Tessitura delle pareti in mattoni

Determina l'aspetto di una muratura tradizionale e nasconde un profondo legame con l'assetto strutturale del muro.
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Mattoni pieni in laterizioIl mattone pieno in laterizio è un materiale ceramico la cui tradizione, nell'ambito dell'edilizia, vanta secoli di storia. Questa è caratterizzata dalla ricorrenza dell'aspetto formale, dovuto essenzialmente a dimensioni standard e a un colore che, pur variando dal giallo cupo al bruno intenso, rende sempre immediatamente riconoscibile l'elemento.

Il formato tradizionale 5,5×12×25 cm classificato dalla norma UNI 5628-65 è quasi in disuso, attualmente, nell'edilizia comune, abbandonato a favore di materiali dal contenuto tecnologico contemporaneo. Nell'ambito del restauro, però, l'utilizzo del mattone è ancora molto diffuso e spesso la produzione viene adattata alla specifica richiesta del cantiere, con un'attenta ponderazione, nella preparazione dell'impasto, delle percentuali di argilla e acqua nonché di tempi e modi della cottura.

Il fascino di una muratura in mattoni a vista non intonacata risiede soprattutto nella perfetta concatenazione degli elementi apprezzabili sulla superficie del paramento e determinata dalla loro apparecchiatura. Questo termine, che indica la struttura tridimensionale del muro, trova nella tessitura la sua controparte formale e cioè quello che, all'esterno, rimane visibile.

Mattoni disposti di testaAspetto e struttura sono poi legati tra loro dalla profondità del muro. Ottenere uno spessore a una testa con mattoni disposti a cortina (cioè con il lato lungo visibile) è ben diverso che studiare la disposizione degli elementi per una muratura a più teste. Testa, per inciso, è il modulo base di riferimento e definisce la larghezza del mattone; un muro a più teste avrà uno spessore pari allo stesso multiplo della larghezza del mattone.

Veniamo però allo specifico argomento di questo articolo: la tessitura. La classica a cortina di cui ho già detto e che è la più semplice ed economica da realizzare (perché risparmia sul numero dei giunti verticali) trova la sua controparte in quella di testa che è, invece, la meno economica e resistente. Qui il numero di giunti è altissimo e la scarsa sfalsatura verticale tra di essi, dovuta alla larghezza ridotta del mattone, non garantisce una buona coesione della muratura nel suo insieme.

Un buon numero di concatenazioni più complesse e ardite è stato poi sperimentato in varie epoche storiche. La tessitura fiamminga o olandese prevede ad esempio l'alternanza di una fila di mattoni tutti disposti di testa e di una fila con mattoni disposti alternativamente di fascia e di testa.

Mattoni a cortinaLa seconda fila, invece, costituisce il modulo base ripetuto a tutta altezza della tessitura gotica o polacca. In entrambe gioca sempre un ruolo fondamentale lo slittamento degli elementi rispetto ad un asse verticale, che garantisce una buona ripartizione dei carichi e, di conseguenza, una buona resistenza del muro.

Utilizzando il mattone unicamente come materiale da rivestimento è infine possibile disporre gli elementi in foglio, con la parte superiore messa di prospetto.

Per la definizione dell'aspetto formale di una muratura, ci sarebbe poi tutta le questione dei giunti. Ma questa è un'altra storia.

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