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Vediamo quali sono i tipi di terriccio da scegliere in relazione alle circostanze.
Per l'orto, il giardino, le piante in vaso coltivate in casa, dobbiamo comunque scegliere un terriccio appropriato. Ve n'è uno in relazione a quelle che sono le varie esigenze.
Si rivela fondamentale per la salute delle piante, grazie ad un apporto di nutrienti (specifico in relazione alla pianta da trattare) e al fatto che il terriccio evita i ristagni d'acqua.
Sono molte, infatti, le piante che non tollerano i ristagni d'acqua. Il terriccio è un mix tra sostanze organiche e inorganiche, ed è anche l'ideale per assicurare la presenza di un terreno sufficientemente drenato per la pianta.
Ad ogni modo, nel terriccio, la componente organica si attesta al 70% circa.
Essa è composta da residui carboniosi, trasformati in sostanze nutrienti che vengono assimilati agevolmente dalla pianta.
Ci sono regole che valgono generalmente, nella scelta del terriccio.
Il carbonio della componente organica dovrà quindi decomporsi, e affinché ciò avvenga facilmente, si dovrà ricorrere ad un rapporto rispetto all'azoto che rientri in una data fascia.
Tipi di terriccio: esempio di terriccio per una piantina di pomodoro
Parliamo dunque di un rapporto carbonio/azoto tra 20:1 e 30:1.
Rapporti più elevati segnalerebbero un eccesso di carbonio, con conseguente lentezza nella sua decomposizione.
Un rapporto più basso di questa forchetta segnerebbe invece un eccesso d'azoto, e ciò che ne conseguirebbe sarebbe una deformazione della pianta.
Le foglie tenderebbero a richiudersi in sé stesse, mentre le ramificazioni presenterebbero internodi più estesi.
Una tale conformazione della pianta la condurrebbe ad una maggior vulnerabilità rispetto agli attacchi da funghi e parassiti. E come se non bastasse, assorbirebbe anche meno acqua, pertanto facciamo caso al rapporto riportato in confezione. Effettueremo così una scelta di qualità.
Altre caratteristiche, che dovrebbero rientrare in parametri standard, sono i livelli d'acidità e conducibilità del terreno da assicurare alla pianta.
Per scegliere un buon terriccio, distinguiamo il caso in cui la pianta prediliga un grado di acidità neutro (pH neutro), dal caso in cui la pianta preferisca un terreno acidulo.
Fra i tipi di terriccio, le azalee necessitano di un terriccio acidulo
Al contrario, vi sono poi piante che desiderano terreno dal grado di acidità piuttosto basso, e quindi ci occorrerà un terriccio basico.
Anche in queste circostanze è di fondamentale importanza essere informati preventivamente sulle necessità della pianta, e far caso ovviamente alle indicazioni riportate in confezione.
Possiamo intanto approntare un primo schema che possa fornire una prima idea.
Per il terriccio acidulo, vi sono specie vegetali quali le azalee, ortensie, gardenie, ficus, rododendri, felci, gigli, che lo preferiscono (per proporre esempi delle specie più conosciute, ma ci si dovrà sempre informare in relazione al caso specifico).
Per il terriccio basico, è da applicarsi per piante fiorite quali rose, garofani, giacinti.
A parte altri casi specifici che possono subentrare, vi è una folta schiera di piante che preferiscono il terriccio neutro, nel grado d'acidità.
Quanto ai valori, il pH pari a 7 è neutro, mentre al di sotto di tale valore è acido, al di sopra è basico.
Il grado di conducibilità è in relazione al quantitativo di sali disciolti nel terriccio stesso, oltre che al loro volume. C'è un valore ideale da tenere come riferimento, pari a 750 µS/cm. Teniamo conto che un terriccio, nel volume di un litro, può andar bene per un vaso di una dozzina di cm, sia in altezza che in diametro.
Laddove si tratti di una pianta d'appartamento, la tipologia di terriccio usata consiste nel triplo strato: sabbia, argilla, humus. La sabbia è quella del tipo fine, di mare.
Viene prelevata da punti i più lontani possibili dall'acqua salata.
Tipi di terriccio: quello a triplo strato va molto bene per le piante grasse
Lo strato di sabbia è funzionale a rendere permeabile il terreno, così che si verifichi un ottimo deflusso d'acqua, evitando anche i ristagni, fastidiosi per la pianta.
La sabbia svolge un ruolo importante soprattutto se la pianta d'appartamento in questione è una pianta grassa.
L'argilla è invece lo strato destinato a fornire compattezza a tutto il substrato.
Da ciò ne deriva anche un drenaggio d'alta qualità.
L'humus è la parte costituita da sostanze organiche derivanti da decomposizione di residui vegetali o animali.
Il suo ruolo è quello di fornire i nutrienti alla pianta, ma anche contribuire a trattenere più a lungo l'umidità. In base alla varietà specifica di pianta, questi tre elementi sono opportunamente miscelati in confezione.
Vi è anche sulla piazza il terriccio universale, conosciuto anche dai meno esperti nelle cure delle piante. È una tipologia di terriccio adatta per varie esigenze.
Il terriccio universale ha un'elevata dotazione di sostanze organiche, e un pH neutro.
Tipi di terriccio: il terriccio universale ha svariate applicazioni in giardino
Elevata altresì la capacità di trattenere l'acqua, il terriccio universale detiene un grado di porosità tale da assicurare alle radici un'opportuna ossigenazione.
A partire da una composizione base, il terriccio di questa categoria può essere arricchito per rispondere a diversi bisogni, in relazione alla pianta.
Un terriccio universale si concilia con le esigenze della stragrande maggioranza di piante verdi, così come anche di fiori da balcone. Va bene anche per piante da orto e per quelle aromatiche.
Fra le componenti troviamo anche in questo caso sabbia e argilla, e poi compost e torba. Il compost, derivante dalla decomposizione di residui organici, apporta il nutrimento. La torba (che arriva a circa il 50% nella composizione) deriva da decomposizione di residui esclusivamente vegetali.
La torba conferisce leggerezza, e altresì porosità al terreno.
Vi sono poi terricci per delle necessità specifiche delle piante.
Se ad esempio si ha esigenza di regolare il drenaggio del terreno, limitandolo rispetto (ad esempio) a quello del terriccio universale, si può aggiungere il terriccio della varietà terra forte.
Fra i tipi di terriccio, il terriccio di bosco è molto usato per coltivazioni erbacee da serra
È un terriccio caratterizzato infatti da poca permeabilità. Laddove invece il terreno sia troppo impermeabile, il terriccio a varietà terra leggera è quel che fa per voi.
Usato come correttivo grazie alla sua elevata permeabilità, derivante dalla composizione friabile e in buona parte sabbiosa.
Vi è poi il terriccio di bosco, molto utilizzato per piante erbacee da serra.
È contraddistinto da permeabilità, spugnosità, penetrazione all'aria.
Trattiene a lungo l'acqua e si rivela molto fertile, ma attenzione a non confonderlo con un'altra varietà di terriccio che è la terra di bosco.
La terra di bosco viene utilizzata per le piante ornamentali a foglia verde e le sufrutticose (le piante perenni e legnose, con i rami erbacei che partono dalla base), sia da fogliame che da fiore. È una varietà costituita da un ampio strato minerale e una percentuale d'humus che non va oltre il 15%.
I rododendri vanno concimati con la terra di bosco, altra varietà di terriccio
Sempre la terra di bosco si usa per piante che richiedono poche volte di essere rinvasate, proprio perché le sue qualità si conservano a lungo.
La terra d'erica (detta anche di scopa o di brughiera) va bene per le piante calcifughe, essendo priva di calce. Esempi di tali piante sono i rododendri e le azalee.
Il terriccio di castagno ha una composizione esclusivamente organica, e si rivela adatto per quasi ogni genere di pianta. È un terriccio molto leggero e permeabile, l'ideale è conservarlo al coperto e in un'ambiente con sufficiente umidità.
Per le piante semi-epifite (che mettono radici successivamente) è molto indicato il terriccio di foglie, che deriva dalla decomposizione delle stesse (quelle degli alberi caduchi).
Il terricciato è un terriccio per piante che si ottiene dalla terra da giardino, la quale viene stratificata e privata della presenza di materiale inerte.
Ad essa si aggiunge del letame macero. La composizione è rispettivamente del 40% di terra contro il 60% di letame.
Il terricciato va bene sia per molte piante da fiore che molte a foglia verde
È ricco di sostanza organica, e si rivela inoltre molto soffice.
Di frequente si utilizza come componente aggiuntiva per formare il terreno complessivo. Va bene per le piante da fiore, e anche per diverse varietà di pianta a foglia verde.
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