Un rigoroso ed elegante progetto dell'architetto spagnolo Alberto Campo Baeza rilegge in chiave moderna e mediterranea alcuni aspetti del concetto abitativo della domus romana.
La casa è contemporaneamente un luogo dove vivere ed un concetto di come si intende la vita, a meno che, situazione rarissima se non impossibile, i proprietari non lascino carta bianca ad un progettista di progettarla e costruirla a proprio gusto piuttosto che secondo le necessita' e le richieste di chi andra' ad abitarla. Questa valutazione è ben evidente in alcune pubblicazioni, da edicola ma anche on-line, che mettono in evidenza abitazioni ricche e sfarzose quanto minimal e altamente tecnologiche, oppure scarne e spartane, dove è chiaro il rapporto di chi la vive con la casa stessa e con il mondo esterno.
Una casa molto trasparente e ricca di vetrate vuole comunicare apertura verso il mondo, forse ostentazione oppure un calvinista atteggiamento di chi non ha niente da nascondere, in alcuni casi è semplicemente un modo di godere appieno di una posizione panoramica privilegiata; dal versante opposto c'è chi vive la casa come rifugio dal mondo esterno, come luogo di massima protezione dalle tensioni e dalla vita sociale, eremo dove ritirarsi per ritrovare tranquillità e serenità altrimenti assenti nelle grandi conurbazioni moderne ed in particolare nelle abitazioni in condominio.
A quest'ultima casistica può essere ascritta sicuramente Casa Guerrero, abitazione unifamiliare realizzata in Spagna in un'area extraurbana nei pressi di Cadice, nella provincia dell'Andalusia, su progetto dell'architetto Alberto Campo Baeza. L'immagine che se ne ricava a primo impatto, avvicinandosi dall'esterno, è di un'abitazione-fortezza, totalmente involuta e chiusa verso l'esterno, con un solo varco che altro non è che il portoncino d'ingresso; la casa vista dall'esterno è, di fatto, un parallelepipedo bianco, con muri ciechi alti 8 metri che cingono un'impronta di base rettangolare delle dimensioni pari a m. 33x18, dall'immagine fiera e possente.
Entrando all'interno, la percezione di chiusura verso l'esterno rimane, ma il senso e la vivibilità della casa sono diversi da quello che ci si aspetterebbe: le alte mura esterne, di fatto, sono una cinta di protezione del nucleo abitativo vero e proprio composto da un volume di 9x18 metri che occupa la fascia centrale dell'edificio, che a sua volta distingue l'ampia zona giorno, localizzata centralmente ed alta ben 8 metri, dalle camere e dai servizi, posti ai due lati del cubo centrale e con soffitto più basso.
Lo spazio tra le mura esterne ed il volume abitativo centrale è occupato da due patii, quello d'ingresso caratterizzato da quattro alberi di arancio posizionati a marcare il centro dello spazio ed affiancati da pareti alte 3 metri che nascondono degli spazi di servizio, mentre quello posteriore, ancora caratterizzato da quattro alberi di arancio, stavolta posizionati in linea, delimitano visivamente la presenza della piscina, che si sviluppa su tutto un lato del patio a ridosso della parete di fondo.
Il soggiorno centrale dialoga con i due patii grazie ad ampie pareti vetrate che sono protette dal soleggiamento estremo e dal sovraccarico termico che ne conseguirebbe grazie a solette che si protendono per tre metri oltre il filo della parete trasparente, creando due profondi porticati ombrosi. La casa è dominata dal colore bianco dell'intonaco, molto mediterraneo nella sua luminosa semplicità, solo lievemente attenuata dalla nuance giallo-chiarissimo della pietra utilizzata per tutte le pavimentazioni, interne ed esterne, indicando così la continuità degli spazi.
Nel suo essere al tempo stesso molto luminosa e molto ombrosa, casa Guerrero rappresenta una intelligente e sofisticata rilettura della domus romana calata nel contesto geografico ed ambientale del Sud-Ovest della Spagna, una visione elegante e personale dell'abitazione come fortezza, luogo chiuso verso l'esterno anche solo alla vista, ma aperto e luminoso verso l'interno, a proteggere la delicatezza dell'intimità familiare.
Per saperne di più:
www.campobaeza.com