|
Importanti novità in arrivo con la prossima legge di Bilancio per il 2024.
Stando alle bozze a oggi circolanti della Manovra, sulla quale il Governo sta lavorando, vi sarebbero significative modifiche all'istituto della donazione, prevista dal nostro ordinamento.
In estrema sintesi, la bozza di legge prevede una maggiore garanzia a favore degli acquirenti di un immobile proveniente da donazione il cui diritto di proprietà non dovrebbe subire pregiudizio dai legittimari del de cuius, ovverosia della persona venuta a mancare.
Nelle intenzioni del disegno di legge, l'obiettivo è quello di tutelare e incentivare una maggiore circolazione dei beni immobili, che soprattutto nel nostro Paese è spesso volano per la crescita in momenti di contrazione economica e finanziaria.
Si tratta di un correttivo che si aspettava da tempo, perché, se veramente approvata, finalmente eliminerà vincoli ormai anacronistici e lontani dal contesto sociale attuale.
Per capire in che modo la nuova legge di bilancio potrebbe intervenire in materia di donazione, occorre brevemente effettuare una premessa sulla situazione attuale.
A oggi, gli artt. artt. 561, 562, 563 c.c. stabiliscono che i legittimari, ovverosia i discendenti del defunto, che siano stati esclusi dall'eredità o che siano stati lesi nei propri diritti, possono chiedere a terzi, che abbiano acquistato un bene donato al donatoario dal donante/de cuius, la restituzione del bene.
A ciò si aggiunga che la restituzione può essere richiesta anche a 20 anni dalla donazione.
Tale situazione ha da sempre creato forti e condivisibili perplessità e dubbi in possibili acquirenti di immobili donati, che per quanto conveniente e rispondente alle proprie esigenze, rinunciavano all'acquisto non dando seguito alla compravendita.
La nuova bozza della legge di bilancio per il prossimo anno, come rilevato, prevede importantissime modifiche all'istituto della donazione, attraverso l'eliminazione di tali vincoli, in una ottica di stimolo alla concorrenza nel mercato immobiliare, senza dimenticare le altrettanto prevalenti tutele in favore dei soggetti interessati alla compravendita.
La nuova legge dovrebbe prevedere che in sostanza il legittimario, che si ritiene essere stato leso nel proprio diritto e nella qualità di erede non potrà più ottenere la restituzione dei beni donati dal de cuius al donatario e da questi ceduto a terzi acquirenti.
In ogni caso, al legittimario sono riconosciute analoghe tutele.
Se il bene donato dal donante poi defunto al donatario e da questi venduto, l'erede leso potrà chiedere al donatario una compensazione in denaro che sia sufficiente a integrare la quota ereditaria.
La restituzione del bene da parte dell'erede può eventualmente essere richiesta nel caso in cui l'immobile non sia stato ceduto.
Alla luce di quanto sopra, si tratta di una svolta epocale in materia di donazione, che si attendeva da tempo e che, seppur in parte, prova a eliminare ostacoli alla libera circolazione dei beni, retaggio di una situazione ormai del tutto lontana dalla attuale situazione.
|
||