Ancora in fase di sperimentazione, questa nuova cella solare rappresenta un altro passo avanti nel miglioramento della tecnologia.
I detrattori dell'utilizzo di energia ricavata da fonti rinnovabili, usano come pretesto l'alto costo delle tecnologie che servono per ottenerla. Ma non bisogna dimenticare che qualsiasi tipo di tecnologia ha inizialmente un costo elevato, per poi adeguarsi alle possibilità dei consumatori a mano a mano che si evolve, diviene di uso comune e si diffonde in maniera capillare sul mercato.
In questo momento, ricercatori di tutto il mondo sono impegnati nello studio di soluzioni alternative che pongano rimedio ai vari problemi che può presentare una tecnologia ancora alle prime fasi di sviluppo.
Nel campo del fotovoltaico, ad esempio, le novità si susseguono a ritmo incalzante, facendo prevedere uno sviluppo esponenziale per gli anni immediatamente a venire.
La cella solare è l'elemento base che costituisce il modulo fotovoltaico. Recentemente, un team internazionale di ricercatori ha messo a punto una nuova cella solare che fornisce un'efficienza energetica molto maggiore delle celle tradizionali, e che potrebbe costituire un'adeguata risposta a coloro che ancora non apprezzano la tecnologia fotovoltaica, a causa della bassa quantità di energia che permette di produrre.
La nuova cella solare è chiamata cella di Gratzel, dal nome dello scienziato svizzero che l'ha inventata, e viene detta anche cella sensibile al colore.
Ha un costo molto più basso delle celle solari attualmente in produzione ed è adatta sia a comuni abitazioni che ad edifici più grandi. È possibile inoltre installarla non solo in impianti tradizionali, ma anche in quelli flessibili e in quelli a rivestimento.
La struttura, costituita da silicio e da diossidi di titanio, non differisce di molto da quelle comuni, ma in più ha la presenza di un colorante di base, il rutenio, che potenzia la capacità di raccolta dell'energia del sole.
L'efficienza riscontrata è superiore del 10% rispetto ad una cella tradizionale, ed è la più alta finora registrata. Tuttavia sarà possibile compiere ancora ulteriori passi avanti, visto che il sistema è ancora in fase di sperimentazione.
I maggiori problemi riscontrati riguardano la durata dell'esposizione al sole; una volta aumentata questa, sarà possibile ottenere un'efficienza ancora superiore.
La cella di Gratzel ha un costo di circa un terzo rispetto a quello delle celle classiche a base di silicio. Il costo rimane, invece, ancora superiore rispetto a quello delle celle organiche, anche se l'efficienza è maggiore.
La nuova cella solare ha manifestato anche una maggiore stabilità rispetto all'esposizione alle alte temperature ed ha dimostrato di mantenere oltre il 90% della produzione di energia iniziale, anche dopo oltre 1000 ore di funzionamento. Quindi questo significa che, una volta in produzione, potrà avere una durata temporale anche superiore a quella delle celle attualmente in commercio.