Per individuare l'acidità o meno del terreno in commercio esistono innumerevoli kit, spesso essi sono anche utilizzati anche nell'ambito degli impianti tecnologici.
Il terreno sciolto, composto in prevalenza da materiale di tipo sabbioso, ha grana media e colore grigiastro; è incoerente, perciò scivola tra le dita; è molto permeabile per cui lascia rapidamente sfuggire l'acqua.
Il terreno di medio impasto, composto da grumi soffici e di colore marrone, presenta un giusto equilibrio fra i vari costituenti; preso in mano, non scivola né si impasta; trattiene l'acqua in giusta misura, eliminando quella in eccesso e conservando un buon grado di freschezza.
Quest'ultimo è il cosiddetto terreno da giardino che, con interventi poco onerosi, può essere modificato per meglio corrispondere alle necessità delle specie più esigenti.
La reazione del terreno, indicata con la sigla pH, è il risultato del rapporto reciproco tra sostanze acide e alcaline o basiche: mentre alcune piante esigono un terreno tendenzialmente acido, per esempio i rododendri, altre non vi si adattano e altre ancora manifestano la loro sensibilità alle caratteristiche del substrato attraverso variazioni di colore dei fiori, fenomeno, questo, tipico del le ortensie.
Pur coltivate in terreni di buona qualità, possono rilevarsi improvvisamente nelle piante varie anomalie imputabili né a malattie parassitarie, né a siccità, né a carenze nutritive: si tratta in realtà di un'alterazione del pH causata da un complesso di fattori, primo fra tutti il dilavamento che asporta alcuni sali solubili favorendo l'accumulo di altri.
Poiché l'entità del dilavamento è proporzionale alla permeabilità, sono in definitiva ancora la struttura del terreno e la sua capacità di fissare i vari composti che stanno alla base dei valori del pH. Come ogni analisi del terreno, anche quella della reazione viene attuata con la massima precisione da laboratori specializzati, ma ai fini pratici è sufficiente eseguirla mediante cartine al tornasole la cui colorazione vira in base al pH, a ogni grado del quale corrisponde una diversa gradazione di colore riportata su un apposito disco.
Le piante ornamentali in genere richiedono pH intorno a 8, cioè lievemente alcalino, per quelle che necessitano di reazioni particolari si ricorre all'impiego di correttivi tra i quali i più comuni sono il calcare finemente macinato, la calce viva e la calce magra per i terreni acidi, il gesso agricolo per quelli alcalini.
Un eccesso di acidità come di alcalinità blocca l'attività della flora microbica dando luogo all'accumulo di materiali organici indecomposti che così impediscono l'utilizzazione dei principi nutritivi da parte delle piante.
Per individuare la acidità o meno del terreno in commercio esistono innumerevoli kit, spesso essi sono anche utilizzati anche nell'ambito degli impianti tecnologici.
Il commercio offre una ampia gamma di fertilizzanti specifici e destinati ai vari gruppi o specie mentali dalle rose ai gerani alle ortensie e così via, quindi il problema della scelta del preparato più indicato non è facile. Per i concimi di impiego il criterio di valutazione tiene conto della composizione e degli effetti dei vari elementi nutritivi sulla biologia dei vegetali.
Per quanto riguarda i concimi minerali, ci sono innumerevoli prodotti che l'industria chimica specializzata produce classificandoli in base al principio fertilizzante che apportano in maggiore percentuale e il cui impiego interessa le colture agrarie o l'orticultura, e cosi via.