Le date di accensione del riscaldamento per zone climatiche

Le date di accensione del riscaldamento centralizzato e del suo spegnimento, in tutta Italia. Le 10 regole d'oro contro il caro bollette emanate da Enea e Mise.
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Accensione riscaldamento


Riscaldamento centralizzatoDal 15 ottobre in molti grandi comuni italiani come Milano, Torino e Venezia si sono accessi i riscaldamenti centralizzati nei condomini.

E negli altri comuni?
Ogni comune ha le sue date di accensione e anche di spegnimento, nonché le ore massime di accensione durante la giornata.
Tutto dipende dalla zona climatica in cui trova il proprio comune di residenza.

Vediamo quali sono queste zone climatiche, i comuni che vi rientrano e le ore massime giornaliere in cui possono essere accesi i riscaldamenti. In sintesi anche i consigli di Enea e e del Ministero dello sviluppo economico contro il caro bollette.


Riscaldamento centralizzato: le zone climatiche


I comuni italiani sono divisi in zone climatiche contrassegnate dalle lettere A, B, C, D, E ed F e indipendenti dall'ubicazione geografica ai fini del contenimento dei consumi di energia necessaria al funzionamento degli impianti termici di riscaldamento.

Accensione riscaldamento-zona climatica A: accensione dal 1 dicembre - spegnimento il 15 marzo.
Durata accensione giornaliera max: 6 ore. Comuni di Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle

- zona climatica B: accension il: 1 dicembre-spegnimento il 31 marzo.
Durata accensione giornaliera: max 8 ore. Comuni di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani

-zona climatica C: accensione: 15 novembre - spegnimento 31 marzo.
Durata accensione giornaliera: max 10 ore. Comuni di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto

- zona climatica D: accensione il 1 novembre – spegnimento il 15 aprile. Durata accensione giornaliera: max: 12 ore.
Comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo

- zona climatica E: periodo di accensione, dal 1 ottobre al 15 aprile.
Durata accensione giornaliera: max 14 ore.
Comuni di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L'Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza

- zona climatica F: nessun limite. Comuni di Belluno, Cuneo.


Riscaldamento: i consigli per risparmiare ed evitare sanzioni


In vista dell'accensione dei riscaldamenti centralizzati e per aiutare i consumatori a scaldare al meglio le proprie case, evitando sprechi e brutte sorprese nella bolletta, il ministero dello Sviluppo Economico e dell'ENEA ha reso disponibile un vademecum con 10 regole-base per un riscaldamento efficiente e più conveniente.

Ecco in sintesi queste regole:

-Regola N. 1 – Fare la manutenzione degli impianti: chi non la effettua rischia una multa non inferiore a 500 euro, in base a quanto stabilisce il DPR 74/2013

-Regola N. 2 - Controllare la temperatura ambiente: la normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario

-Regola N. 3 – Attenti alle ore di accensione: il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato dalla legge e cambia a seconda delle zone climatiche in cui si trova il comune

-Regola N. 4 - Usare i cronotermostati: sono moderni dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l'impianto in funzione solo quando si è in casa

-Regola N. 5 - Applicare valvole termostatiche: questi strumenti aprono o chiudono la circolazione dell'acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura in casa

-Regola N. 6 Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone

-Regola N. 7 Schermare le finestre la notte

-Regola N. 8 Fare il check up alla propria casa: è importante valutare l'isolamento termico sulle pareti e finestre dell'edificio. Sostituendole inoltre si avrà un risparmio anche in termini economici, potendo fruire dell'ecobonus, la detrazione fiscale del 65%

- Regola N. 9 Impianti di riscaldamento innovativi: se l'impianto di riscaldamento ha più di 15 anni, sarebbe opportuno sostituirlo con nuove caldaie a biomasse, pompe di calore o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico.
Anche per questi interventi si può fruire delle detrazioni fiscali sulla casa, la riqualificazione energetica degli edifici 65% e del patrimonio edilizio del 55%

-Regola N. 10 Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni.

In tema di impianti si ricordano due recenti novità:
- la nuova etichettatura per le caldaie, entrata in vigore da fine settembre recependo la direttiva europea Ecodesign
- il nuovo APE, l'attestato di prestazione energetica per gli immobili.

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