Il vetro autopulente basa il suo funzionamento sul principio della fotocatalisi, che provoca il processo di decomposizione che porta allo scioglimento dello sporco.
Pulizia del vetro
Il vetro è da sempre uno dei materiali più utilizzati per la costruzione di una infinità di oggetti che vanno dal lampadario alla grande facciata a vetri di un grattacielo.
Grazie alle moderne tecnologie costruttive esso viene sempre più utilizzato nel settore delle costruzioni per la realizzazione di coperture vetrate ed infissi in genere.
Il vetro quindi come materiale di grande versatilità, ecologico, riciclabile sembra avere a suo carico solo fattori positivi, ma come tutte le cose della vita anche nel suo caso esiste il risvolto della medaglia, mentre sono stati eliminati in gran parte problemi legati alla sua fragilità e ridotte le cause di rotture pericolose, la pulizia delle vetrate per esempio resta un cruccio notevole per chi deve gestire la manutenzione e pulizia di un immobile.
Secondo le normative più comuni una abitazione che ha una superficie interna abitabile di 100 mq ad esempio deve disporre di almeno 10 mq di superfici dedicate ad infissi esterni per arieggiare ed illuminare tutti gli ambienti.
Ci si rende conto quindi di come il problema della pulizia dei vetri resti un problema non da poco.
Nell'architettura moderna, in particolare quella delle grandi superfici vetrate, una delle vere grandi problematiche relative alla manutenzione è quella della pulizia delle superfici trasparenti di grande estensione, siano esse in orizzontale che in verticale, perché dalla pulizia delle stesse dipende una buona parte del risultato estetico nonché della qualità ed abitabilità degli spazi interni.
La soluzione usualmente più applicata è quella di installare ponteggi movibili con carrucole che, partendo dal livello di copertura, scendono lungo le vetrate permettendo agli addetti di effettuare in sicurezza le operazioni di pulizia con frequenza costante, immagine, questa, vista spesso nei film americani ambientati in una delle grandi città statunitensi, Chicago o New York, dove gran parte degli edifici per uffici sono grattacieli con facciate in curtain wall.
La tecnologia produttiva dei vetri, ormai da alcuni anni, ha posto in commercio un tipo di prodotto, il vetro autopulente, che migliora la qualità estetica di determinate architetture moderne perché necessita di minor manutenzione rispetto ai vetri normali.
Produttori di vetro autopulente
La Saint Gobain Glass azienda leader del settore produce lastre di vetro autopulente.
Il principio su cui si basa tale prodotto è quello di utilizzare ciò che in natura non costa niente e cioè la luce del sole e la pioggia.
La luce del sole, anche in condizioni di tempo nuvoloso, decompone le tracce di sporcizia depositate sul vetro e rende la superficie idrofila.
La pioggia si distende, senza formare gocce, sulla faccia esterna del vetro e lava via definitivamente i residui decomposti dai raggi ultravioletti del sole.
I vantaggi derivanti da una tale invenzione sono diversi e importanti, il vetro autopulente riduce la frequenza di pulizia; la manutenzione è facilitata dalla luce del sole e dalla pioggia senza intervento esterno di maestranze con notevole abbattimento dei costi di gestione.
I vetri autopulenti consentono una buona visibilità attraverso le vetrate, anche con tempo piovoso.
Si riduce in questo modo l'uso di detergenti dannosi per l'ambiente e per le nostre finanze, contribuendo in maniera fattiva alla salvaguardia dell'ambiente.Un esempio è la lastra sgg Bioclean della Saint Gobain: utilizzata nella produzione di vetrate isolanti autopulenti come la Climaplus Bioclean, svolge la sua attività autopulente grazie ad un deposito in facciata denominato, appunto, sgg Bioclean, che effettua un processo fotocatalitico di disgregazione dello sporco organico, la cui asportazione è facilitata dal passaggio dell'acqua piovana sulla sua superficie.
Utilizzabile nella produzione di vetrate per edifici residenziali e terziari, tanto di nuova costruzione quanto ristrutturati, la lastra sgg Bioclean richiede una minor frequenza della pulizia e permette una rapida eliminazione della condensa esterna e, grazie all'estrema neutralità del deposito esterno, la sua trasparenza ed il suo aspetto visivo sono invariati rispetto a quelli di un vetro tradizionale, senza riduzione del livello di trasmissione della radiazione luminosa.
Per la produzione di vetrate isolanti, la sgg Bioclean è disponibile negli spessori di 4 e 6 mm.
Un altro dei prodotti interessanti di questa gamma è il Pilkington Activ della omonima ditta.
La sua faccia esterna è dotata di un rivestimento speciale con una duplice azione che, se esposto alla luce del Sole, reagisce chimicamente decomponendo lo sporco organico e permettendo all'acqua piovana di scorrere sul vetro rimuovendo lo sporco disciolto; il processo chimico alla base del funzionamento del prodotto è la fotocatalisi generata dalla componente ultravioletta dei raggi solari, che provoca il processo di decomposizione che porta allo scioglimento dello sporco organico.
Successivamente a questa fase, il comportamento idrofilo della lastra di vetro Activ completa il processo di pulizia perché l'acqua piovana si espande in maniera uniforme sulla sua superficie e scivola via portandosi le particelle di sporco e comunque finisce per asciugarsi molto più rapidamente che sulle normali lastre di vetro senza lasciare macchie.
Disponibile in lastre monolitiche di spessore 3,4,6,8 e 10 mm e stratificate da 8,10 e 12 mm, il Pilkington Activ è esteticamente identico ad un vetro normale, è adatto a qualsiasi tipo di applicazione, anche in vetrate isolanti. Il sito della casa produttrice mette a disposizione ampie e dettagliate informazioni relativamente alla lavorazione ed alla manipolazione prodotto.