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Il pavimento in ceramica è una delle soluzioni più diffuse e apprezzate nel mondo dell'interior design e della ristrutturazione domestica.
Viene sempre più scelto grazie alle sue caratteristiche di resistenza e versatilità estetica, ma anche per la grande varietà di formati, colori e finiture che lo rendono adatto a qualsiasi stile, dal più classico al contemporaneo.
Scegliere un pavimento in ceramica significa puntare su una soluzione durevole, igienica e facile da mantenere.
L’espressione “pavimento in ceramica” include diverse famiglie di materiali ceramici destinati ai rivestimenti, quali monocottura, bicottura, cotto, maiolica e gres porcellanato.
Il termine “ceramica” indica il materiale con cui sono realizzate le piastrelle, ottenuto da miscele di argille, sabbia e altre componenti naturali.
Dopo un’accurata lavorazione, questi impasti vengono modellati nella forma desiderata e sottoposti a cottura ad alta temperatura (tra 1000 e 1250 °C, a seconda del tipo).
Posa pavimento in ceramica - Getty Images
Tale trattamento conferisce alle piastrelle le note proprietà di durezza e resistenza meccanica.
Grazie a queste caratteristiche, le superfici in ceramica risultano praticamente inalterabili all’acqua, al calore e alla maggior parte degli agenti chimici, garantendo una durabilità eccellente anche in ambienti soggetti a sollecitazioni particolarmente intense.
Un pavimento in ceramica garantisce una durata eccezionale nel tempo.
Una volta posato, un pavimento in ceramica può durare decenni senza perdere la sua bellezza originale, mantenendosi resistente al calpestio, ai graffi, alle macchie e all'umidità.
Questo la rende una scelta ideale non solo per ambienti domestici come cucine, bagni, soggiorni o ingressi, ma anche per spazi pubblici, come negozi, ristoranti, uffici, ecc.
Dal punto di vista estetico, la ceramica offre infinite possibilità; grazie alla varietà di formati, finiture e colori, permette di realizzare soluzioni personalizzate in grado di assecondare qualsiasi progetto di design.
Pavimento in gres porcellanato effetto marmo - Polis Ceramiche
Inoltre, le tecnologie digitali hanno rivoluzionato il settore, permettendo di realizzare piastrelle che imitano alla perfezione materiali naturali come il legno, la pietra, il marmo o il cemento, offrendo infinite possibilità creative.
Uno dei vantaggi principali del pavimento in ceramica è la sua versatilità.
In cucina, ad esempio, si possono scegliere piastrelle resistenti agli urti e alle macchie, facili da pulire e disponibili in finiture opache o lucide.
Per il bagno, la scelta ricade spesso su superfici antiscivolo, ideali per la sicurezza, magari abbinate a rivestimenti coordinati per pareti e doccia.
Nel soggiorno e nella zona notte, la ceramica effetto legno permette di ricreare un ambiente caldo e accogliente, con la praticità di un materiale resistente, come in questa immagine di Polis Ceramiche .
Piastrella effetto legno in gres porcellanato - Polis Ceramiche
Anche per gli spazi esterni la ceramica è una valida soluzione: le piastrelle da esterno sono studiate per resistere al gelo, agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, mantenendo inalterato l’aspetto estetico nel tempo.
Il pavimento in ceramica si distingue per alcune proprietà tecniche che ne fanno una delle soluzioni più resistenti e pratiche nel settore edilizio e dell'interior design.
Una delle caratteristiche principali è senza dubbio la sua elevata resistenza all'usura.
La ceramica, grazie alla sua superficie compatta e alla particolare lavorazione a cui è sottoposta durante la produzione, è in grado di sopportare il passaggio continuo di persone, l'uso di arredi pesanti e l'azione di agenti chimici o atmosferici.
Oltre alla resistenza, il pavimento in ceramica offre una straordinaria impermeabilità.
Questa qualità è particolarmente importante in ambienti umidi come piscine, bagni, cucine e lavanderie, dove l'acqua e i vapori possono danneggiare altri materiali meno resistenti.
Il pavimento in ceramica resiste agli sbalzi termici, al gelo e ai raggi UV, mantenendo inalterati nel tempo, colore e caratteristiche.
Questo lo rende perfetto anche per pavimentazioni esterne come terrazze, verande o bordi piscina.
Gres porcellanato per esterni - Polis Ceramiche
Queste caratteristiche variano in funzione delle diverse tipologie di materiali ceramici usati per rivestimenti, come la monocottura, la bicottura, il cotto, la maiolica il Clinker e il gres porcellanato, che derivano dalle caratteristiche delle materie prime utilizzate e dai metodi di cottura.
Per esempio, in relazione alla impermeabilità, una piastrella in gres porcellanato ha un assorbimento di acqua inferiore al 0,5%, il cotto 3-15% fino ad arrivare alla maiolica che ha un assorbimento di acqua pari al 10-25%.
La manutenzione ordinaria del pavimento in ceramica è molto semplice: è sufficiente lavarlo con acqua e detergenti neutri.
Non necessita di cere o trattamenti particolari.
In caso di macchie più ostinate, si possono utilizzare prodotti specifici.
La posa in opera di un pavimento in ceramica richiede attenzione e precisione.
Una buona posa assicura la bellezza del risultato finale e la sua durata nel tempo.
Prima di procedere con la posa, è fondamentale preparare bene il sottofondo: deve essere piano, asciutto e pulito.
In caso di dislivelli o irregolarità, è necessario procedere con una rasatura o una livellatura del sottofondo mediante l'uso di appositi prodotti autolivellanti.
Posa pavimento in gres porcellanato - Getty Images
Una volta preparato il fondo, si passa alla distribuzione della colla o del cemento adesivo.
Il collante scelto deve tenere conto del tipo di ceramica utilizzato, delle dimensioni delle piastrelle e delle condizioni ambientali.
Ad esempio, per ambienti esterni o molto umidi, si preferiscono colle specifiche che garantiscano maggiore resistenza.
La posa delle piastrelle deve essere eseguita con attenzione, utilizzando distanziatori per mantenere fughe regolari e garantire un risultato estetico uniforme.
Le fughe hanno anche una funzione tecnica importante: consentono al pavimento di assorbire le naturali dilatazioni dovute alle variazioni termiche, evitando così la formazione di crepe.
Oggi, grazie alle piastrelle rettificate (piastrelle sottoposte all’operazione di rettifica che rende i bordi perfettamente squadrati e privi di imperfezioni), è possibile ottenere fughe molto sottili, quasi invisibili, per un effetto visivo più uniforme e contemporaneo.
In ogni caso, le fughe devono essere ben sigillate per evitare infiltrazioni d’acqua o accumuli di sporco.
Dopo aver terminato la posa delle le piastrelle e lasciato asciugare il collante per il tempo necessario, si procede con la stuccatura delle fughe.
Anche in questo caso, è importante scegliere uno stucco adatto al tipo di pavimento e all'uso previsto.
Per ambienti esterni o soggetti a umidità, ad esempio, si prediligono stucchi impermeabili e resistenti alla muffa:
Per scegliere lo schema di posa e il formato di piastrella più adatti, occorre prima di tutto valutare le dimensioni dell’ambiente e il suo sviluppo: se si tratta di un locale ampio o più stretto, se le pareti sono perfettamente ortogonali oppure presentano angoli irregolari, tipici degli edifici storici.
Importante è anche configurazione planimetrica dell’area che sia quadrata, rettangolare, a L, ecc.
Considerare questi aspetti consente di individuare le geometrie più efficaci per la pavimentazione e i rivestimenti.
Gli schemi di posa più diffusi per il pavimento in ceramica sono la posa diritta, la posa diagonale la posa a correre e la posa a spina di pesce.
La posa dritta è sicuramente la più diffusa. Per realizzare questo schema, le piastrelle sono posate parallelamente alle pareti della stanza.
Posa diritta pavimento - Geom. Guja Martelli
Questa soluzione, semplice e ordinata, si adatta a una vasta gamma di materiali e si integra facilmente con stili d’arredo differenti.
Risulta particolarmente indicata in ambienti moderni e minimalisti, ed è perfetta anche dove si utilizzano piastrelle di grande formato o dove si desidera ridurre al minimo la visibilità delle fughe, ottenendo così un effetto visivo più omogeneo e pulito.
La posa diagonale prevede che le piastrelle vengano ruotate a 45 gradi rispetto alla parete.
Questo tipo di posa è una soluzione utilizzata quando le pareti del locale non sono perfettamente in squadra generando un effetto visivo aiuta a mascherare le irregolarità delle pareti.
Schema di posa diagonale - Geom. Guja Martelli
La posa a correre è molto comune per le piastrelle che imitano il legno. In questo schema, ogni fila di piastrelle risulta sfalsata rispetto alla precedente
È una posa che dona movimento e naturalezza, adatta soprattutto agli ambienti residenziali.
Schema di posa a correre - Geom. Guja Martelli
La posa a spina di pesce, solitamente utilizzata per i pavimenti in parquet, può essere realizzata anche con piastrelle in ceramica rettangolari che richiamano il legno.
Le piastrelle vengono posate a coppia in modo incrociato, dando origine a un disegno che ricorda la lisca di un pesce.
Schema di posa a spina di pesce - Geom. Guja Martelli
Tra le varianti più diffuse della posa a spina di pesce si distinguono 2 stili principali: la spina italiana e la spina ungherese.
Pur presentando un aspetto simile a prima vista, ciascuna di queste soluzioni si caratterizza per differenze sostanziali nella forma delle teste delle piastrelle e nell’angolazione con cui gli elementi si incontrano.
Questi dettagli, seppur minimi, determinano l’effetto estetico complessivo e la dinamicità del motivo, rendendo ogni tipologia unica nel suo insieme.
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