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La mora è un frutto prelibato che si trova nei nostri boschi, e del quale si va spesso, appunto, alla ricerca. Molto più raramente si parla della mora come frutto da giardino o da orto nostrano, e probabilmente meno spesso ancora come frutto casalingo.
Si discute cioè poco della possibilità di coltivare una pianta di more in giardino o in casa. Ma non è qualcosa d'impoossibile, e con l'adozione di determinati accorgimenti, si può dar luogo ad una coltivazione che, oltre a dare i propri agognati frutti, dia anche molte soddisfazioni.
Oltre che per il suo gusto, anche per la trovata originale che costituisce.
Senza contare che, anche in qualità di pianta ornamentale, ha la sua valenza decorativa. Per farla breve, se siete alla ricerca di qualcosa d'insolito, a livello di coltivazione di cui occuparvi, la mora è certamente da prendere in considerazione.
Qui ci occuperemo di ottenere il meglio da una pianta di more, e quindi fare in modo che la pianta emetta sia una fioritura che una messa a frutto che siano ottimali.
Possiamo quindi coltivare la mora tra i frutti in giardino, oppure in casa.
Ma chiediamoci anche dove poter piantare la relativa pianta nello specifico.
C'è da dire che la coltivazione non è compatibile con ogni zona d'Italia, in quanto ci si dovrebbe preventivamente accertare della compatibilità rispetto al clima territoriale.
Mora, chiediamoci innanzitutto dove piantarla
Presso il punto vendita di botanica di zona presso il quale vi fornite, vi sapranno certamente dare consigli in merito. A livello generale, la mora predilige il clima mediterraneo, che tenda al fresco.
Si dovrebbero cioè evitare quei territori che siano abitualmente soggetti a gelate invernali. Allo stesso modo, anche le zone ventose sono da evitare, dato che i venti forti ne spezzano facilmente i rami.
In merito al terreno, la pianta ha un alto livello d'adattabilità.
Ma dato che nella coltivazione fai da te si può scegliere, al contrario di quanto avviene con la mora cresciuta spontaneamente, meglio optare per un terriccio morbido o a medio impasto.
Queste tipologie sono tali da evitare i ristagni d'acqua, che la pianta di more non gradisce, e favorire al contrario il drenaggio.
Valutiamone ora l'ubicazione da assegnare alla pianta in merito all'esposizione ai raggi solari. La pianta di more gradisce la luce solare, contrariamente a quanto avviene con altre piante da frutti di bosco, che amano l'ombra.
L'esposizione è importante per coltivare la mora
Fatta questa premessa, c'è un'eccezione alla regola. Infatti, la pianta non vuole gli eccessi, nel momento in cui il clima si riveli particolarmente afoso.
Il riferimento è più che appropriato per la stagione estiva alle porte, nella quale meglio approntare delle protezioni.
Queste possono consistere in coperture apposite, da acquistare presso negozi di giardinaggio, anche se in molti casi basta anche scegliere una posizione in penombra.
Un'idea al riguardo, per gli spazi esterni, sarebbe quella di trovare per la coltivazione di mora (se effettuata in vaso) un grazioso angolo su cui ricada anche la penombra nel corso della giornata, in un terrazzo o in un balcone.
Elementi che otterranno così anche una notevole valorizzazione in termini di bellezza e di stile.
Si è già fatto riferimento al terreno, al clima, all'esposizione.
In relazione alle innaffiature, con eccezione dei periodi di afa, la pianta non richiede molta acqua.
Le cure necessarie alle piante di more: regolarsi per l'innaffiatura
Laddove si tratti di coltivazione in terra, basteranno le comuni precipitazioni.
È nel periodo estivo che si verifica una maggiore necessità in apporto d'acqua, con il consiglio d'innaffiature a giorni alterni.
Meglio innaffiare la mattina o in tarda serata, così da evitare che l'acqua erogata evapori troppo velocemente, visto il caldo eccessivo. Vi è poi la fase della potatura, la quale si rende necessaria se lo spazio a disposizione presenta dei limiti in confronto alle capacità di sviluppo della pianta.
La pianta di more, non a caso, ha una crescita rigogliosa e anche abbastanza rapida. Per la potatura ci si dovrebbe dotare di cesoie sterili, ed effettuare dei tagli obliqui, con riferimento ai rami posti più all'estremità.
O anche ai rami secchi, se presenti.
L'appunto successivo riguarda la concimazione. Non si richiede un'operazione intensa, avevamo infatti già spiegato come la pianta presenti elevata adattabilità al terreno.
Per concimare la mora, procuriamoci dell'ottimo concime organico
Comunque, a livello di concimazione, l'ideale è l'arricchimento del terriccio con del concime organico, letame o compost. Esso potrà essere utile da applicare di tanto in tanto.
La pianta di mora dovrà essere adeguatamente protetta non solo dalcaldo afoso, ma anche dalle gelate invernali.
La pianta di more dovrà essere protetta, per dare frutti rigogliosi
La mora ha un'elevata adattabilità a temperature rigide, ma rispetto alle gelate, richiede l'applicazione dell'apposito telo di plastica per pianta.
Meglio se quest'ultimo sia bucherellato (pochi buchi qua e là) per garantire l'aerazione dell'esemplare, senza fare in modo che entri il gelo in quantità considerevole.
Sulle protezioni da parassiti, la pianta non è soggetta particolarmente ai loro attacchi. Comunque c'è la possibilità che si presentino, a livello occasionale, gli afidi o i ragnetti rossi. Sia l'aceto che l'olio di neem sono rimedi naturali che possono fare al caso.
Per quel che concerne i frutti, essi sono ambiti anche dagli uccelli.
In determinati casi, per non vedere la pianta di more collocata esternamente, impoverita di tutti i suoi frutti (a seconda delle circostanze che si presentano) meglio predisporre attorno alla medesima una rete di protezione.
In alternativa si può anche puntare sul tradizionale spaventapasseri, facendo così a meno di una protezione diretta sulla pianta.
Parliamo qui di una coltivazione in casa, e dunque in vaso. Importante è proprio la scelta del vaso che ospiterà la coltivazione della pianta di mora.
Optiamo per vasi dai 35 ai 40 cm di diametro, o degli appositi cassoni al posto di questi.
Quali le cure peculiari per avere le more coltivate in casa
In particolare, i cassoni dovranno avere una dimensione minima in lunghezza di 1 metro, una larghezza di circa 15 cm e 40 cm di profondità.
Arrivata la primavera, si dovrà praticare il rinvaso, ma anche la riduzione dei polloni e la potatura dell'apparato radicale (diversamente si estenderebbe in eccesso).
La coltivazione in vaso andrà tenuta sotto controllo e le medesime prescrizioni non si applicano alla coltivazione a terra. La mora coltivata in vaso dovrà anche essere concimata con un concime stallatico.
È buona norma metterlo circa un mese prima rispetto alla ripresa della vegetazione, e un mese prima della raccolta dei frutti. Ancora, la mora in vaso necessita che il terreno sia spesso bagnato, inumidito quasi costantemente.
Innaffiare quindi spesso, anche se in quantità moderata.
La messa a dimora delle more può avvenire in ogni momento dell'anno.
Si consiglia comunque Novembre per il centro-sud, e la primavera per il settentrione.
Si possono raccogliere, e avere le more sulle nostre tavole, in estate
Vi è la varietà estiva, quella senza spine, che è poi suscettibile al freddo dell'inverno. Si consiglia di piantarla all'esterno solamente in presenza di inverni particolarmente miti per la zona.
Diversamente bisognerà applicare comunque delle protezioni, ma esse dovranno essere particolarmente tempestive e non sempre la tenuta della pianta si rivela facile.
Il periodo ideale per la raccolta delle more è quello estivo, nel mese di luglio in particolare.
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