La termoregolazione e la contabilizzazione dell'energia prodotta dagli impianti di riscaldamento hanno assunto, negli anni, una crescente importanza; le attuali norme e leggi sul contenimento della spesa energetica degli edifici danno indicazioni sui livelli minimi di riferimento per la termoregolazione di un edificio, che non devono essere inferiori a due, suggerendo anche che un maggiore numero di livelli di termoregolazione garantisce maggiori possibilita' di comfort e di adattamento della produzione di energia alle variazioni dei carichi termici.
Un riferimento fondamentale per un sistema di regolazione è costituito dalla cosiddetta sonda esterna, una sonda di temperatura, installata all'esterno degli edifici serviti dagli impianti termici, che fornisce il primo riferimento per la termoregolazione; più sonde all'interno dell'edificio possono permettere di affinare in precisione la regolazione.
Efficacia impianto termico termoregolato
L'efficacia dell'impianto, derivante dall'utilizzo della sonda esterna, consiste nella elevata reattività dell'impianto rispetto alle variazioni, anche repentine, della temperatura esterna agli edifici; si anticipano in tal modo gli abbassamenti delle temperature interne agli edifici limitando, a vantaggio del comfort, gli effetti dell'inerzia termica dell'impianto, come il riscaldamento delle superfici radianti o delle batterie dei fancoil.
Nel caso dei pannelliradianti l'inerzia termica può essere anche di alcune ore.
Da oltre dieci anni anche gli appartamenti appartenenti ad uno stesso nuovo edificio devono essere dotati di un proprio sistema di termoregolazione e contabilizzazione dell'energia termica consumata; invece, nella maggior parte degli edifici condominiali serviti da una centrale termica centralizzata, la termoregolazione è affidata a dei veri e propri programmatori che nel caso più semplice, agiscono con due livelli di temperature di riferimento: la temperatura di comfort e quella ridotta.
Un caso particolare per la termoregolazione è costituito dai dispositivi che agiscono puntualmente o localmente come le valvole termostatiche poste in prossimità dei radiatori o dei ventilconvettori degli impianti termici; esse permettono di sfruttare gli apporti di energia termica gratuita negli ambienti, sia quelli solari sia quelli dovuti alla presenza di vere e proprie fonti di energia locali (elettrodomestici, illuminazione, etc.), riducendo l'apporto del fluido termovettore agli elementi terminali dell'impianto.
Attualmente, in caso di ristrutturazione di un impianto termico esistente o di realizzazione di un nuovo impianto, è d'obbligo l'utilizzo delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica, che sono in grado di autoregolare la propria apertura, o chiusura, a mezzo di una cera in essi contenuta e che varia il volume con la temperatura; l'installazione delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica rientra, inoltre, negli interventi i cui costi possono essere detratti al 55% dall'IRPEF o dall'IRES fino a Dicembre 2012 perché migliorativi in termini di riduzione della spesa energetica degli edifici.
È bene evidenziare che l'installazione delle valvole termostatiche, sia pure a bassa inerzia termica, non annullano l'obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione per nuovi impianti o per impianti esistenti e sottoposti a ristrutturazione.