano.
Pur nel rispetto di queste norme, gli appartamenti ricavati sono stati realizzati utilizzando le più moderne tecniche costruttive ed impiantistiche, al fine di assicurare il massimo confort abitativo agli occupanti.
Gli appartamenti ricavati hanno diverse metrature, che vanno dai 90 mq ai 350 mq.
Per il riscaldamento si è utilizzato il sistema radiante a minimo spessore Zeromax di Eurotherm, praticamente invisibile e quindi capace di integrarsi perfettamente in un ambiente di questo tipo, tanto da far pensare che il calore sia ancora irradiato dalle varie stufe ad olle presenti.
In particolare l'impianto Zeromax è stato fresato su lastra in gessofibra e isolato da una sottostante lastra del tipo Europlus-silentium, in grado di assicurare ottime prestazioni di isolamento acustico, come testimoniato dalle rilevazioni effettuate da tecnici specializzati.
L'impianto è stato poi ricoperto con un parquet in legno massello, la cui trama ricorda quella dell'antico pavimento in legno.
Anche in questo caso quindi si è operato nel pieno rispetto della preesistenza storica, adeguandola però funzionalmente alle esigenze della vita attuale.
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