Il nuovo progetto dello studio di Norman Foster rappresenta il nuovo landmark urbano della capitale del Kazakistan.
Il Kazakistan è una delle ex-repubbliche che componevano l'Unione Sovietica e, dal 1991, anno della dissoluzione del colosso della cortina di ferro, ha cercato di affrancarsi dagli evidenti ricordi del dominio sovietico avviando un buon programma di opere pubbliche che rinnovassero le dotazioni funzionali ed infrastrutturali del paese, risollevandolo dall'arretratezza in cui l'aveva tenuto le politiche dei regimi comunisti di Mosca.
Una delle mosse strategiche per il rilancio politico ed economico nazionale, all'indomani dell'indipendenza dalla Russia, fu quella di pensare la localizzazione e la costruzione di una nuova capitale, in sostituzione dell'esistente Almaty, la cui nascita desse impulso psicologico ed economico alle aspettative di rinascita di tutto il popolo Kazako, per tanti versi provando a riproporre l'idea e l'effetto che, negli anni '50, ha avuto la nuova capitale carioca Brasilia per il grande paese sudamericano.
Sotto la forte spinta del Presidente della Repubblica Nazarbajev, per certi versi piuttosto autoreferenziale ma con molta carica propositiva, la nuova capitale Astana dal 1997 è in costante sviluppo urbanistico, sulla base dello schema programmatico redatto dal giapponese Kisho Kurokawa, sebbene vanti già oltre 500.000 abitanti, ed i suoi interventi di sviluppo vedono la presenza qualificata di progettisti di altissimo livello internazionale, che stanno caratterizzando, con il proprio talento, le principali opere pubbliche di importanza rappresentativa e culturale.
Dopo aver inaugurato nel 2009 la grande Kazakhstan Central Concert Hall su progetto dell'architetto italiano Manfredi Nicoletti, vincitore del Concorso Internazionale bandito dal governo Kazako, è notizia di questi giorni l'inaugurazione di un nuovo pezzo di architettura d'autore: il Khan Shatyr Entertainment Center, progettato dal famoso architetto inglese Norman Foster, a tuttoggi titolare di uno dei più grossi ed apprezzati studi di architettura del mondo.
La funzione di questo edificio è di ospitare il principale centro civico per attività sociali e culturali per gli abitanti di Astana, potendo riunire nei suoi enormi spazi un ampio numero di attività destinate ai cittadini ospitate in un manufatto che potrà garantire condizioni climatiche confortevoli in qualunque momento dell'anno.
Caratterizzato da una forma che rimanda ad un tendone da circo, sebbene di dimensioni colossali, è contraddistinto da un gigantesco puntone metallico, alto ben 150 metri, un traliccio inclinato che regge una copertura a tenda traslucida in ETFE che permette il passaggio delle luce e la possibilità di volgere lo sguardo verso la città e verso la steppa circostante.
All'interno dell'enorme tenda, superfici utili di oltre 100.000 mq ospitano ogni genere di attrezzature e funzioni a destinazione pubblica, quali sale cinematografiche, ristoranti, caffè e locali di ritrovo, negozi di vario tipo e moltissimi spazi multifunzionali destinati ad ogni tipo di eventi sociali e culturali, distribuiti su vari livelli che formano terrazze ondulate e sagomate, la più alta delle quali ospita un parco acquatico.
Aldilà dell'aspetto formale dell'edificio, comunque dotato di finiture e materiali di altissima qualità e qualificati dalla notevole maestria tecnica dello studio londinese, uno dei principali punti di forza progettuali del Khan Shatyr Entertainment Center consiste nelle alte prestazioni di rendimento energetico e protezione dagli agenti atmosferici del suo involucro a triplo strato di ETFE, in grado di proteggere gli spazi interni da sbalzi di temperatura che variano da -35 gradi celsius invernali a + 35 gradi del periodo estivo, unite ad un attento sistema impiantistico che modula gli apporti energetici anche servendosi di getti d'aria e della ventilazione naturale generata dalla sagoma volumetrica dell'edificio.
Per ulteriori informazioni:
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