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Oggi più che mai è necessario sfruttare le tecnologie disponibili per diminuire il dispendio di energia legato al funzionamento degli impianti di termoregolazione.
A tale scopo, sono stati realizzati nuovi sistemi di riscaldamento, i quali, oltre a essere più ecocompatibili, consentono anche di abbattere i costi in bolletta.
Tra gli strumenti più innovativi, creati appositamente per garantire un maggiore risparmio energetico, vi sono le valvole termostatiche, piccoli accessori che, una volta installati, permettono di controllare in maniera completamente autonoma l'erogazione di calore dei termosifoni.
A partire dal 1° gennaio 2017, a seguito della direttiva europea 2012/27/UE, per ogni immobile dotato di riscaldamento centralizzato è divenuto obbligatorio installare le valvole termostatiche con contabilizzatore di calore.
Al contrario di quanto si pensi, questi strumenti hanno un meccanismo di funzionamento semplice e intuitivo: quando viene scelta la temperatura interna desiderata, le valvole termostatiche bloccano l'erogazione di calore, impedendo così ai caloriferi di riscaldare gli ambienti.
Viceversa, nel caso in cui la temperatura si abbassi, tali accessori rimettono in funzione i termosifoni.
Come già accennato in precedenza, la nuova direttiva europea ha introdotto l'obbligo di installare su tutti i termosifoni presenti all'interno di un immobile con riscaldamento centralizzato, anche i contabilizzatori di calore.
I contacalorie, detti anche ripartitori, sono strumenti la cui funzione è proprio quella di monitorare l'effettivo calore emanato da ogni singolo radiatore. Anche in questo caso, si tratta di piccoli accessori, i quali, se montati correttamente garantiscono un maggior risparmio economico e un minor impatto ambientale.
In commercio sono disponibili numerose tipologie di ripartitori: i modelli più all'avanguardia sono senza dubbio quelli che consentono di effettuare una lettura telematica dei dati, che vengono così comunicati e archiviati dalle aziende competenti. In questo modo, ogni utente può conoscere precisamente il consumo di calore relativo alla propria abitazione e ottenere una bolletta più chiara ed equa.
I costi relativi al riscaldamento dopo l'installazione dei contabilizzatori sono ripartiti in due quote: una fissa, che si basa sui calcoli eseguiti seguendo una tabella millesimale del riscaldamento, e una variabile, stabilita a seconda dei consumi effettuati da ogni singolo utente, misurati dai ripartitori.
Generalmente, la quota variabile viene decisa durante l'assemblea condominiale e si aggira intorno al 70%; quella fissa è invece del 30%.
Prima della direttiva UE, la ripartizione veniva effettuata considerando l'ampiezza di ogni abitazione e risultava quindi meno coerente con il consumo effettivo.
Oggi, grazie all'installazione di questi utili accessori, le misurazioni sono più precise: gli appartamenti situati al primo piano o gli attici, che normalmente necessitano di una maggior quantità di calore, avranno consumi nettamente superiori rispetto agli altri piani e così via.
Installare le valvole termostatiche è un'operazione semplice e veloce, per la quale non è necessario svolgere alcun lavoro sulle parti in muratura.
A volte, può essere opportuno effettuare interventi più specifici se i termosifoni sono a stretto contatto con mensole o nicchie, che potrebbero compromettere il funzionamento dei dispositivi. In ogni caso, per eseguire al meglio l'installazione, è opportuno affidarsi a professionisti del settore, che valuteranno caso per caso il da farsi.
Il prezzo medio relativo all'installazione di una valvola termostatica e di un ripartitore è di circa 120 euro, anche se il costo può variare notevolmente in base al modello scelto, alla zona geografica in cui ci si trova e alla complessità di montaggio riscontrata.
È possibile recuperare una parte della spesa sostenuta grazie alle agevolazioni fiscali messe a disposizione dal nuovo bonus casa 2019.
Fino al 31 dicembre 2019, con l'installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori, si ha diritto alla detrazione IRPEF del 50%, ripartita in 10 anni, per un massimo di 96.000 euro ad immobile.
Se occorre sostituire l'impianto di riscaldamento obsoleto e si sceglie di installare una caldaia a condensazione di classe superiore alla A, insieme alle valvole e ai ripartitori, è possibile usufruire dell'agevolazione al 65%, relativa al miglioramento dell'efficienza energetica dell'abitazione.
Per installare le valvole termostatiche e i ripartitori è necessario rivolgersi a termotecnici specializzati, i quali hanno sufficiente esperienza nello svolgere questo tipo di operazioni.
Dopo aver comunicato al professionista incaricato le informazioni necessarie relative all'immobile (planimetria, dati strutturali, tipologia di impianto di riscaldamento, rilievi dei punti di dispersione termica ecc...) verrà effettuato un sopralluogo, e infine, saranno installati i dispositivi.
L'installazione delle valvole termostatiche non prevede alcun intervento sulla muratura: il tecnico rimuoverà le vecchie manopole dei caloriferi, sostituendole appunto, con le valvole.
Nonostante l'investimento iniziale sia piuttosto elevato, installare le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore garantisce un effettivo risparmio sulla bolletta del gas.
Grazie a questi strumenti è infatti possibile misurare i consumi in modo preciso e pagare il giusto. Non bisogna dimenticare che la termoregolazione è vantaggiosa anche per l'ambiente, poiché comporta una riduzione delle emissioni di CO2.
L'installazione delle valvole termostatiche è obbligatoria per:
- immobili nei quali è presente un sistema di riscaldamento centralizzato;
- nuovi immobili costruiti dal 2007 in poi anche con impianto di riscaldamento autonomo;
- immobili ristrutturati dal 2007 in poi anche con impianto di riscaldamento autonomo;
- immobili in cui sia sostituita la caldaia o impianto di riscaldamento sempre a partire dal 2007.
In alcuni casi, l'obbligo decade anche quando non è possibile configurare gli accessori di termoregolazione a causa di difficoltà tecniche.
Nel caso in cui non si provveda all'installazione dei dispositivi di termoregolazione come previsto dalla normativa vigente, oltre a una diffida che obbliga ad adeguare gli impianti entro 45 giorni, sono previste sanzioni che vanno da 500 a 2.500 euro ad appartamento, più una multa a carico del condominio.
I riscaldamenti sono rumorosi?
Forse è perché non sono presenti dispositivi che regolano il flusso dell'acqua in base all'apertura o alla chiusura delle valvole dei radiatori. Un'altra ipotesi è che la stessa valvola si sia bloccata, a causa di uno scarso utilizzo dell'impianto.
Per risolvere il primo problema è possibile installare una pompa a flusso variabile o una valvola bypass, per far sì che il liquido circoli in modo omogeneo.
Per quanto riguarda invece lo sblocco della valvola, è sufficiente tenere aperte le valvole termostatiche anche quando non si accende il riscaldamento, e infine, aprirle spesso durante il periodo di funzionamento dell'impianto.
I termosifoni sono spenti dopo l'accensione? Questo inconveniente accade spesso e può essere causato dalla copertura dei radiatori con tende, panni o altro. In tale frangente, la valvola termostatica percepisce una temperatura maggiore, quindi si chiude, bloccando l'erogazione di calore. Per rimediare, è sufficiente collocare i dispositivi di termoregolazione in una zona con un buon ricircolo d'aria; nel caso non sia fisicamente possibile, si può provvedere a montare valvole specifiche dotate di una sonda remota, situata a poca distanza dal radiatore.
Risparmiare riducendo i consumi e la bolletta del gas è possibile, basta mettere in atto piccole azioni quotidiane. Ecco i consigli pratici di SELECTRA SpA, web company specializzata nell'informare e orientare i consumatori riguardo alle tariffe dei fornitori Luce, Gas, Internet e GPL.
Favorire il ricircolo d'aria in casa: far respirare i muri è conveniente, ma occorre farlo in modo sensato; spesso, per cambiare l'aria di una stanza è sufficiente aprire le finestre per soli 5 minuti.
Non coprire i radiatori: oltre a diminuire l'erogazione di calore dei termosifoni, c'è il rischio di compromettere il funzionamento dei contabilizzatori.
Posizionare le valvole termostatiche ai livelli massimi durante i mesi più caldi: da aprile a ottobre è utile impostare i dispositivi a 5 o a 10 per scongiurare eventuali problematiche legate agli sbalzi di pressione durante la riattivazione nel periodo invernale.
Sfiatare i termosifoni: l'aria presente all'interno dei caloriferi impedisce all'acqua calda di scorrere in modo omogeneo, pertanto, è opportuno svolgere questa operazione di frequente, anche in autonomia.
Impostare temperature differenti all'interno di ogni stanza: se un locale non viene utilizzato spesso, è bene impostare le valvole al minimo, mentre, per quanto riguarda gli altri ambienti, è sufficiente avere una temperatura di circa 20°C in soggiorno e di circa 18°C nelle stanze restanti.
Non spegnere i termosifoni, ma tenerli accesi con la temperatura minima: per risparmiare è meglio tenere i riscaldamenti sempre accesi, ma al minimo, in modo da mantenere costante la temperatura in casa.
Condividere le informazioni riguardanti il risparmio energetico con i condomini: parlare con tutte le persone che abitano all'interno del proprio condominio è vantaggioso, poiché, così facendo, ognuno ha la possibilità di mettere in atto comportamenti corretti nella gestione dell'impianto di riscaldamento, con un conseguente consumo complessivo ridotto e soprattutto, un minor impatto ambientale.
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