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La vasca idromassaggio è ormai entrata a far parte della vita quotidiana di molti di noi.
Da status symbol, in dotazione ad appartamenti e hotel di lusso, è divenuta via via un complemento richiestissimo.
Oggi esistono moltissime aziende che producono ottime vasche idromassaggio con una continua ricerca nel design e nella tecnologia.
Si sperimentano nuovi materiali e finiture, si arricchiscono le funzionalità con le centraline elettroniche di comando.
Il costo di una vasca superaccessoriata, certificata CE, di marca italiana (al fine di non avere problemi con i ricambi) rimane tuttavia ancora di alcune migliaia di euro.
Inoltre, nonostante la vasta scelta di modelli presenti sul mercato, non sempre si riesce a risolvere il problema di adattare un impianto idromassaggio al proprio bagno, o semplicemente si desidera avere un prodotto su misura, unico nel suo genere
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Sta quindi emergendo sempre più la richiesta di kit idromassaggio per realizzare soluzioni personalizzate, chiaramente con tutte le istruzioni del caso, consulenza tecnica e progettazione specifica.
Ma cosa occorre davvero sapere per realizzare la propria vasca idromassaggio fai da te?
Oggi le vasche idromassaggio vengono realizzate con diversi materiali, in funzione dei costi e del livello qualitativo che si desidera avere.
Le tipologie principali sono:
- le vasche in vetroresina, costruite con la stessa tecnica del gel-coat utilizzata per le imbarcazioni. Tali vasche saranno sempre riparabili e lucidabili anche dopo anni, sono solitamente molto più resistenti, ma costano un po' di più;
- le vasche in acrilico o PMMA termoformato rinforzato, costituite da una lastra di metacrilato. Questa viene termoformata e quindi rinforzata con vetroresina spruzzata, per creare uno strato di supporto meccanicamente resistente al carico che dovrà sopportare.
Tali vasche sono molto economiche ma difficilmente riparabili in caso di rottura;
- le vasche in muratura o in espansi tecnici preventivamente formati, che vengono create su disegno e desiderio del cliente e successivamente rifinite con mosaici, pietra, travertino, marmo, Corian o finiture speciali.
Gli impianti in muratura hanno un costo ridotto e possono essere implementati con l'ausilio di pannelli che contengono già i kit idromassaggio premontati in modo da evitare dubbi in fase di installazione. Sottolineiamo però la problematica dell'inserimento dei ferri strutturali nel getto di calcestruzzo e il notevole carico aggiunto al solaio o alla struttura (il peso specifico del cemento armato vale 2,5 volte quello dell'acqua).
Da evidenziare invece le ottime prestazioni dell'EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato), materiale termoplastico comunemente utilizzato nelle attrezzature delle migliori spa e centri benessere, il cui impiego si sta estendendo anche in ambito domestico.
In effetti tale materiale offre notevoli vantaggi:
- è rigido ma dal peso ridotto, con ottime proprietà termoisolanti;
- è atossico e inattaccabile da muffe e batteri, permeabile al vapore acqueo (quindi traspirante), ma impermeabile all'acqua;
- è versatile in quanto può essere fabbricato in qualunque forma e dimensione.
Le vasche realizzate in polistirene sono quindi leggere, facilmente inseribili anche nei solarium (in tal caso il calcolo del carico si basa soprattutto sul peso dell'acqua contenuta), modulari e possono essere rifinite in modo coordinato e integrato con l'ambiente.
Definito il materiale della vasca idromassaggio, occorre valutare la forma e le misure più adatte in base allo spazio a disposizione.
Le forme rettangolari hanno le dimensioni di una vasca tradizionale, solitamente 170x70 o 80 cm, quindi è semplice individuarne la posizione all'interno del bagno.
Si realizzano anche vasche doppie e soluzioni dal design moderno e raffinato.
Le vasche angolari possono ospitare comodamente due persone; le standard partono da 140x140 cm. Risultano una soluzione ottimale in alcuni contesti, senza dimenticare che si possono studiare modelli con lati diversi tra loro, adattabili a ogni esigenza.
Le vasche rotonde o quadrate hanno in genere dimensioni notevoli (dai 2 m per lato) e sono idonee a vere sale da bagno o ambienti esterni.
Definita la vasca, occorre determinare il tipo di impianto idromassaggio da installare.
Difatti, le vasche idromassaggio, in base al sistema adottato, possono essere suddivise in tre tipologie: whirlpool (getto d'acqua e aria); airpool (getto d'aria); combinato.
- Il sistema whirlpool, il più diffuso, grazie ai benefici effetti tonificanti e linfodrenanti, consiste in un insieme di bocchette idromassaggio, attraversate da un getto d'acqua che genera una depressione creando un mix aria-acqua.
Il kit tradizionale comprende 6/8 bocchette orientabili e regolabili, una pompa da 0,75 o 1 Hp, tubi e raccordi vari.
L'azionamento della pompa può avvenire con pulsante pneumatico o centralina elettronica dotata di sensore livello acqua; con la centralina è possibile anche monitorare la temperatura dell'acqua nella vasca e impostare la durata del ciclo idromassaggio.
- Il sistema airpool, dal potere rilassante, si basa sull'erogazione, tramite piccoli ugelli posti sul fondo della vasca, di bollicine d'aria che generano un piacevole effetto massaggiante.
Tale sistema si avvicina molto a quanto avviene nelle vasche termali, dove per via naturale il vapore gorgoglia dal fondo.
L'impianto classico comprende 12 getti airpool, una soffiante, tubi e raccordi vari.
L'azionamento della soffiante può avvenire con pulsante pneumatico o centralina elettronica dotata di sensore livello acqua; con la centralina è possibile anche modulare l'intensità del getto airpool e impostare un gradevole effetto onda.
- Il sistema combinato prevede entrambe le tipologie di idromassaggio e può essere arricchito con ulteriori dotazioni.
Tra le principali segnaliamo: il kit disinfezione, i faretti (monocromatici o cromoterapia), l'ozonatore e il riscaldatore (per mantenere costante la temperatura dell'acqua).
Altri accessori che possono integrarsi in qualsiasi tipo di impianto sono: cascate, cuscini poggiatesta, maniglie e lame d'acqua.
Per le minipiscine si consigliano geyser, skimmer e sistemi di filtrazione in fase di progetto.
Se si dispone di spazio sufficiente, è possibile aggiungere nella vasca una zona dedicata alla doccia emozionale, delimitata con pannelli paraspruzzi.
In tal caso si disporranno almeno 6/8 bocchette doccia, saliscendi, soffione e un deviatore o una centralina elettronica per l'azionamento delle diverse zone di massaggio.
È possibile aggiungere tante funzionalità: dalla doccia scozzese ai programmi di cromoterapia, fino alla radio o al dispenser per l'aromaterapia.
Chiudendo completamente la parte riservata alla doccia, si può allestire un vero bagno turco ricorrendo agli appositi kit, dotati di allarme e programma per il lavaggio del generatore di vapore.
Ultimato il progetto della vasca, si passa alla sua realizzazione.
I componenti per assemblare una vasca idromassaggio sono facilmente reperibili e i sistemi di montaggio sono semplici da installare, rapidi e autodrenanti.
Chiaramente, nel caso in cui non si sia in grado di provvedere autonomamente al montaggio dell'impianto, è bene contattare installatori esperti.
In genere, comunque, seguendo le istruzioni si riesce in una giornata di lavoro a realizzare la propria vasca idromassaggio.
Distinguiamo le operazioni di montaggio in base a materiale e impianti scelti per la vasca.
a) Ipotizzando di avere scelto un tradizionale modello in vetroresina o metacrilato con impianto whirlpool, avendo a disposizione il progetto definitivo della vasca, si procede alla scelta dei punti in cui installare le bocchette (possibilmente su superfici piane), al livello di montaggio (in genere il loro centro è a 17-22 cm dal bordo della vasca), alla loro distribuzione in modo uniforme e a verificare lo spazio per il passaggio degli impianti esterni.
Si passa quindi alla foratura con fresa a tazza, normalmente di 60 mm di diametro, dall'interno verso l'esterno della vasca.
Si posizionano le bocchette con i raccordi e l'aspirazione; quest'ultima deve essere collocata nella parte più bassa della vasca, con centro a circa 5 cm dal fondo e a una distanza di almeno 60 cm dalla pompa.
Vengono sigillate con silicone o adottando guarnizioni in espansi tecnici.
Si montano le tubazioni con fascette o incollaggio, secondo i raccordi e il sistema adottati.
In presenza di centralina elettronica e altri dispositivi oltre la pompa, sarà stato fornito un manuale specifico per le istruzioni di connessione.
Se è stato previsto l'impianto airpool: definire le linee di posizionamento degli ugelli d'aria, effettuare le forature sul fondo della vasca, montare e sigillare gli ugelli.
Occorre quindi collegarli con gli appositi tubicini al collettore aria che deve essere fissato in alto, sotto il bordo della vasca; a sua volta il collettore viene connesso alla valvola di non ritorno e questa tramite un tubo al blower.
Anche in tal caso, se è stata fornita una centralina elettronica, fare riferimento al manuale.
Avvicinare la vasca alla sede prescelta e collegare la colonna di scarico e la presa di corrente; per quest'ultima è importante avere previsto a monte un differenziale 0,03 A (comunemente detto salvavita).
Collegare quindi la rubinetteria, verificando che gli attacchi a muro siano alla giusta altezza.
Aprire l'acqua per collaudare l'impianto, verificando l'assenza di perdite da tubi e bocchette e pulire la vasca accuratamente.
Posizionare in modo definitivo la vasca al muro, regolare i piedini e la stabilità delle staffe di supporto.
Sigillare tramite silicone il bordo tra le pareti e la vasca e montare i pannelli di chiusura con le apposite molle di sostegno.
b) In caso invece di vasche in muratura o EPS, sarà necessario soltanto effettuare i collegamenti idraulici ed elettrici.
Dopo la posa della vasca, si procederà con l'applicazione della finitura prescelta, proteggendo opportunamente le bocchette e i vari accessori installati.
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