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L'umidità è un problema molto comune in Italia. Soprattutto gli immobili situati al piano terra, sono i più sensibili. La presenza di umidità incide sia sulla salute del nostro corpo che sulla salute del nostro immobile.
A lungo andare l'umidità intacca notevolmente i muri, oltre ad arrecare piccoli o importanti danni al nostro corpo. Sempre più spesso leggo di soluzioni per bloccare l'umidità e non aver più problemi. Quel che mi chiedo è il perché di tanto impegno nel bloccare un normale flusso della natura: l'umidità di risalita, e non impegnarci nel capire il fenomeno e assecondarlo tutelando l'immobile e noi stessi.
Ho letto di intonaci traspiranti, prodotti antisalinizzanti, apparecchi per togliere l'umidità, pareti ventilate, cappotti interni e pareti piastrellate per respingere l'umidità.
Dobbiamo porci prima una domanda: vogliamo mettere una toppa o risolvere il problema?
L'umidità di risalita non è sul muro ma bensì arriva dal sottofondo e sfoga nelle murature.
Se non trova spazio per evaporare tende a salire sempre più in alto sul muro fino all'evaporazione. Questo è il motivo per cui ci capita di vedere pareti con chiazze di umidità in basso e pareti dove l'umidità è arrivata anche a una quota di 1,50 metri.
Come tutti i problemi andrebbe risolto all'origine ma come possiamo immaginare, l'intervento dal sottosuolo è più invasivo e non sempre si ha la possibilità di intervenire.
Una soluzione utile alla riduzione dell'umidità presente sui muri è il vespaio aerato, purché venga fatto in pietra o con igloo.
La sua funzione è quella di creare una camera d'aria tra il pacchetto pavimento e la fondazione, per consentire la ventilazione naturale e far scorrere esternamente all'edificio l'umidità di risalita.
A volte ci troviamo nella situazione in cui non abbiamo la possibilità di scavare nel terreno, per evitare di demolire un pavimento pregiato e la soluzione tecnologica più consona è lasciare respirare la muratura, in modo da consentire all'umidità di arrivare fino al muro e di evaporare liberamente.
In poche parole, l'obiettivo è lasciar sfogare l'umidità attraverso le murature e far respirare la pietra, i mezzi per farlo sono due: muratura a vista oppure intonacare con un prodottodeumidificante.
La pietra o l'argilla, elementi di cui sono formati i mattoni che costituiscono le murature, sono materiali naturali e non bloccano il passaggio dell'umidità. Il cemento invece crea una barriera, pertanto, se la muratura lascia passare l'umidità, al contrario, l'intonaco a base cementizio blocca lo sfogo dell'umidità creando un tappo.
L'intonaco deumidificante è un prodotto a base calce, materiale naturale, che consente la traspirazione dell'umidità attraverso di essa. Se abbiamo la necessità di intonacare il nostro muro, sicuramente stiamo facendo la scelta migliore utilizzando un prodotto deumidificante.
Ogni produttore di materiali edili ha il suo intonaco deumidificante.
Un caso particolare è stato un lavoro di risanamento per risolvere il problema di umidità di risalita in un cantiere diretto da me e dall'architetto Anna Rostani.
L'umidità presente nell'immobile era fortemente evidente dai distaccamenti dell'intonaco oltre che dalle macchie di acqua sulla muratura. L'umidità ormai presentava una risalita capillare e l'aria nell'immobile era satura di umidità.
Sin da subito era evidente lo stato insalubre e degradato dell'immobile.
L'intervento, in questo caso, deve dar vita a un sistema di aerazione dell'immobile senza combattere l'umidità, ma assecondandola. La platea di fondazione è posta a quota -15/17cm dal pavimento, pertanto l'intervento di un vespaio areato con igloo è da scartare, in quanto il costo dell'intervento è maggiore rispetto al risultato garantito.
La soluzione studiata e progettata è un sistema complesso che comprende: l'areazione, l'isolamento e la respirazione dei materiali.
L'obiettivo è di far scorrere l'umidità sotto il pavimento senza intaccarlo e di farla sfociare e evaporare attraverso i muri perimetrali.
Per questo motivo il pavimento scelto in grès porcellanato è dello spessore di 1 cm per garantire maggiore durabilità e resistenza negli anni data la sua posizione al piano terra.
Sappiamo benissimo che il gres porcellanato è un ottimo isolante termico. Pertanto, l'umidità, bloccata al di sotto del pavimento troverebbe libero movimento solo attraverso i canali tra le pietre, ovvero il vespaio in pietra, raggiungendo le murature perimetrali.
I muri perimetrali in mattoni pieni in argilla svolgono un ruolo importante oltre che strutturale, poiché devono far evaporare l'umidità.
Purtroppo, essendo i mattoni molto disconnessi e deteriorati non possono essere portati a vista, come voluto inizialmente. La soluzione studiata e proposta è la demolizione e rifacimento di una fascia d'intonaco dal pavimento fino a un metro di altezza su tutte le murature perimetrali, lasciando intatto l'intonaco sopra la quota di 1,5 mt, intonacando con un prodotto deumidificante, per consentire l'evaporazione dell'umidità.
Dopo un confronto con il tecnico Kerakoll Donato Anselmi, l'intonaco scelto è Benessere Bio di KERAKOLL un intonaco premiscelato base calce, per consentire la naturale respirazione delle murature.
La stesura dell'intonaco ha comportato notevoli imprevisti a causa delle murature non a piombo. L'intonaco posato ha raggiunto uno spessore medio di 6 cm, realizzato con più rinzaffi.
A seguire, è avvenuta la rasatura delle pareti con Kerakoll BioCalce e rete per uniformare le pareti.
Dopo la demolizione e rimozione del pavimento e del sottofondo in sabbia di fiume, la ditta Taurino Edil Service ha provveduto a separare e setacciare il materiale per riutilizzarlo nella realizzazione del vespaio in pietra, senza ricorrere allo smaltimento rifiuti.
Pulita per bene la platea di fondazione e disposto l'impianto elettrico, è stato creato un vespaio in pietra facendo attenzione a disporre le pietre più grandi sulla platea di fondazione e il pietrame più piccolo al di sopra, in modo da lasciare dei canali tra le pietre più grandi.
Per ultimo, uno strato di materiale fino come sabbia per livellare e compattare il vespaio.
Il massetto di posa dello spessore di 7 cm è stato realizzato con armatura in ferro zincato 4x4 cm per offrire al pavimento un supporto ulteriormente più stabile senza irrigidire molto la struttura.
La fascia di intonaco deumidificante Benessere Bio della Kerakoll, posizionato sulla parte bassa delle mura ha iniziato a lavorare sin da subito. Nell'arco di 4 settimane, dopo l'asciugatura dell'intonaco e del massetto non vi era più umidità in cantiere. Il massetto, ben asciutto, dimostra che l'umidità di risalita trova sfogo diretto nelle murature senza arrivare a bagnare il massetto stesso.
L'intervento, sicuramente invasivo, ma progettato su misura per l'immobile, ha garantito il risanamento delle pareti e murature e migliorato lo stato dell'immobile oltre a salvaguardare la salute del committente.
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