I principali componenti di un buon progetto elettrico devono essere: una relazione tecnica descrivente le caratteristiche dell'edificio servito, lo scopo degli impianti da realizzare e le potenze in gioco; l'elenco della documentazione che costituisce il progetto; la citazione delle norme e delle leggi di riferimento; i dati caratteristici del punto di consegna dell'energia da parte dell'ente distributore; i criteri adottati per il dimensionamento dei cavi elettrici e dei relativi dispositivi automatici di protezione e manovra; le tabelle ed i calcoli di dimensionamento delle linee; le misure adottate per la protezione degli individui dai contatti diretti ed indiretti; la descrizione delle caratteristiche dell'impianto di illuminazione.
Il progetto deve essere corredato dalle tavole di disegno descriventi gli schemi unifilari dell'impianto, gli schemi a blocchi, i dati relativi alle linee elettriche ed i quadri, l'impianto di terra, le apparecchiature utilizzatrici e le distribuzioni di tutto ciò nell'edificio servito; il progetto si completa con la realizzazione della valutazione economica dei lavori da realizzare e descritti dalla progettazione: i computi metrici estimativi.
Dati e norme nel progetto elettrico
Generalmente, per gli impianti elettrici al servizio delle comuni abitazioni, la progettazione dell'impianto elettrico può comprendere anche la progettazione degli impianti di videocitofonia, allarme e sistemi radio-televisivi tipo dolby surround TV satellitari e digitale terrestre.
Nei casi di edifici a rischio di fulminazione da scariche elettriche atmosferiche, l'impianto elettrico deve includere anche gli specifici sistemi di protezione, ed in tal caso la principale norma di riferimento è la CEI 81-1, che fornisce le indicazioni per valutare il rischio di fulminazione di un edificio, in genere classificabile come ridotto, ordinario o elevato.
Oltre alle varie norme CEI, che dettano i principi tecnici di riferimento per i vari componenti dell'impianto, gli altri riferimenti legislativi sono: il D.P.R. 547; il D.P.R. 303; la legge n° 186 del 1.3.1968; la legge 791 del 18.10.77; il D.M. 15.12.78; il D.M. 23.7.79; il D.M. 37/08 (ex legge 46/90); il D.L.vo 81/08.
Dal progetto devono essere inoltre, facilmente desumibili i dati che identificano in maniera univoca: l'edificio, il proprietario e/o chi ne detiene titolo di utilizzo o possesso ed i dati del tecnico progettista.
I dati caratteristici del punto di consegna dell'energia elettrica per un comune impianto domestico possono essere:
Numero di fasi: F + N
Tensione nominale: 230 V
Frequenza nominale: 50 Hz
Sistema di alimentazione: TT
Corrente di corto circuito massima presunta: 4 kA (generalmente)
Tra i principali dati caratteristici di un impianto elettrico ci sono quelli riferiti ai cavi delle linee elettriche e sono: la corrente di impiego e la portata, la valutazione delle sovracorrenti e delle correnti di corto circuito.
La corrente di impiego è quella effettivamente utilizzata dalle apparecchiature collegate all'impianto, la valutazione complessiva tiene conto anche di fattori di utilizzo e contemporaneità delle varie apparecchiature; la portata di un cavo esprime invece, il valore di corrente che teoricamente potrebbe attraversare per un periodo illimitato il cavo senza produrne un eccessivo riscaldamento.
Per ogni cavo elettrico la corrente di impiego, assorbita dall'apparecchio alimentato, deve essere inferiore della portata.
I dispositivi automatici di protezione delle linee proteggono queste ultime dai valori eccessivi di corrente, che possono essere di poco superiori a quelli nominali ma comunque pericolosi o nettamente superiori, dell'ordine anche di decine di volte quelli nominali.