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Il 3D è la moda del momento.
Dall'approdo di Avatar nei cinema, in poi, è stato un vero e proprio susseguirsi di film, spettacoli, documentari e perfino concerti, realizzati in tre dimensioni.
Partendo dal presupposto che, se dovessimo parlare di questioni meramente tecniche, nell'80% dei casi l'uso del 3D è legato a questioni di marketing, i sistemi per fruire al meglio di questa tecnologia sono ormai ben rodati nelle sale cinematografiche, un po' meno nei salotti di casa.
Con i produttori di televori sempre più orientati verso l'utilizzo di tale tecnologia, si stima che qualora il 3D non dovesse essere estint0 entro due anni, tutti i produttori di TV renderanno fruibile la stereoscopia su tutti i modelli, anche su quelli low-end.
Come scritto precedentemente, le sale cinematografiche hanno visto aumentarsi a dismisura il numero delle produzioni che usufruiscono di tale tecnologia, tanto da passare dai 15 film del 2010 ai 32 film del 2013, più del doppio:
una cifra notevolmente elevata se si tiene presente che sono passati meno di 4 anni dall'introduzione della tecnologia e che in questo computo non sono stati inseriti i concerti evento e i documentari in IMAX 3D.
Snocciolare questi numeri sembrava d'obbligo, almeno per dare un'idea del fenomeno 3D, di quanto si sia espanso e di quanto stia entrando nell'immaginario quotidiano.
Se prcedentemente, però, avremo potuto mettere la mano sul fuoco che tale tecnologia avrebbe coinvolto tutti gli asset del settore entertainment (passando, quindi, anche per la tv), adesso c'è poco di cui gioire.
A Maggio del 2013, la ESPN (emittente televisive americana, numero uno negli States) ha annunciato che avrebbe chiuso il canale 3D, ESPN 3D.
A ruota, dopo circa un mese, la BBC ha deciso di bloccare i finanziamenti per almeno tre anni sui contenuti stereoscopici.Stiamo quindi parlando di un formato da archiviare?
Certamente no: alcune produzioni, risultano ben realizzate e risultano essere veramente un mezzo per aiutare la fruizione del contenuto, che si tratti di un film o di un documentario.
Se scarseggiano i contenuti 3D sui canali TV, come godere appieno di tale formato stereoscopico?
Se parliamo di Film e documentari che godono di una buona distribuzione da parte delle compagnie produttive, il miglior formato per goderseli nella qualità massima consentita è il Blu-Ray Disc 3D.
Con una qualità di 1080p (che godono della risoluzione 1920 x 1080, quindi, di 1920 linee orizzontali e di 1080 verticali) si potrà ammirare il film nei formati pieni e alla massima risoluzione disponibile al momento.
Si sta iniziando a parlare anche di Ultra HD o 4K, che vanta una risoluzione di 4096 × 2304 in 16:9, ma i tempi sono ancora prematuri in quanto non si ha come fruire dei contenuti a questa risoluzione oltre al fatto che le TV con tale formato costano, attulamente, oltre 5'000 Euro.
Tornando al 3D, il supporto ottico, anche se più costoso, resta fondamentalmente, l'unica opzione per godersi film e documentari 3D comodamente a casa.
Anche se siamo nell'era digitale e del cloud, per quanto riguarda tutto il 2013, si dovrà fare a meno della stereoscopia per i contenuti in digital download, tipo quelli scaricabili su iTunes per intenderci.
Tali piattaforme cloud, non supportano ancora i file in 3D, anche se ultimamente si sta muovendo qualcosa.
In Internet, qualora siano scaricabili LEGALMENTE, si possono trovare Film nel formato mkv, anche se purtroppo tale formato è ancora relegato al mercato pirata.
La sigla .mkv sta per Matroska.
Tale formato è un contenitore di File audio e video (da qui il nome con riferimento alla bambola matrioska): quindi si possono connettere simultaneamente un file video MPEG-4 e un file audio nel formato DTS (Digital Theater System).
Attualmente non esiste un lettore multimediale, televisore o lettore Blu-Ray Disc che non supporti anche il formato .mkv: in questo modo si potranno acquistare legalmente film da internet, caricarli su un Hard Disk e goderseli in salotto.
Tutti i servizi di vendita online, però, si stanno attrezzando e, pertanto, creano applicazioni che si potranno scaricare direttamente dallo store della TV per poter scaricare o noleggiare film, senza far alcun tipo di uso di Hard Disk ed evitare passaggi inutili.
Quasi sempre, quando si è davanti alla scelta del Televisore, bisogna considerare alcuni parametri ben precisi: bisogna valutare a che distanza deve essere posta la TV, quanti pollici deve essere grande (in relazione sempre agli spazi in cui deve essere messa) e quale tecnologia deve avere.
Su quest'ultima voce, ultimamente c'è poco da discutere: deve essere in 3D, e pazienza se alla fine al massimo vedremo 3 Film l'anno in questo formato, ma non si può rinunciare alla stereocopia.
Sulle TV di nuove generazioni esistono, però, due tipi di tecnologie: il 3D attivo e il 3D passivo.
Il 3D Attivo è chiamato in questa maniera perché gli occhiali polarizzati interagiscono col televisore.
Tali occhialini necessitano di un'alimentazione (in commercio si trovano con batterie integrate ricaricabili tramite cavo, o con le pile) e sono parte attiva del processo stereoscopico: essi alternano degli stati in cui l'immagine quando è mostrata alla lente destra, la lente sinistra è chiusa e non vede nulla, e viceversa.
Questo processo di alternanza dell'immagine sulla lente destra e sinistra viene generalmente ripetuto 60 volte al secondo, generando l'effetto tridimensionale.
Il 3D Passivo, invece, necessita di occhialini di bassisismo costo (di plastica, dal costo anche di pochi euro, generalmente vanno bene anche quelli che forniscono i cinema) e ciò che lavora di più, rispetto al 3D attivo, è la Televisione: essa ha un filtro che polarizza ogni riga di pixel mostrando le righe diaspari ad un occhio e quelle pari all'altro.
La TCO Development, ente svedese che si occupa di certificazioni, si è posta il problema di certificare e trovare le maggiori differenze tra i due tipi di stereoscopia su schermi.I vantaggi offerti dal 3D attivo sono una maggiore risoluzione (gli occhialini riescono a sfruttare al massimo la risoluzione del televisore), un qualità d'immagine del 2% superiore e che funziona meglio se posti di fronte alla TV; di contro, il 3D Passivo, oltre ad offrire una comodità maggiore (niente caricatori per gli occhialini, niente batterie e un costo inferiore di decine e decine di euro) dà una luminosità maggiore dal 150 al 300% (in alcuni test è stato fino a tre volte superiore), neri più intensi e un angolo di visuale maggiore.
Sebbene non esista, quindi, un metodo per giudicare quale dei due tipi di stereoscopia sia migliore (offrono entrambi lo stesso numero di pregi e difetti), bisognerà scegliere in base ai propri gusti e alle proprie abitudini tenendo ben presente le informazioni sopracitate.
Una volta illuistrate tutte le caratteristiche delle due tecnologie, potrete trovare qui la TV 3D che fa per voi.
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