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Il sistema di riscaldamento a pavimento opera per irraggiamento utilizzando l'acqua circolante in una rete di tubi annegati nel massetto, in questo modo si ottiene una ripartizione del calore uniforme su tutta la superficie radiante, fornendo benessere alle persone e all'ambiente.
La resa termica di questo sistema è di circa 40-50 W/m2, con una temperatura superficiale che si aggira intorno ai 24-25°C.
Prima della posa del pavimento radiante devono già essere state montate porte e finestre e devono essere terminati gli impianti elettrico e idraulico.
Deve essere sufficientemente asciutto per permettere la posa dello strato di ripartizione del carico, la superficie deve essere piana, non vi devono essere rilievi localizzati dovuti a tubi o sporgenze che possano determinare delle discontinuità nello spessore dell'isolante. Se ciò dovesse accadere su questi verrà disposto uno strato di livellamento realizzato con materiali sabbiosi naturali o macinati sciolti.
Di solito su solette grezze risultano idonei massetti fluidi anidritici o massetti a presa rapida. Dovranno essere rispettate le indicazioni del produttore riguardo i tempi di presa, umidità residua nei vari strati di compensazione, e alle modalità di stendimento dei fondi aderenti alla soletta grezza.
Questi strati devono presentare una resistenza termica minima in funzione delle condizioni termiche sottostanti la struttura di riscaldamento a pavimento.
Quando s'istalla lo strato isolante, i pannelli devono essere uniti saldamente tra loro. Se ci sono più strati isolati devono essere sfalsati o posizionati in modo tale che i giunti tra i pannelli di uno strato non siano allineati con lo strato successivo.
Deve essere posata prima della posa dello strato di supporto. È una striscia di dilatazione perimetrale (giunto d'angolo) lungo i muri e gli altri componenti edilizi che deve essere saldamente fissata ed ha le seguenti funzioni: funge da separatore acustico, assorbe le dilatazioni termiche dello strato di ripartizione del carico e funge da isolante termico tra lo strato di ripartizione del carico e gli elementi freddi della struttura (muri). Inoltre deve ergersi dalla base di supporto fino alla superficie del pavimento finito e permettere un gioco dello strato di supporto di almeno 5 mm.
Non è altro che una pellicola di polietilene di 0,15 mm di spessore che deve essere disposta prima dello strato di supporto. Importante che questa sia capovolta sopra il bordo superiore della striscia perimetrale.
Necessaria per ridurre le dispersioni di calore verso il basso. Questa viene collocata sul sottofondo ed è realizzata mediante pannelli isolanti, lisci o pre-sagomati, nei quali si fissano i tubi di riscaldamento.
I tubi devono essere posizionati almeno a 50 mm dalle strutture verticali, e a 200mm dalle canne fumarie, da caminetti aperti e da trombe di ascensore.
I tubi e i relativi sistemi di ancoraggio devono assicurare che le rispettive posizioni orizzontali e verticali siano rispettate. Infatti lo scarto verticale non deve superare i 5mm in ogni punto, mentre quello orizzontale non deve essere maggiore di 10mm. Queste condizioni non valgono nei punti di curvatura delle tubazioni.
Non è altro che il massetto che costituisce uno dei componenti principali di questo sistema, quindi dovrà rispondere ai seguenti requisiti: adeguata aderenza ai tubi, per assicurare una buona trasmissione del calore; valori di resistenza meccanica conformi con la normativa; resistenza fino a 60°C in corrispondenza delle tubazioni.
Le tipologie possono essere svariate, c'è quella che prevede i tubi annegati o disposti sotto strato di supporto oppure quella che prevede l'impianto annegato in uno strato livellante il cui spessore deve essere di 20mm maggiore del diametro degli elementi riscaldanti. Inoltre lo spessore sopra i tubi deve essere almeno 30 mm.
Prima della posa dello strato di supporto, i circuiti di riscaldamento devono essere sottoposti al controllo di tenuta con prova di pressione con acqua a due volte la pressione di esercizio dell'impianto con un minimo di 6 bar.
- Il pavimento è anche corpo riscaldante; in questo modo la normale pulizia dei pavimenti comporta anche la pulizia dei corpi scaldanti.
- I nidi di polvere sono del tutto esclusi poiché la bassa differenza di temperatura tra pavimento e ambiente, in media 4°C, riduce il sollevamento della polvere e quindi anche la diffusione di agenti allergogeni.
È stato poi dimostrato che i sistemi di riscaldamento a pavimento riducono la presenza dell'acaro della polvere domestica, poiché con questo sistema gli viene sottratto il suo elemento vitale, l'umidità.
- Dal punto di vista medico, la distribuzione uniforme del calore tramite l'intera superficie del pavimento ha un effetto protettivo contro le malattie da raffreddamento.
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