Innumerevoli sono i vantaggi della trasmissione digitale, il vecchio sistema analogico avrebbe potuto continuare a sopravvivere con piccoli accorgimenti tecnologici.
Innumerevoli sono i vantaggi introdotti dalla trasmissione digitale dei segnali televisivi, tuttavia anche il vecchio sistema analogico avrebbe potuto continuare a sopravvivere con piccoli accorgimenti tecnologici che ne avrebbero ridotto il consumo di potenza, consumo eccessivo rispetto alle innovative trasmissioni televisive in digitale.
Il segnale televisivo del vecchi sistema analogico è generato da una lastra fotosensibile sulla quale, con opportuno sistema ottico, viene focalizzata l'immagine. Essa viene letta con una scansione per righe successive o come suol dirsi viene scannerizzata da parte di un fascio di elettroni pennello elettronico, generato dal tubo catodico. Il segnale ricavato viene completato con l'inserimento dei sincronismi che permettono appunto al televisore di sincronizzare l'immagine individuando l'esatto inizio di ogni riga e di ogni quadro.
Il segnale si riferisce, istante per istante, a posizioni ben precise dello schermo. Una volta utilizzato il segnale non è più possibile riutilizzarlo, il che implica che la trasmissione deve essere continua, riga dopo riga, quadro dopo quadro, a velocità costante, anche nel caso di immagini fisse.
La trasmissione analogica nel nostro Paese prevede o meglio prevedeva il susseguirsi di 25 quadri al secondo, la differenza fra un quadro e il successivo in genere è minima per fornire all'occhio umano la possibilità di integrazione delle immagini. In maniera analoga è minima la differenza tra righe successive.
Tuttavia sarebbe possibile con la stessa tecnologia avere una buona qualità delle immagini, trasmettendo solo la differenza tra righe e quadri successivi.
In tal modo nel caso di una immagine fissa per 3 secondi, vengono trasmessi successivamente 75 quadri identici, sarebbe possibile trasmettere un solo quadro con l'informazione di quante volte dovrà essere ripetuto.
Analogamente si potrebbero inviare al ricevitore le informazioni necessarie per sincronizzare localmente la successione delle righe e dei quadri. In tal modo si ridurrebbero notevolmente le risorse di potenza necessarie alla trasmissione in analogica, infatti la maggior parte della potenza trasmessa è assorbita dalle informazioni tecniche più importanti ossia quelle necessarie alla sincronizzazione delle immagini.
In ogni caso in termini di qualità delle immagini il sistema di trasmissione digitale permette di rigenerare localmente i segnali epurandoli da sovrapposizione di segnali sporchi e conferendogli nuova potenza. Nella modalità di trasmissione analogica dei segnali televisivi, l'informazione è contenuta nella forma del segnale, quest'ultimo è generalmente soggetto ad una degradazione che avviene in modo casuale e che non rende più possibile riottenere il segnale originale con l'informazione in esso contenuta degradata in maniera irreversibile.
Tutto ciò è possibile perché il segnale digitale presenta il vantaggio di avere l'informazione contenuta in una sequenza di simboli. Questi ultimi hanno una forma già nota all'apparecchio ricevitore che ne legge la sequenza, per quanto degradati, i simboli sono sempre distinguibili l'uno dall'altro, e ciò garantisce la possibilità di estrarre dal segnale tutto il suo contenuto informativo.
In tal modo è possibile ricostruire esattamente la sequenza dei simboli e quindi il segnale di partenza perfettamente uguale a quello generato dall'apparecchio trasmettitore.
In ogni caso come in tutti i sistemi che sono costituiti da un apparecchio trasmettitore e da un apparecchio ricevitore, tutto ruota intorno alla probabilità che una volta trasmesso un segnale questo sia correttamente ricevuto in tempo utile.
La teoria della probabilità ha quindi permesso la realizzazione di algoritmi utilizzati dal decoder o ricevitore locale del televisore che permettono con elevata probabilità di individuare e correggere anche eventuali errori nella interpretazione della sequenza di simboli digitali. La possibilità di ricostruzione locale delle immagini permette di valicare uno dei limiti maggiori delle trasmissioni in analogica, legata al degrado delle immagini con la potenza quando il segnale ricevuto è derivato da più prese televisive.