Per i rivestimenti tessili di divani e poltrone, tendaggi, moquette, e letti, è preferibile utilizzare tessuti ignifughi in grado di ritardare l'innesco dell'accensione.
In arredamento si utilizzano molti tessuti: rivestimenti tessili di divani e poltrone, tendaggi, moquette, letti e materassi.
Essi sono caratterizzati da un alto rischio di infiammabilità.
È sufficiente la cenere di una sigaretta o un elettrodomestico in corto circuito perché si sviluppi un incendio.
E consigliabile, quindi, utilizzare dei tessuti ignifughi o flame-retardant, cioè in grado di ritardare l'innesco dell'accensione, dando il tempo necessario allo spegnimento o alla fuga.
Si tratta, per intenderci, di quei materiali che sono obbligatori per legge in locali come i cinema e gli alberghi ma che dovrebbero essere usati sempre anche in casa, vista la facilità con cui si verificano gli incidenti domestici.
Per riconoscerli bisogna imparare a leggere bene le etichette.
Le tende antifiamma sono contrassegnate dalla dicitura Classe 1, mentre per gli imbottiti si trova la dicitura Classe 1IM che indica la non infiammabilità non solo dei tessuti, ma anche dell'intera struttura che costituisce il mobile.
Infatti l'infiammabilità dipende non solo dal tipo di fibra, ma anche dal suo peso e struttura, nonché dai materiali a cui viene accostata.
Se si acquista un imbottito di Classe 1 IM si ha diritto a richiedere un certificato di omologazione.
Spesso si può trovare anche la sigla A.I.T.A.: Associazione Italiana Tessili Antifiamma.
Caratteristiche dei tessuti antifiamma
I tessuti antifiamma hanno aspetto e caratteristiche del tutto simili agli altri tessuti e un costo superiore non più del 20-30%.
Ne esistono di due tipi:
- Quelli che sono intrinsecamente ignifughi, cioè sono composti da materiali che non si incendiano (il più diffuso si chiama Trevira CS);
- Quelli che sono trattati superficialmente con sostanze che li rendono tali, ma che possono perdere questa caratteristica dopo un certo numero di lavaggi.
Questi tessuti sono sottoposti al LOI test, che misura la quantità di ossigeno necessaria affinché si sviluppi la combustione.
Una buona resistenza al fuoco deve avere un indice di almeno 25-26.
Per maggiori informazioni su articoli e prezzi contattare:Luciano Marcato