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Un aspetto importante per la scelta dei serramenti esterni riguarda i materiali con cui sono realizzati.
Le finestre possono essere realizzate in legno o in vari tipi di metalli e in materie plastiche, come il pvc.
Il legno rappresenta la soluzione più tradizionale ed anche quella di maggiore rendimento dal punto di vista estetico ed è spesso una scelta obbligata per edifici vincolati, che abbiano un particolare valore storico ed architettonico.
Tuttavia non c'è dubbio che la manutenzione del legno, nel corso del tempo, deve essere frequente ed accurata, ed è per questi ovvi motivi di carattere economico, che spesso si propende per la scelta di materiali più resistenti agli agenti atmosferici, come l'alluminio, che necessitano di minor cura.
Se però non si intende rinunciare al calore e all'atmosfera che un infisso in legno può assicurare agli interni di un'abitazione, si possono scegliere infissi realizzati con un profilo in alluminio all'esterno e rivestiti con una parte in legno all'interno.
I serramenti misti in alluminio e legno permettono di valorizzare gli ambienti interni, con le tonalità e la qualità calde del legno mentre la parte esterna in alluminio protegge dalle condizioni meteorologiche più estreme.
Oltre a rendere il serramento robusto e stabile nel tempo, l'alluminio è capace di mantenere tutte le caratteristiche di isolamento termoacustico anche in totale assenza di manutenzione.
La produzione attuale è ormai molto ampia, per cui è possibile trovare serramenti in alluminio e legno dalle particolari caratteristiche tecniche e prestazionali.
La Pavanello Serramenti, ad esempio, ha di recente rinnovato la gamma di serramenti in legno ed alluminio della storica linea Eternity Maxi, con un nuovo profilo che permette di avere all'esterno la massima superficie vetrata, ottenendo quindi un pregevole risultato estetico, senza ridurre le prestazioni tecniche offerte.
Infatti l'azienda veneta ha sempre seguito l'evoluzione del mercato nel corso del tempo, in modo da assecondare le richieste dei clienti.
Il serramento, prodotto nelle varianti a battente e ad ante scorrevoli, permette di raggiungere un isolamento termico fino a 1.03 W/M²K, e un isolamento acustico fino a 37 DB (con vetro 4/4 acustico +15 +4 basso emissivo con gas argon).
Ciò che in realtà contraddistingue questo serramento rispetto ad altri dello stesso tipo in commercio - spiega Federico Pavanello, direttore di produzione – è l'applicazione di un ancoraggio del vetro attraverso l'utilizzo di clips avvitate all'interno del serramento. Solitamente, infatti, il vetro viene incollato e diviene tutt'uno con l'anta, con tutte le problematiche che questo comporta.
L'utilizzo delle clips consente di ovviare al problema di dover buttare l'intero serramento in caso di rottura del vetro e permette di separare fisicamente le due parti in caso di serramento scorrevole o di grandi dimensioni.
L'eleganza di stampo minimalista di questo infisso, unita alle qualità tecniche, lo rende un prodotto senz'altro appetibile per progettisti e designer, anche in caso di interventi in contesti architettonici particolari.
All'interno della propria gamma di profili in alluminio legno Strato Vip, Strato ha realizzato i serramenti pensati per grandi aperture di porte e finestre Strato Vip Alza & scorri, con ante scorrevoli su uno o più binari.
Il sistema alzante scorrevole prevede che le ante siano aperte ruotando opportunamente un elegante maniglione che le solleva di qualche millimetro, permettendo che possano scorrere o essere aperte in posizione di ventilazione.
Il meccanismo di scorrimento è dovuto a carrelli realizzati in materiale particolare con cuscinetti a sfera, collegati al profilo mediante elementi in pvc, che garantiscono le prestazioni di isolamento termico.
La portata per ogni anta, compreso il vetro, è di 250 kg. I serramenti possono essere realizzati a una o più ante, fisse o mobili.
Un altro plus dei serramenti Strato è il basso impatto ambientale con cui sono stati prodotti, grazie alla tecnologia ecocompatibile Finger Joint.
Per la parte legnosa, infatti, non vengono utilizzate essenze provenienti da foreste esotiche. Si utilizzano invece essenze come betulla o faggio di piantagioni europee, che di solito non vengono impiegate per prodotti nobili, se ne sceglie solo la parte sana, scartando quella con nodi e fessure, la si tagliuzza e incastra con il metodo finger joint e infine si riveste con essenze pregiate, come il ciliegio americano, il noce canaletto o il rovere.
Inoltre l'azienda garantisce l'emissione zero di formaldeide.
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