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Per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, il vetro basso emissivo è una tecnologia avanzata che consente di ridurre in modo significativo le dispersioni di calore attraverso le finestre.
Vetro basso emissivo triplo - Foto Getty Images
Il suo rivestimento invisibile di ossidi metallici riflette le radiazioni infrarosse, trattenendo il calore all'interno durante i mesi freddi e impedendo l'eccessivo riscaldamento degli ambienti in estate.
In questo modo si ottiene un equilibrio ideale tra isolamento termico e luminosità naturale, con vantaggi concreti in termini di comfort abitativo, sostenibilità ambientale e risparmio economico nel tempo.
Il vetro basso emissivo è un tipo di vetro speciale, trattato con un rivestimento sottilissimo di ossidi metallici, detto coating, praticamente invisibile all'occhio umano.
Questo trattamento conferisce al vetro la capacità di riflettere le radiazioni infrarosse a onda lunga, ovvero il calore.
Il vetro basso emissivo agisce come un filtro termico - Getty images
In termini più semplici, il vetro basso emissivo agisce come uno filtro termico, permettendo il passaggio della luce solare ed ostacolando la fuoriuscita di calore nell'abitazione.
Il funzionamento del vetro basso emissivo si basa su un principio fisico chiamato riflessione selettiva delle radiazioni.
Trasferimento dell'energia solare attraverso del vetro basso emissivo - Foto Sora
Il materiale del rivestimento del vetro basso emissivo, composto da ossidi e metalli particolarmente selettivi, come l'argento, trattiene il calore prodotto dai sistemi di riscaldamento.
Il che impedisce la dispersione attraverso le finestre e mantenendo una temperatura confortevole all'interno della casa e consente una trasmissione della luce visibile particolarmente alta.
Garantendo quindi maggiore luminosità naturale per gli ambienti e rappresentando un ulteriore apporto positivo al riscaldamento durante i mesi più freddi.
I vantaggi del vetro basso emissivo sono molteplici e si traducono in un miglioramento significativo del comfort abitativo e in un risparmio economico a lungo termine:
In linea generale, si stima che l'installazione di vetri basso emissivi possa comportare un risparmio energetico fino al 30% sulla bolletta.
Aspetto di un vetro basso emissivo - Foto Getty Images
Questo è dovuto al fatto che il vetro rappresenta circa il 90% del materiale che costituisce una finestra, e quindi risulta avere una forte incidenza sulle dispersioni di calore che tale elemento edilizio può causare.
Il risparmio economico ottenibile con il vetro basso emissivo varia in base a diversi fattori, tra cui:
Pertanto, nel corso degli anni, l'investimento iniziale si ripaga ampiamente grazie alla riduzione dei costi energetici.
È importante specificare che i vetri basso emissivi possono essere composti da una, due o tre lastre:
Nel momento della selezione della tipologia da acquistare bisogna considerare che l'aumento del numero di lastre incrementa l'isolamento, ma anche il costo del vetro.
Vetro basso emissivo singolo, doppio e triplo - Foto Getty Images
La scelta della tipologia dipende dalle esigenze specifiche dell'abitazione e dalla zona climatica.
É utile considerare che nel caso di vetro doppio, il trattamento viene applicato solo su una delle due facce interne del vetro.
Di contro, nel caso di vetro triplo il trattamento viene applicato in due delle tre facce.
Per scegliere il vetro basso emissivo più adatto, è fondamentale considerare alcuni parametri tecnici e le specifiche caratteristiche della propria abitazione.
Le caratteristiche tecniche da considerare per la scelta del vetro basso emissivo appropriato sono:
Analizzare questi parametri consente di scegliere un vetro basso emissivo capace di garantire il giusto equilibrio tra isolamento termico, luminosità e comfort abitativo.
Si adatta alle esigenze specifiche di ogni edificio e alle condizioni climatiche della zona.
Altresì è molto importante tenere presente che ogni facciata dell'edificio si comporta in modo diverso a seconda della sua esposizione.
Le facciate esposte a sud, ad esempio, ricevono una maggiore quantità di luce solare durante il giorno, soprattutto in estate, e quindi necessitano di vetri con un basso fattore solare per evitare il surriscaldamento.
Passaggio di luce solare attraverso un vetro basso emissivo - Getty Images
Le facciate esposte a nord, invece, ricevono meno luce solare e richiedono vetri con un'elevata trasmittanza luminosa per garantire la luminosità degli ambienti interni.
Le facciate esposte a est e ovest devono essere valutate a secondo della posizione geografica dell'immobile, e in funzione delle ore di esposizione solare.
Bisogna anche usare questi vetri in modo appropriato.
Sebbene siano eccellenti per ridurre le dispersioni di calore, in ambienti eccessivamente caldi o su facciate esposte a sud, è necessario selezionare vetri con le caratteristiche funzionali alla fattispecie.
Vista di un vetro basso emissivo dall'esterno - Foto Getty Images
In caso contrario, si rischia di installare una sorta di scudo che durante i mesi estivi ostacola l'uscita del calore, creando un effetto serra che comporta disagio termico e costi aggiuntivi per la climatizzazione.
Pertanto, è fondamentale evitare scelte inadeguate.
Per massimizzare il rendimento dell'investimento, è consigliabile farsi guidare da un tecnico specializzato.
Un professionista qualificato può eseguire una diagnosi energetica dell'abitazione, valutare le specifiche esigenze di ogni ambiente e consigliare il tipo di vetro basso emissivo più adatto.
In questo modo, sarà possibile ottenere il massimo risparmio energetico e il miglior comfort abitativo.
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