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Con l'espressione verde pensile ci si vuol riferire a un giardino realizzato su una terrazza, un balcone o un piano comunque sopraelevato, che quindi non ha contatto con il suolo.
Ne esistono fondamentalmente tre tipologie:
Il giardino pensile estensivo è in semplici parole un prato, caratterizzato quindi da un peso ridotto e una quantità di vegetazione inferiore rispetto agli altri tipi di verde pensile.
È relativamente facile da manutenere proprio per la sua semplicità.
La seconda tipologia, cioè quella del verde pensile intensivo, è caratterizzata da uno spessore maggiore, in virtù del fatto che in questo caso c'è molta vegetazione anche di grosse dimensioni. Si capisce, dunque, che anche la manutenzione qui è molto più onerosa.
Nel caso di un tetto giardino intensivo leggero, la vegetazione è limitata solo a qualche specie cespugliosa, arrivando così a una variante che è a metà strada tra il verde estensivo e quello intensivo. Questo è il caso dei giardini cosiddetti fruibili, cioè praticabili, su cui si snodano anche dei percorsi realizzabili con listelli di teak o anche in pietra; ovviamente in questo caso la pendenza deve essere minima.
Infine, c'è il giardino inclinato, che troviamo sulle falde dei tetti spioventi, dove la difficoltà oggettiva della forza di gravità e l'effetto scivolamento costringono ad uno spessore minimo e ad una quantità di flora ridotta.
In questo caso bisogna adottare alcuni accorgimenti per ridurre l'effetto scivolamento, come l'inserimento di elementi rompitratta che alleggeriscano le spinte dei vari strati.
Harpo Verdepensile propone Sistema Estensivo Inclinato, studiato nei minimi particolari per garantire un'ottima performance.
La scelta di un tetto giardino ci ripaga favorevolmente sotto vari aspetti.
Innanzitutto sono da considerare i benefici per l'ambiente. Un tetto giardino, infatti, ci consente di restituire all'ecosistema lo spazio che abbiamo occupato al suolo, riducendo in questo modo l'impronta ecologica dell'edificio in cui viviamo. Inoltre, il verde che noi andremo a installare contribuirà notevolmente alla purificazione dell'aria della nostra città e alla conservazione della biodiversità, in quanto esso sarà tra l'altro anche l'habitat ideale per gli insetti.
Il verde garantisce anche un buon isolamento dai rumori della strada.
A ciò si aggiunge che esso sarà un ottimo termoregolatore anche per le nostre abitazioni, con un notevole risparmio energetico che potremo facilmente leggere in bolletta.
A questi vantaggi economici si sommano quelli legati al fatto che il verde pensile protegge gli strati di copertura dagli agenti atmosferici, con abbassamento dei costi per il rifacimento degli stessi.
Infine, motivo principale per cui tanti giardini pensili sono stati realizzati nel tempo, il verde pensile migliora l'estetica della nostra casa, ci protegge da sguardi indiscreti e, perché no, aumenta il valore del nostro immobile. Certamente un giardino pensile richiede una manutenzione costante, ma ci sono alcuni sistemi che garantiscono una bassa manutenibilità, come quelli proposti da Perlite Italiana Srl Perliroof giardini estensivi a bassa manutenzione.
Ma vediamo un po' quando sono nati i giardini pensili.
Le prime testimonianze di questa tipologia di verde risalgono ai Babilonesi. Famosi, infatti, sono i giardini pensilidi Babilonia, datati intorno al VI sec. A.C., attribuiti da alcuni al re Nabucodonosor II, da altri alla regina assira Semiramide.
Relativamente recenti, risalenti con buona probabilità al XIV secolo, sono i giardini pensili della Torre Guinigi a Lucca, su cui svettano ben sette piante di leccio.
Infine, nel corso dei secoli ci sono state molte ricerche relative al tetto giardino eseguite da personalità eminenti come Le Corbusier, Antonio Sant'Elia e Adolf Loos.
Nel realizzare i giardini pensili bisogna tenere conto di due riferimenti normativi.
Il primo riferimento normativo è la norma UNI 11235 “Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture a verde”, in cui vengono date indicazioni relative agli spessori di un tetto giardino, ai carichi, quindi, che esso deve portare, indicazioni sulle proprietà che il substrato deve possedere, indicazioni sulla gestione dell'acqua che entra nel sistema.
La seconda norma di cui bisogna tenere conto è rappresentata dalle Linee Guida dell'ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – che completano le indicazioni contenute nella norma UNI, proponendosi di venire in aiuto al progettista per la definizione delle prestazioni dei sistemi e la trattazione degli aspetti botanici, per garantire la biodiversità.
Molto interessante, inoltre, è il fatto che queste linee guida suggeriscono di progettare il verde pensile garantendo un valore minimo di acqua disponibile, tenendo conto della Regione in cui l'intervento si va a realizzare, con una sezione dedicata al risparmio idrico e alla gestione delle acque piovane e con un'attenzione particolare ai sistemi di drenaggio.
Un sistema molto valido per il risparmio idrico nei tetti giardino si chiama Medi WaterSafe ed è prodotto da Harpo Verdepensile. Serve a regolare automaticamente i tempi di irrigazione in modo da portare e mantenere le condizioni di idratazione del substrato al minimo fisiologico, in funzione del tipo di pianta utilizzata.
É bene prestare attenzione innanzitutto alla stratigrafia di un tetto giardino. Questa, data una parte comune, si differenzia a seconda della tipologia che si va ad installare.
In sequenza, gli strati funzionali di un sistema di tetto giardino sono:
Per realizzare un tetto giardino è bene affidarsi a mani esperte, perché le soluzioni fai da te possono andare bene ma possono anche creare molti inconvenienti. Occorrono, infatti, come si è capito fin qui, delle competenze specifiche che non sono da tutti.
Nella realizzazione del verde pensile si procederà innanzitutto con la posa delle fondamenta su cui verrà posato il giardino e in genere si tratta di igloo ad arcate sovrapposte di spessore minimo.
Successivamente si procede con il costruire la struttura del giardino, per poi posare il sistema di drenaggio. Quest'ultimo è molto importante, perché garantisce la giusta gestione dell'acqua sia come irrigazione sia come impermeabilizzazione.
Quindi, si passa alla posa del terriccio, sul quale andrà messo a dimora il prato.
Infine, nei casi in cui il progetto lo prevede, verranno piantumate le specie arboree e arbustive scelte.
Veniamo ora ad un discorso più propriamente economico.
Realizzare un giardino pensile può costare dai 45 ai 200 euro al metro quadro.
Nello specifico, se si tratta di un giardino pensile estensivo i costi sono ovviamente più ridotti, ossia si aggirano dai 45 ai 160 euro al metro quadrato.
Nel vaso, invece, di verde pensile intensivo, dove le stratigrafie sono più complesse e c'è anche da piantumare le specie vegetali, si parte dai 55 e si arriva ai 200 euro al metro quadrato.
La buona notizia è che per la realizzazione di tetti verdi si può usufruire delle detrazioni fiscali.
In particolare, si può accedere al bonus verde, che prevede una detrazione lorda dell'IRPEF per una percentuale pari al 36% delle spese sostenute.
Nel caso in cui l'intervento consenta anche un risparmio energetico nell'ambito di un intervento di riqualificazione energetica totale dell'edificio, si può usufruire dell'ecobonus che porta la detrazione al 65% della spesa sostenuta.
Un esempio è il sistema Roofingreen Nature di Roofingreen, sistema modulare che assembla manti di erba sintetica e strati isolanti che garantiscono un buon isolamento termico e acustico.
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