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Le abitazioni plurifamiliari sono composte da diverse unità abitative, in cui l'accesso agli alloggi è garantito mediante un sistema distributivo comune verticale o orizzontale.
In genere sono predisposti servizi condivisi e un'area di pertinenza.
Fanno parte di questa tipologia edilizia le case a torre, edifici caratterizzati da un elevato numero di piani e uno o più corpi scala/ascensore in comune.
Nati alla fine dell'800 come grattacieli americani adibiti a uffici, gli edifici a torre si sviluppano in contesti in cui il valore del suolo porta allo sfruttamento totale dello spazio a disposizione.
A differenza di altre tipologie di edifici plurifamiliari, le case a torre non hanno l'aggregazione seriale di diverse unità immobiliari, in modo da poter beneficiare di affacci laterali.
La caratteristica principale è che l'altezza sia superiore ad ogni lato della pianta.
Sono una sorta di condomini isolati a sviluppo verticale, promossi dagli architetti razionalisti del Ventesimo secolo.
Il corpo scala di questi edifici rappresenta il nucleo interno, intorno al quale sono disposti gli alloggi. In base ai metri questi possono suddividersi in:
Per ogni piano è possibile avere appartamenti di diverso taglio e la distribuzione può variare da piano a piano. Altre parti comuni, oltre al vano scala, sono parcheggi e giardini, lavanderie e spazi ricreativi.
Gli edifici a torre caratterizzano zone densamente popolate, raccogliendo numerosi alloggi su un'area ridotta.
La casa a torre può essere di due tipologie: la palazzina e la torre vera e propria.
La palazzina hai un'altezza massima di 5 piani ed è composta da tre o quattro immobili per piano.
In generale questa tipologia è posta al centro di un'area edificabile, lasciando scoperti i minimi distacchi che vengono imposti dallo strumento urbanistico.
Il piano terra è composto da un androne, da locali privati e dall'alloggio del portiere.
Per quanto riguarda il modello torre, è formato da più di 5 piani ed è isolato su tutti i lati.
Come si può ben notare dal numero di piani, ha un notevole sviluppo in altezza.
La palazzina è la soluzione che ha avuto una forte affermazione nel periodo tra il dopoguerra e il boom economico.
Gli edifici a torre, oltre ad avere un forte sviluppo in altezza, hanno la possibilità di numerosi affacci per gli alloggi. È previsto uno sfruttamento massimo del lotto e i sistemi di collegamento verticali sono prevalenti.
I servizi sono disposti nella parte centrale dell'edificio così da ottimizzare la rete di distribuzione degli impianti, realizzando cavedi ispezionabili per essere facilmente manutenuti.
Per quanto riguarda la forma, è preferita quella compatta perché molto economica, anche se permette un numero minore di affacci.
La forma complessa invece consente diversi affacci e migliori comfort di illuminazione, fornendo inoltre libertà di prospetto.
Per quanto riguarda la ventilazione, una forma variata a livello planimetrico porta a maggiori possibilità di affaccio, penalizzando però l'economia e la privacy dell'edificio.
Il pian terreno di una casa a torre può essere adibito a diverse funzioni:
Se l'edificio è molto profondo si possono avere difficoltà per l'illuminazione naturale e per la ventilazione degli alloggi più interni. Per cui, se i servizi si accentrano verso il corpo scala, si può utilizzare la ventilazione forzata.
Nel caso in cui gli appartamenti siano 3, quindi presentino una sola parete cieca, possono essere di grandi dimensioni. Gli alloggi, inoltre, possono avere un solo affaccio o due affacci adiacenti ed essere singoli o duplex.
Per ciò che concerne l'orientamento, la forma quadrata, nonostante offra una buona possibilità di esposizione, penalizza la facciata nord. Per minimizzare la superficie orientata in questa direzione bisogna quindi porre il corpo scala nel vertice Nord.
Le case a torre presentano diversi vantaggi:
Per quanto riguarda gli svantaggi invece:
Nel 1952, l'architetto Frank Lloyd Wright progettò il Price Tower a Oklaoma, edificio che inizialmente doveva fungere da residenza e uffici.
La struttura è realizzata in cemento armato con dei piani a sbalzo retti da piloni centrali, le facciate sono in pannelli di vetro e rame.
Attualmente è un Museo di arte, design e architettura.
Nel 1965 è stata realizzata da Vico Magistretti la Torre al Parco, un edificio a Milano.
Caratterizzato da un corpo scala circolare al cui interno è presente l'ascensore, il fabbricato è formato da 9 piani su cui è posto un singolo appartamento.
La zona di servizio è munita di un ascensore proprio.
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