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Riuscire ad avere un po' di refrigerio in questa estate torrida è quasi un miraggio.
Tenere freschi gli ambienti residenziali e lavorativi e godere del conforto dell'aria condizionata, senza che la bolletta elettrica raggiunga cifre spropositate e allo stesso tempo rispettare l'ambiente è ormai diventata una esigenza di cui non si può proprio fare a meno.
Ecco perché i condizionatori e i climatizzatori, fedeli alleati nella lotta all'afa, sono diventati elettrodomestici di largo consumo. In Italia infatti ne fa uso il 40% delle famiglie e il 90% di uffici e negozi.
Per ottenerne il massimo dei vantaggi e dei benefici è indispensabile però scegliere la soluzione giusta per le nostre esigenze, correttamente dimensionata in base al nostro appartamento e affidarsi a installatori abilitati in possesso della certificazione f-gas.
In linea generale le prestazioni energetiche migliori sono garantite da condizionatori di classe energetica A o meglio ancora superiori.
I condizionatori, infatti, per rispondere alle norme europee sul risparmio energetico, come molti elettrodomestici vengono classificati secondo la classe di consumo energetico, a partire dalla AA, che è la migliore, fino alla G, che è la peggiore.
In genere, le classi più alte (AA - A - B) hanno la tecnologia inverter, mentre i condizionatori con tecnologia on-off non superano la classe C.
Il consumo degli apparecchi, strettamente collegato alle loro prestazioni, è un fattore determinante nella scelta perché le caratteristiche della macchina devono essere compatibili con la potenza elettrica di cui dispone il nostro appartamento, che nella maggior parte delle abitazioni è di circa 3kW.
Posto che in media per raffrescare un ambiente occorre un apparecchio di circa 0,9kW di potenza, è evidente che con la potenza standard disponibile in casa non si potranno raffrescare più di tre ambienti contemporaneamente, impedendo l'utilizzo di altri elettrodomestici. Bisognerà quindi valutare, prima dell'acquisto, se sia il caso di far aumentare la potenza elettrica disponibile.
Vediamo di seguito alcuni suggerimenti e indicazioni utili alla scelta e al corretto utilizzo, secondo quanto consigliato dal CNA.
- É preferibile acquistare un apparecchio ad alta efficienza energetica, perché, a fronte di una spesa iniziale più elevata, il beneficio economico in bolletta sarà immediato. Ad esempio, un condizionatore di Classe energetica A consuma oltre il 30% di energia in meno rispetto a uno di Classe C;
- É opportuno dimensionare l'impianto in base all'ambiente che si desidera rinfrescare, perché un impianto sproporzionato comporta maggiori consumi e scarsi benefici;
- Di solito è meglio installare condizionatori medi o piccoli in tutte le stanze e non un unico impianto, localizzato solo in alcuni ambienti. Posizionare ad esempio un'unica macchina nel corridoio con l'intento di raffrescare tutte le stanze è infatti una soluzione poco efficacie, seppur molto diffusa;
- Se l'ambiente non è particolarmente esposto al sole, al posto del condizionatore si può valutare l'utilizzo di un semplice apparecchio per il raffreddamento;
- Per chi utilizza i condizionatori assiduamente e per molte ore consecutive, come i negozi o di notte, è consigliabile la tipologia inverter che adegua automaticamente la temperatura rispetto all'acceso/spento, è molto più silenziosa ed evita picchi di freddo.
- L'unità esterna va posizionata in modo da non essere esposta al sole o a fonti di calore, va orientata a nord, nord-est, e mantenuta libera da cortine, tende, divani, mobili o barriere di qualunque genere. Il principio è simile a quello di un frigorifero che prende calore da un ambiente più fresco per poi cederlo a uno più caldo: ecco perché l'unità esterna deve essere protetta dal calore.
- Gli split si posizionano preferibilmente nella parte alta delle pareti, poiché l'aria fredda, essendo più pesante di quella calda, tende a scendere.
- Usare la funzione deumidificatore permette di risparmiare fino al 40% dei consumi;
- Impostare la temperatura corretta, di solito intorno ai 25 - 26°C, ovvero con al massimo 6 - 7 gradi di differenza con l'esterno consente di risparmiare il 10% dei consumi: infatti, ogni grado ulteriore di differenza aumenta i consumi del 5%; inoltre, evitare grandi sbalzi di temperatura tra interno ed esterno fa anche bene alla salute;
- Usare la funzione Sleep che riduce di notte la temperatura di 3 gradi significa ridurre i consumi del 15% durante la notte;
- Abbinare condizionatore + ventilatore usandoli in maniera alternata, così da prolungare l'effetto dell'aria già rinfrescata dal condizionatore e ridurre di quasi il 50% i consumi;
- Effettuare una corretta manutenzione dell'impianto: i filtri e l'erogatore vanno puliti almeno una volta all'anno poiché, se sporchi, divorano corrente e gas mentre il gas refrigerante dei condensatori va sanificato ogni due anni. È possibile eseguire a casa la pulizia dei filtri che una volta rimossi vanno lavati con detersivo, lasciati asciugare completamente e poi rimontati. Dall'unità esterna va rimossa la polvere accumulatasi sulle pale e le batterie;
- Recuperare sempre la condensa, posizionando un contenitore per la raccolta nei pressi dello scarico, l'acqua di risulta è acqua distillata, perfetta dunque per stirare.
- Tenere chiuse porte e finestre e abbassare le tapparelle aiuta a mantenere più a lungo una temperatura piacevole.
- Limitare l'uso contemporaneo di fonti di calore ed elettrodomestici, anche per evitare picchi di consumo energetico.
Oltre a limitare il loro utilizzo, è importante garantire la minor produzione di calore da parte di questi apparecchi posizionandoli distanti dalle pareti di almeno 5-10 cm in modo tale da permettere il ricambio di aria.
- Un ambiente correttamente isolato, ad esempio con doppi vetri, permette un risparmio del 10% dei consumi.
- Ridurre l'esposizione dell'ambiente ai raggi solari servendosi di tende, persiane o tapparelle nelle vetrate o nelle finestre consente di ridurre ulteriormente i consumi del 5%.
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