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Quando si pensa all'installazione dei condizionatori bisogna tenere in considerazione numerosi fattori. Prima di tutto, bisognerebbe inquadrare la parete sulla quale posizionare le macchine, sia interna che esterna.
Ad esempio, è buona norma che l'installazione delle unità esterne dei condizionatori avvenga alle spalle dell'unità interna e su piani orizzontali, come ad esempio la posa in opera sul piano di calpestio dei balconi piuttosto che su apposite staffe ancorate alle facciate esterne degli edifici.
Questo viene fatto per evitare forti sollecitazioni ai cuscinetti delle macchine esterne, all'albero del compressore e alla pala di ventilazione.
Sicuramente lo scopo è quello di limitare il deterioramento dei meccanismi interni del motore condizionatore.
In questo modo, sarà possibile prolungare la vita del prodotto, migliorare la protezione da agenti atmosferici e rendere comoda l'eventuale manutenzione da dedicare durante gli anni, ad esempio, la ricarica di gas che periodicamente andrebbe eseguita.
Tuttavia, nel caso in cui lo spazio per la posa in opera classica è assente, la macchina condizionatore potrà essere posata su un piano inclinato.
Questa tipologia di installazione prevede delle accortezze, in quanto ci sarà l'azione di forze orizzontali che potrebbero deteriorare i cuscinetti nel giro di poco tempo, oltre che alla compromissione dell'intero apparecchio.
Qualora dovessimo trovarci nella condizione di installare l'unità esterna condizionatore su una superficie con una leggera pendenza, come nel caso dei tetti a falda con inclinazione che consenta lo scolo delle acque o della neve in inverno, bisognerà utilizzare un piano di appoggio orizzontale.
La maggior parte delle unità esterne possiede una tolleranza sulle superfici verticali. Tale elemento tecnico, generalmente, non è riportato sulle schede tecniche fornite dai costruttori, probabilmente per questioni di tutela sulla funzionalità dell'apparecchio.
Quindi, se l'angolo di inclinazione, la cui misurazione va effettuata tra il piano di appoggio e quello orizzontale, non supera i 5 gradi, molto probabilmente l'installazione sarà comunque fattibile.
Il consiglio è di chiedere sempre conferma della tolleranza massima ammessa dall'elemento alla casa costruttrice, tramite una mail o il loro servizio clienti, in quanto non sempre questa informazione è presente nelle specifiche tecniche all'interno della confezione.
Qualora la tolleranza non sia confermata o risulti minore rispetto alle esigenze, si procederà con il metodo che descriveremo di seguito per superfici molto inclinate, dunque, bisognerà tenere in conto di effettuare una manutenzione ulteriore.
Nel caso in cui la nostra abitazione non abbia le caratteristiche su descritte e non si voglia installare il motore aria condizionata sul balcone o con le staffe di fissaggio sulla facciata della nostra casa, bisognerà utilizzare un'apposita lavorazione per permetterne l'installazione corretta.
Infatti, per l'ancoraggio dell'unità esterna del condizionatore, si potrà ricorrere ad apposite staffe regolabili, le quali, anche posizionate su piano inclinato, permettono di tenere l'unità esterna del condizionatore in posizione corretta, regolando appunto la sua inclinazione.
Staffa regolabile di VECAMCO
Per comprendere di cosa si tratti, le immagini di staffa regolabile per tetto inclinato qui proposte potrà chiarire le idee.
Il prodotto è venduto da diverse aziende; le due che danno una migliore affidabilità sono le italiane Tecnosystemi e VECAMCO, le due foto in articolo appartengono alle due case, che operano nel settore degli accessori e delle staffe per macchine da condizionamento.
I due modelli, molto simili nel design, si adattano a qualsiasi marca di condizionatore, in quanto presentano diversi punti di fissaggio e possono variare la loro inclinazione da 10 a 30 gradi, in modo da adattarsi alla pendenza della maggior parte dei tetti su cui il motore condizionatore viene installato.
Altra caratteristica importante, alla quale attenzionare, sono i materiali.
Entrambe le case utilizzano una lamiera zincata, la cui verniciatura è adatta a resistere agli agenti atmosferici.
Oltre a questo aspetto, è importante che le staffe siano complete di cuscinetti, che potrebbero essere già ancorati o da ancorare, questi elementi fungono da antivibrante e ne riducono i danni.
Staffa regolabile da sito Tecnosystemi
Non da ultimo, è buona norma assicurarsi che l'elemento sia in grado di sostenere il carico necessario. Le due case su descritte, ad esempio, collaudano i loro prodotti per un carico fino a 140 kg del motore climatizzatore.
Il problema principale per il fissaggio delle staffe è quello relativo alla guaina del tetto, soprattutto quando l'installazione dell'impianto di condizionamento avviene successivamente alla costruzione del fabbricato.
Per un corretto ancoraggio alla struttura portante della copertura, sarà necessario forare la guaina, operazione che, se non eseguita correttamente, può portare a spiacevoli infiltrazioni e conseguenti lavorazioni aggiuntive molto onerose.
Diventa quindi indispensabile, una volta fissata l'unità esterna del condizionamento, ripristinare la zona di guaina forata, con appositi prodotti che ne garantiscano nuovamente l'impermeabilità originaria, in modo da impedire all'acqua piovana o alla neve che si scioglie di penetrare nel tetto.
Non sempre si devono utilizzare rattoppi di guaine da posare a fiamma.
Esistono anche guaine adesive che si posano a freddo, piuttosto che collanti o altre tipologie di impermeabilizzanti utilizzati per tetti con struttura in legno, al fine di evitare l'innesco di incendi durante la posa.
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