|
Raccordare due pavimenti è un'eventualità molto comune nella ristrutturazione interna di un edificio, soprattutto in tre casi:
In alcuni casi la scelta è obbligata, come ad esempio quando un pavimento è troppo rovinato per poterlo recuperare o si tratta di un pavimento economico ormai obsoleto; mentre in altri casi si tratta di una decisione dovuta al gusto del committente o a necessità progettuali come separare due parti dello stesso ambiente (ingresso e soggiorno, angolo cottura e zona pranzo, eccetera).
L'esigenza si manifesta al centro delle stanze e soprattutto in corrispondenza di una porta.
Gli accorgimenti tecnici richiesti sono invece assai più diversificati e dipendono strettamente dalla soluzione progettuale adottata.
Il metodo più semplice per raccordare due pavimenti è costituito dal montaggio di listelli metallici coprigiunto, di cui esistono numerose tipologie. Si tratta di una soluzione particolarmente elegante.
I listelli sono generalmente di alluminio, ottone o acciaio inox e presentano vari tipi di profilo:
Il catalogo dell'azienda Progress Profiles Spa ne offre una gamma completa.
Prolevigal, in alluminio o ottone naturale, è ad esempio specificamente studiato per la creazione di giunti tecnici nelle pavimentazioni alla veneziana, alla palladiana o in battuto di cocciopesto, mentre Proflat, particolarmente alto e con sezione a forma di I risulta indicato quando occorre rifare anche il massetto di integrazione impiantistica.
Proelegant, Profinal e Procanal, in ottone naturale lucido e cromato, in alluminio anodizzato argento o in acciaio inox si caratterizzano invece per il profilo rispettivamente a forma di C ed U rovesciata la loro maggiore larghezza, in grado di consentire il passaggio di sottili cavi elettrici: una soluzione particolarmente indicata in corrispondenza di faretti a pavimento o inserti decorativi di fibre ottiche.
Prosquare, dall'inedita sezione piena quadrata o rettangolare è appositamente studiata per raccordare in maniera elegante e discreta un pavimento in ceramica con uno di parquet.
Projoint va infine posato a colla o malta per separare due pavimenti di ambienti in cui è richiesta una grande resistenza alle sollecitazioni meccaniche o chimiche.
Tuttavia per usare correttamente i righelli coprigiunto è necessario adottare alcune accortezze progettuali come far combaciare perfettamente le fughe delle piastrelle e scegliere accuratamente il materiale dei coprigiunti. L'ottone dorato e l'acciaio inox infatti si abbinano molto bene ai toni caldi dei pavimenti interni di cotto o parquet, mentre per le piastrelle di gres nero o grigio antracite è più indicato l'alluminio anodizzato.
Se invece le mattonelle hanno forma e dimensioni contrastanti e perciò l'uso di un semplice righello coprigiunto produrrebbe un risultato insoddisfacente si può realizzare una vera e propria soglia decorativa in pietra naturale, mosaico, opus sectile o trencadìs.
La prima soluzione è molto semplice e antica: i materiali più comuni in questi casi sono il travertino e i marmi bianchi come il Trani o il botticino, il basalto o la pietra serena.
Il trencadìs è una tecnica decorativa assai più ricercata: consistente nella creazione di un vero e proprio mosaico policromo oppure in tinta unita di aspetto simile a una palladiana, formato da schegge di ceramica, vetro, pietra o specchio.
A seconda dei casi si possono accostare elementi di recupero come piastrelle, vasi o piatti rotti, usare le stesse mattonelle della pavimentazione o servirsi delle apposite tessere in vetro o pietra ideate dall'azienda Linea Rustica Marmi di Gianni Gaiti
Anche gli inserti decorativi in opus sectile o a mosaico richiedono una grandissima bravura artigianale.
La prima tecnica prevede infatti la creazione di una vera e propria tarsia di pietre o marmi rari per la creazione di motivi geometricio fitomorfi: nel caso della soglia o di una bordura decorativa per il raccordo di due pavimenti in piastrelle si possono scegliere motivi linerari come greche, trecce o stelle.
Per una soglia a mosaico sono invece particolarmente indicate le tessere quadrate o rettangolari in vetro o pietra di uno o due centimetri di lato. Gianni Gaiti propone alcune soluzioni assai preziose basate sull'accostamento di piccole tessere di marmo colorato con altre in pasta vitrea dalle raffinate decorazioni policrome ispirate ai motivi etnici e tribali: cerchi, punti, croci, spirali e zig zag spiccano infatti in oro, bronzo o argento su uno sfondo nero, bianco, rosso, giallo, azzurro, sabbia o testa di moro.
A seconda dei casi queste belle soglie possono venire raccordate al resto delle pavimentazioni con due righelli coprigiunto o con una semplice stuccatura, ma in questo caso la posa dev'essere a regola d'arte e perfettamente complanare.
L'ultimo sistema per raccordare due pavimenti prevede la semplice giustapposizione di materiali contrastanti. Si tratta di una soluzione particolarmente indicata nel caso dei pavimenti per interni moderni o minimalisti, oppure quando le mattonelle hanno una forma poco consueta che rende la giunzione particolarmente accattivante.
Un esempio tipico è questo pavimento di vecchie cementine esagonali beige e grigio antracite accuratamente recuperato dall'azienda Floor Treatment a cui è stato accostato un pavimento di ampi listoni in legno. L'effetto risulta molto gradevole grazie alla delicata palette di sfumature neutre e alla giunzione secondo un profilo dentellato.
Anche la soluzione progettuale realizzata dall'azienda Paral specializzata in pavimenti di legno e parquet, è di grandissimo impatto visivo: l'ampia soglia è dotata di una porta scorrevole di legno dalle linee estremamente semplici e rigorose, a cui fanno riscontro due diversi pavimenti ugualmente in legno.
Il primo, probabilmente esterno, è formato da ampi listoni grezzi fissati da viti a vista, mentre il secondo è costituito da doghe più strette con incastononati dei sottili righelli metallici di colore argento. Il tutto è raccordato da un coprigiunto in legno che funge anche da guida di scorrimento per l'anta della porta.
Il risultato è un gentile contrasto di texture e sfumature tono su tono, da cui si distaccano nettamente i listelli metallici della pavimentazione interna, che attribuiscono un vivace ritmo modulare all'intera composizione.
|
||