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La globalizzazione ha portato anche alle nostre latitudini frutti e piante di cui fino a vent'anni fa non conoscevamo nemmeno il nome. È questo il caso dello Yuzu, pianta originaria della Cina centrale e del Tibet, molto diffusa in Giappone.
Il nome scientifico dello Yuzu, è Citrus Junos, ed è un albero da frutto appartenente alla famiglia del genere Citrus. L'origine di questo agrume non è ben chiara e si ipotizza possa essere un incrocio tra il mandarino e il papeda.
Sembra effettivamente un grosso limone ma dalla forma che ricorda più quella dell'arancia. La buccia si presenta molto irregolare sul giallo tendente al verde.
Lo yozu è estremamente resistente alle basse temperature e risulta essere una pianta molto robusta, coltivabile alle più disparate latitudini.
È un piccolo albero che può tranquillamente essere coltivato anche in vaso.
Fuori dal vaso può arrivare a misurare fino a 4 metri. Risulta essere molto vigoroso con rami ornati di foglie di un verde acceso a forma di lancia e persistenti.
All'inizio della primavera l'abero produce fiori bianchi, grandi e a 5 petali che doneranno una leggera e piacevole fragranza.
I frutti si chiamano proprio come l'abero "Yuzu" e sono delle dimensioni di una clementina o un mandarino. La buccia è veramente molto apprezzata come si vedrà in seguito perché può essere utilizzata in tantissima maniere differenti.
Il frutto non darà moltissimo succo, infatti il suo estratto sul mercato a prezzi veramente alti.
lo yuzu, come detto, è una pianta decisamente rustica e può sopportare temperature fino - 12° C quando coltivato in condizioni ottimali. Detto questo però questa pianta darà il meglio di se a latitudini con inverni miti e possibilmente piantandolo in un terreno aperto.
In ogni caso alche la coltivazione in vaso, con un terreno ben drenato sarà fattibile anche se non raggiungerà mai ovviamente altezze di 4 metri.
Lo yuzo andrà trattata come la maggior parte degli agrumi che amano dei terreni fertili ma soprattutto non calcarei. Meglio evitare l'esposizione diretta la sole.
Sarà necessario per una crescita ottimale un'innaffiatura regolare dalla primavera a fine estate. Queste poi andranno ridotte a 2 o 3 al mese durante l'inverno.
I frutti maturano tra settembre e novembre ma a volte fino a dicembre, a seconda del clima.
Esattamente come per gli altri agrumi, la concimazione dello yuzu va fatta in diverse fasi.
Queste sono essenzialmente tre:
Quella d'impianto andrà effettuata in autunno prima dell'interramento della pianta che andrà messa in dimora tassativamente in inverno. Nel caso di una pianta messa in terreno aperto bisognerà prima vangare il suolo e poi concimarlo con letame maturo a circa 30/40 cm. La quantità di concime da mettere è di circa 3 kg a pianta.
Seguirà la concimazione di formazione e di produzione che andrà effettuata con con concimi liquidi da somministrare durante l'irrigazione.
Il concime perfetto per lo yuzu deve avere azoto, fosforo e potassio) ma anche microelementi (calcio e ferro).
Esistono tante ottime marche di concimi per agrumi tra cui Gesal che propone sia un prodotto liquido che idrosolubile, oppure i prodotti della Combo o della Salabìol.
ll vaso che ospiterà la pianta di yuzu va preparato con un terriccio specifico per agrumi come ad esempio quello della Compo.
Sul fondo del vaso invece bisogna mettere uno strato alto almeno 5 cm, di argilla espansa, per scongiurare il marciume radicale a causa di ristagni idrici.
È anche importante per lo stesso motivo evitare di mettere dei sottovasi in modo da far fluire l'acqua nel miglior modo possibile.
Le piante di yuzu in vaso possono essere posizionate in un angolo con esposizione a sud, in condizioni di pieno sole.
In zone non particolarmente calde, invece, è preferibile metterle vicino a un muro, per garantire una maggior protezione dal vento, dagli agenti atmosferici e dal freddo.
In inverno sarà necessario spostarle o coprirle con del tessuto non tessuto, solo nel caso in cui le temperature crollino sotto i - 10 °C. Come detto, infatti, queste piante originarie del Tibet sono molto resistenti ai climi rigidi.
Lo yuzu è un agrume ricchissimo di vitamina C e di polifenoli ma ha il difetto di avere pochissimo succo all'interno dei suoi frutti. È anche pieno di sostanze antiossidanti e nei Paesi di origine è utilizzato come rimedio per le tipiche malattie della stagione fredda.
Lo yuzu è anche ricco di radicali liberi che aiutano a combattere l'invecchiamento della pelle.
Nella cucina occidentale è ancora poco utilizzato, a parte in pietanze fusion.
Il frutto ha un gusto molto forte e con una consistente componente acida che si sposa perfettamente con il pesce. Visto però il suo forte sapore bisognerà stare molto attenti con il dosaggio.
È molto usato molto anche nelle bevande, marmellate e salse come ad esempio un ottimo liquore nipponico, il Choya. Molto utilizzato infine nella pasticceria perché il suo sapere si sposa bene con dessert semifreddi (ad esempio le cheesecake), sottoforma di topping o riduzione liquida.
Queste proprietà dello yuzu non sono ancora molto conosciute in occidente ma in Corea e nel Paese del Sol Levante questo frutto non è solo usato per le sue proprietà culinarie ma è tenuto in gran conto perché aiuta anche la cura del corpo.
In Giappone, ad esempio, è usato per bagni rilassanti dove ci si immerge in acqua calda, nella quale sono stati fatti galleggiare frutti di yuzu.
Questi frutti così trattati rilasciano un profumo estremamente gradevole ma soprattutto molto rilassante e le loro sostanze oleose che si spargono nell'acqua calda, sono benefiche soprattutto per le pelli secche e screpolate.
Infine dalla buccia di yuzu si ottiene un olio essenziale che viene usato per creme idratanti per la pelle (in vendita anche su Amazon), ma anche per prodotti da bagno e in profumeria.
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