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Diritto di recesso in caso di acquisti a distanza: come funziona?

Qual è la disciplina normativa relativa al diritto di recesso. Chi ha il diritto di recedere dal contratto di acquisto? Quando è possibile farlo e a che condizioni?
Pubblicato il

Che cos'è il diritto di recesso


Ogni qualvolta si acquista un prodotto o un servizio è bene sapere se, previo accordo delle parti o in base a quanto stabilito dalla legge, è possibile recedere dal contratto con il quale si è concluso l'acquisto.

Il diritto di recesso è il diritto del consumatore di sciogliere unilateralmente il contratto di acquisto. L'esercizio del diritto di ricesso, detto anche diritto di ripensamento, comporterà la restituzione del bene acquistato.

Diritto di recesso
Prima di approfondire la questione e vedere in quali casi è possibile avvalersi del diritto di recesso, dobbiamo precisare che questo istituto giuridico non deve essere confuso con quello che si definisce semplicemente cambio merce. Si pensi all'acquisto di un elettrodomestico o di un abito.
Il negoziante può concedere la sostituzione del bene venduto con altro uguale o differente (ad esempio un vestito di diversa taglia o colore) entro un certo termine.
È bene chiarire che il cosiddetto cambio merce è una concessione di chi vende il prodotto.

Appurata la differenza con il concetto di cambio merce, approfondiamo a questo punto la disciplina del diritto di recesso per coglierne tutti gli aspetti.


Diritto di recesso per il Codice Civile


Il diritto di recesso o di ripensamento è un istituto giuridico che tutela il consumatore che abbia fatto l'acquisto di un bene o un servizio. Il diritto di recesso è normato dal Codice Civile e dal Codice del Consumo ma tra le fattispecie in essi descritte vi sono delle differenze.

Il diritto di recesso disciplinato dal codice civile presenta delle caratteristiche diverse rispetto all'istituto regolamentato nel Codice del Consumo.

Diritto di recesso e Codice del Consumo
Ai sensi dell'articolo 1373 cc il diritto di recesso può essere riconosciuto a una delle parti mediante accordo. Qualora venga attribuita tale facoltà, la stessa dovrà essere esercitata prima che il contratto abbia avuto un principio di esecuzione.
Solo nei contratti a prestazione continuata o periodica tale facoltà può essere esercitata anche in un momento successivo ma il recesso sarà privo di efficacia per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione.

Nei casi in cui sia stato previsto il versamento di un corrispettivo a fronte del recesso, esso ha effetto solo qualora la prestazione sia stata eseguita.
È fatto salvo ogni patto contrario che disciplini il diritto di recesso in maniera differente.


Il diritto di recesso per il Codice del Consumo


Ai sensi del Codice del Consumo il diritto di recesso è il diritto del consumatore di sciogliere unilateralmente il contratto di acquisto di un bene o di un servizio, concluso a distanza, o fuori dai locali dell'esercizio commerciale. Tale diritto potrà essere esercitato, senza alcuna penalità e senza indicare una motivazione specifica, entro il termine di 14 giorni lavorativi.

Recedere dal contratto
Il Codice del Consumo si pone l'obiettivo di offrire una tutela al consumatore che concluda un contratto di acquisto di un bene o servizio, a distanza (ad esempio via internet o mediante contatto telefonico) o fuori dai locali dove ha sede il punto vendita.

Il soggetto che viene tutelato è il consumatore, cioè la persona fisica non titolare di partita IVA, considerata parte debole rispetto al commerciante professionista.


Entro quanto tempo può essere esercitato il diritto di recesso


Il Codice del Consumo all'articolo 52 e seguenti dispone che, fatte salve alcune eccezioni (articolo 59) il consumatore dispone di un determinato lasso di tempo per poter recedere dal contratto a distanza o stipulato fuori dei locali commerciali.

Il termine è di 14 giorni lavorativi e nell'esercitare il diritto di recesso non è tenuto a fornire alcuna specifica motivazione.

Detto periodo decorre da:

  • il giorno di conclusione del contratto nel caso di contratti di servizi;

  • dal giorno in cui il consumatore o una terza persona acquisisce il possesso dei beni acquistati, qualora sia stato stipulato un contratto di vendita; qualora si acquistino più beni il termine decorre dall'acquisto dell'ultimo bene, ove vengano consegnati separatamente anche qualora venga effettuato un solo ordine. Lo stesso criterio in caso di lotti o pezzi multipli;

  • nel caso di consegna periodica di beni per un certo lasso di tempo dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso del primo bene.


Come si esercita il diritto di recesso


Per poter recedere dal contratto il consumatore ha due modalità.
La prima consiste nell'inviare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno entro il periodo di tempo stabilito. In alternativa, sarà possibile avvalersi di un modulo online che dovrà essere debitamente compilato qualora vengano effettuati acquisti tramite e commerce.

Si deve evidenziare che il diritto di recesso spetta solo al consumatore, mentre il commerciante non può avvalersene nel caso in cui l'accordo sia già stato concluso.
Il consumatore è considerato, infatti, la parte debole del contratto poiché acquista il prodotto senza poter toccare con mano la merce ma accettando termini e condizioni imposti dal ngoziante.

Al diritto di recesso consegue per il consumatore al rimborso del prezzo corrisposto previa restituzione della merce. Il prezzo potrà essere restituito mediante il sistema di pagamento utilizzato per concludere l'acquisto. Possono restare a carico dell'acquirente le spese di spedizione.

Il diritto di recesso disciplinato dal Codice del Consumo non riguarda i beni acquistati in negozio poiché non si ravvisano i requisiti per la tutela riconosciuta al consumatore: questi infatti può valutare attentamente la merce toccandola e provandola prima di effettuare l'acquisto.
Sarà possibile procedere con la restituzione solo ove il prodotto risulti danneggiato o difettoso.

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Acquisti e diritto di recesso
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Sciforever
    Sciforever
    Sabato 27 Febbraio 2021, alle ore 06:31
    Ho firmato un contratto per rifare il bagno.
    Ho versato un acconto pari al 10%.
    Contratto firmato il 13.02.21
    Oggi è 26/02,  posso rescindere il contratto?
    Non mi fido dell'azienda, se si quali sono i termini ?
    Per il saldo finale in caso non potrei più rescindere il contratto, posso saldare a lavori finiti o non è possibile visto che il rimanente lo devo versare ad lavori iniziati?
    rispondi al commento
  • Giuliana Faverges
    Giuliana Faverges
    Martedì 9 Febbraio 2021, alle ore 21:33
    Ho acquistato in negozio un cellulare, ma non aveva Google-Android.
    Volevo avvalermi del diritto di recesso acquistandone uno migliore ma il negoziante me l'ha negato.
    Avrei poturo fare qualcosa?
    rispondi al commento
  • Hassen
    Hassen
    Lunedì 4 Gennaio 2021, alle ore 16:48
    Buongiorno,
    premetto che ho acquistato on line un prodotto in offerta con pagamento in contrassegno (cioè, ho pagato al corriere al momento del ritiro del pacco).
    Subito dopo, aprendo il pacco mentre il corriere era già andato via, ho trovato un prodotto diverso da quello ordinato.
    Leggo in questa informativa che 'Il prezzo potrà essere restituito mediante il sistema di pagamento utilizzato per concludere l’acquisto'
    Questo vuol dire che rimando indietro il prodotto in contrassegno?
    Questo dettaglio non mi è chiaro.
    Altra domanda:
    Non trattandosi di un recesso per ripensamento ma per un errore palese del venditore, perché non posso riavere le spese di spedizione?
    Grazie della risposta.
    rispondi al commento
  • Manuelamargilio
    Manuelamargilio
    Domenica 29 Novembre 2020, alle ore 14:24
    Nell'articolo sto parlando di contratti conclusi a distanza o comunque al di fuori dei locali commerciali. Mi sembra di capire che non è il suo caso.
    rispondi al commento
  • Mel13
    Mel13
    Martedì 24 Novembre 2020, alle ore 16:00
    Abbiamo firmato un contratto per l'acquisto di una cucina con cappa pagando la caparra.
    Poi, quando il mobiliere è venuto a casa nostra per prendere le misure esatte e mandare avanti l'ordine di cucina, lo abbiamo detto che non vogliamo più la cappa, ma solo i mobili della cucina.
    Ha risposto che possiamo farlo, però adesso pretende che reintegriamo l'importo della cappa con altri mobili.
    Ci ha confermato che la cappa non è stata prenotata, ma comunque non vuole modificare contratto e ridurre l'importo della cappa.
    Vorrei chiedere se o il diritto di modificare il contratto rimuovendo la cappa, in quanto non è stata nemmeno ordinata dalla casa produttrice.
    rispondi al commento
  • Barbaraoropesa
    Barbaraoropesa
    Venerdì 18 Settembre 2020, alle ore 09:58
    Buongiorno, ho acquistato delle tende da sole e dopo il montaggio ci siamo resi conto che la misura è sbagliata. Posso chiedere al venditore la sostituzione con tende della misura giusta? Grazie
    rispondi al commento
  • Alberto13
    Alberto13
    Sabato 30 Maggio 2020, alle ore 10:52
    La settimana scorsa è venuto a casa un venditore di fumo per ristrutturazione casa vi era la possibilita' di detrarre il 50% delle tasse.
    Mi sono fatto coinvolgere, credendo che a luglio 2020 avrei detratto il 50% della spesa, ma mi venne il dubbio..
    Chiamai subito i CAFdi provincia e mi dissero che il rimborso sarebbe stato in 10 anni! ...aimhe' avevo firmato il contratto con caparra:
    Chiamai l'agente che mi rispose e titubante gli dissi che non era stato leale, mi dice " e ma sta cambiando... " cosa sta cambiando ? i decreti post datati ?
    Non sapendo che rispondermi mette giu' il telefono, tento piiu' volte di richiamarlo leggo e rileggo il contratto che in base alla legge 21/2014 il diritto di recesso è escluso.
    Mi sentivo perso, chiamo l'azienda e mi dice che per recedere dalla firma ho 15 gg di tempo, faccio modulo email e inoltro, ora il dubbio è la caparra versata è persa ?
    rispondi al commento
  • Lucafrancescatti
    Lucafrancescatti
    Martedì 28 Maggio 2019, alle ore 20:32
    BuonaseraHo acquistato una doccia e mobile con lavabo per il mio bagno. Il contratto firmato a casa mia senza visionare la merce specifica che secondo il codice del consumo non si può recedere in quanto beni confezionati su misura. Il problema è che i lavori sono stati eseguiti da cani, la doccia perde acqua da sotto il piatto doccia, il lavabo spande acqua, i faretti si sono bruciati e cosa più importante il contratto non è stato rispettato perché era prevista una copertura che non è mai stata montata dagli operai e a detta loro e dell'azienda stessa è impossibile da montare perché non esiste (però l'agente che ha fatto il contratto ha specificato nello stesso che la doccia doveva essere chiusa sopra). Posso recedere nei termini previsti oppure devo tenermi danni, beffa e anche l'onere di pagare il tutto?? Grazoe
    rispondi al commento
    • Lucag1979
      Lucag1979 Lucafrancescatti
      Lunedì 17 Giugno 2019, alle ore 17:44
      Difficile a dirsi, così, senza studio delle carte. Ti consiglio d rivolgerti ad un'associazione per la tutela dei diritti dei consumatori, mi pare la soluzione più adeguata.
      rispondi al commento
  • Slvia
    Slvia
    Martedì 19 Settembre 2017, alle ore 23:42
    Oggi mi è successa una cosa abbastanza spiacevole, ho ricevuto a casa un venditore di materassi, dopo varie contrattazioni ho firmato il contratto e dato la caparra.
    Dopo poche ore mi sono accorta che le misure indicate nell'ordine non erano corrette e ho richiamato il venditore che molto gentilmente è tornato a casa mia a controllare.
    Verificato l'errore mi ha chiesto un supplemento di prezzo per un "fuori misura". a quel punto non me la sono sentita di andare avanti e gli ho chiesto di recedere dal contratto.
    Lui molto adirato mi ha restituito l'assegno e se n'è andato, portandosi però con se tutte e 3 le copie del contratto.
    Chiedo se rischio qualcosa, se la ditta mi può richiedere di ottemperare all'acquisto.
    rispondi al commento
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