Una caldaia trasmette il calore prodotto dalla combustione del gas all'acqua, che trasmette a sua volta il calore in ambiente a mezzo di terminali dell'impianto.
Le moderne tecnologie per la realizzazione degli impianti termici, di tutti i loro componenti e degli accessori, sono focalizzate alla riduzione delle spese e dell'impatto ambientale per la produzione del calore che determina il comfort degli edifici occupati.
Nella maggior parte delle case, e/o edifici, la produzione di calore per il riscaldamento avviene con una caldaia, che trasmette il calore prodotto dalla combustione del gas, generalmente metano, all'acqua, tecnicamente descritta come fluido termovettore, che a sua volta trasmette il calore in ambiente a mezzo di terminali, che possono essere radianti o ventilanti. In tale semplice descrizione sono comunque presenti tre passaggi di trasmissione del calore che le moderne tecnologie cercano di massimizzare, limitandone le perdite e/o dispersioni, attraverso i vari componenti di un impianto: tubi, valvole, pompe di circolazione etc.
In ogni caso, nel rispetto del secondo principio della termodinamica la trasmissione del calore avviene da un corpo a temperatura maggiore ad un altro corpo a temperatura inferiore rispetto al primo; tre sono le possibili modalità di trasmissione del calore: conduzione, convezione ed irraggiamento.
Trasmissione Calore per conduzione, convezione e irraggiamento
La conduzione del calore avviene quando quest'ultimo si trasmette attraverso uno stesso corpo o tra due corpi a contatto tra loro; la trasmissione del calore per convezione avviene tra un fluido, liquido o gassoso, ed una superficie con la quale lo stesso fluido è in contatto. La quantità di calore scambiata, per unità di tempo, tra fluido e superficie in contatto con essa aumenta con l'aumentare della velocità del fluido, la convezione può essere naturale o forzata.
La trasmissione del calore per irraggiamento avviene a mezzo delle onde elettromagnetiche, analogamente a quanto accade per la luce, con la differenza delle lunghezze d'onda, più lunghe per le radiazioni elettromagnetiche termiche (infrarossi) e più corte per la luce.
Le moderne tecnologie per il riscaldamento si sono orientate a lavorare con temperature sempre più basse riducendo in tal modo i consumi e l'immissione di sostanze inquinanti in ambiente. Costituiscono, infatti, attualmente, gli impianti tecnologicamente più evoluti quelli a pannelli radianti, chepossono essere installati a pavimento, soffitto e/o parete, e sono in grado di irradiare notevoli quantità di calore pur avendo temperature del fluido termovettore in essi circolante dell'ordine della trentina di gradi centigradi.
Gli stessi radiatori, che nel'immaginario comune costituiscono il simbolo dei sistemi di riscaldamento, nati per immettere calore negli ambienti per convezione e lavorare con temperature dell'ordine dei 70/80 °C, attualmente sono disponibili in commercio con superfici sempre maggiori e contenuti di acqua minori, enfatizzando in tal modo la trasmissione del calore per irraggiamento e riducendo quella per convezione.
La convezioneforzata costituisce invece la trasmissione del calore negli ambienti per i sistemi ventilati, costituiti sostanzialmente da ventilconvettori che lavorano in riscaldamento con temperature del fluido termovettore dell'ordine dei 45 °C.