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Per eliminare l’umidità di risalita dai muri in modo efficace e duraturo, è fondamentale intervenire alla radice del problema, bloccando la risalita capillare dell’acqua dal terreno.
Umidità di risalita - Foto Aquapol
Tra le soluzioni più adottate ci sono le barriere chimiche, l’utilizzo di intonaci deumidificanti traspiranti e in alternativa, dispositivi non invasivi basati su tecnologie fisiche, come quella impiegata da Aquapol.
Prima di qualsiasi intervento, è però essenziale effettuare una diagnosi tecnica accurata per valutare la quantità di umidità e la presenza di sali minerali nella muratura.
Solo così si potrà scegliere il metodo più adatto e garantire la deumidificazione progressiva e stabile dei muri.
L’umidità di risalita è un fenomeno causato principalmente dalla mancanza o dal deterioramento dell’impermeabilizzazione orizzontale alla base dei muri.
Danni da umidità di risalita - Foto Aquapol
Nei vecchi edifici, spesso questa barriera non era prevista o, se presente, può essersi degradata nel tempo, lasciando i mattoni e la malta esposti all’assorbimento dell’acqua dal terreno. L’umidità risale per capillarità, sfruttando la naturale porosità dei materiali da costruzione.
Anche la mancanza di un’adeguata impermeabilizzazione verticale, come nelle pareti a diretto contatto con il terreno (cantine o piani interrati), può favorire infiltrazioni laterali che aggravano il problema. Altri fattori che contribuiscono sono un cattivo drenaggio esterno, la presenza di falde acquifere superficiali o il mancato isolamento della pavimentazione.
Prima di spiegare come eliminare l’umidità di risalita dai muri, è fondamentale comprenderne le cause.
Questo fenomeno colpisce soprattutto le abitazioni prive di adeguate barriere impermeabili nelle fondazioni.
Danni da umidità di risalita - Foto Aquapol
L’acqua presente nel terreno risale per capillarità lungo i materiali porosi della muratura, causando danni estetici, degrado strutturale e problemi alla salubrità dell’aria.
Le pareti diventano fragili, si formano muffe e l’intonaco si sfalda.
Intervenire senza un’adeguata diagnosi può portare a soluzioni inefficaci o temporanee.
Per questo motivo, è essenziale capire se si tratta effettivamente di umidità di risalita o se vi siano concause come infiltrazioni laterali o condensa.
I segnali dell’umidità di risalita sono spesso ben riconoscibili e rappresentano il primo campanello d’allarme. Le efflorescenze saline, tra i sintomi più frequenti, si manifestano come depositi bianchi e polverosi sulla superficie dei muri: sono causate dai sali presenti nell’acqua che risale attraverso i materiali porosi.
Muro interno rovinato dall'umidità - Foto Aquapol
Lo scrostamento dell’intonaco è un altro segnale evidente, dovuto alla perdita di coesione tra l’intonaco e la muratura per effetto dell’umidità costante.
A ciò si aggiungono le tipiche macchie scure o giallastre che compaiono soprattutto nella parte bassa delle pareti interne, spesso accompagnate da un odore sgradevole di muffa. Ignorare questi segnali può portare al deterioramento dei materiali, alla diffusione di muffe e a un peggioramento della qualità dell’aria all’interno degli ambienti.
I segnali dell’umidità di risalita sono quindi, piuttosto riconoscibili.
Tra i più comuni troviamo:
• macchie umide alla base dei muri, solitamente entro il primo metro d’altezza;
• distacco dell’intonaco e presenza di polveri bianche (efflorescenze saline);
• odore stagnante e/o di muffa;
• macchie su muro di color scuro o giallastre.
Individuare questi sintomi è il primo passo per affrontare il problema in modo efficace.
Per fare più chiarezza ecco i metodi a confronto con i relativi vantaggi e svantaggi.
Metodo | Invasività | Durata | Costo | Vantaggi | Svantaggi |
Aquapol | Nessuna | Lungo termine | Medio | Non invasivo, ecologico, senza manutenzione. Risultati visibili in alcuni mesi | Efficacia oggetto di dibattito in ambito scientifico |
Barriera chimica | Media | Medio termine | Medio | Applicabile a vari tipi di muratura | Efficacia variabile su muri molto porosi |
Taglio meccanico | Alta | Lungo termine | Alto | Soluzione definitiva | Intervento invasivo e costoso |
Intonaci deumidificanti | Bassa | Breve termine | Basso | Migliorano l'estetica temporaneamente | Non eliminano la causa dell'umidità |
Elettrosmosi attiva | Bassa | Medio termine | Medio | Non invasiva | Necessita di alimentazione elettrica |
Tra le soluzioni innovative contro l’umidità di risalita, l’elettrosmosi attiva rappresenta una delle tecniche più efficaci: attraverso l’applicazione di una debole corrente elettrica alle pareti, si inverte la polarità delle molecole d’acqua, spingendole verso il basso.
Un’altra tecnica moderna è l’elettrofisica wireless, che sfrutta campi elettromagnetici per interrompere il processo di risalita capillare, senza necessità di opere murarie invasive.
Umidità nei muri esterni di un palazzo - Foto Aquapol
Esistono poi barriere chimiche di nuova generazione, basate su creme o gel idrofobizzanti iniettati nella muratura, che formano una barriera impermeabile all’umidità. Alcuni dispositivi, infine, si basano sull’inversione di polarità naturale, funzionando senza alimentazione elettrica.
Queste soluzioni possono essere molto efficaci, ma la loro riuscita dipende da condizioni specifiche dell’edificio: per questo è fondamentale che un tecnico qualificato esegua un sopralluogo accurato, così da verificare se il metodo scelto è davvero adatto a risolvere il problema in modo definitivo.
Le soluzioni per eliminare l’umidità di risalita devono essere calibrate in base alla gravità del problema.
In presenza di umidità moderata e bassa concentrazione di sali, è possibile intervenire con intonaci traspiranti e compatibili, che favoriscono l’evaporazione dell’acqua residua senza bloccarla all’interno della muratura.
In queste situazioni esistono alcuni dispositivi che rappresentano un validi supporti: accelerano l’asciugatura e prevengono il ritorno dell’umidità nel tempo, assicurando un risultato duraturo.
Foratura della parete per prelevare campione di muro - Foto Aquapol
Quando invece la muratura contiene una quantità elevata di sali minerali, il rischio principale è la cristallizzazione, che danneggia l’intonaco anche dopo la rimozione dell’umidità.
In questi casi è fondamentale utilizzare intonaci deumidificanti e trattamenti specifici per abbattere la presenza di sali.
Ogni edificio ha caratteristiche diverse, per questo un’analisi tecnica preliminare è indispensabile.
Valutare il contenuto d’acqua e la tipologia di sali presenti nelle murature permette di scegliere la strategia più adatta, evitando soluzioni inefficaci o costose.
Aquapol West Europe, azienda specializzata nei trattamenti contro l’umidità di risalita, effettua diagnosi personalizzate che aiutano a individuare la causa del problema e a definire l’intervento più efficace, garantendo risultati duraturi e rispettosi della struttura esistente.
Per risolvere in modo definitivo l’umidità di risalita, negli ultimi decenni si è diffusa una tecnologia non invasiva basata sull’utilizzo di un dispositivo che sfrutta l’energia naturale presente nell’ambiente.
Muro interno prima di un intervento - Foto Aquapol
Si tratta di un sistema che, una volta installato a soffitto, genera un campo gravo-magnetico in grado di invertire il movimento capillare dell’acqua, spingendola verso il basso e favorendo così la deumidificazione naturale delle murature.
Questo metodo non richiede elettricità né opere murarie invasive, non genera campi elettromagnetici e non necessita di manutenzione.
La durata stimata del dispositivo supera i 50 anni, mentre il processo di asciugatura viene monitorato periodicamente attraverso misurazioni tecniche.
Muro interno dopo l'installazione del dispositivo Aquapol
Una delle aziende che impiega questa tecnologia è la già citata Aquapol, che ha all’attivo decine di migliaia di installazioni.
Il dispositivo viene posizionato in poche ore e l’efficacia è verificabile già dopo i primi giorni tramite strumenti di misurazione specifici. Nelle due foto precedenti si nota la sostanziale differenza del medesimo ambiente dopo pochi mesi dall'installazione del dispositivo.
Il principio fisico alla base è oggetto di brevetto europeo e garantisce un’azione stabile e continua nel tempo.
La particolarità di questo approccio sta nella possibilità di misurare scientificamente i risultati.
A differenza di metodi visivi come la termocamera, che non quantifica con precisione l’umidità interna, Aquapol West Europe adotta il metodo ponderale: consiste nell’estrazione di materiale dalla muratura tramite carotaggio e nella successiva pesatura della “farina” ottenuta, per determinare esattamente la quantità d’acqua presente.
Questo consente confronti affidabili nel tempo, effettuati con cadenza regolare da tecnici specializzati.
Fase di diagnostica - Foto Aquapol
In caso di riscontri positivi, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, il dispositivo rimane in sede. Diversamente, l’azienda offre la possibilità di noleggio con formula soddisfatti o rimborsati.
La metodologia permette anche di escludere o trattare eventuali concause, come infiltrazioni o condensa, grazie a una consulenza tecnica iniziale inclusa.
L’obiettivo, in ogni caso, è restituire pareti asciutte e ambienti salubri, senza demolizioni né soluzioni chimiche.
L’umidità di risalita capillare rappresenta una delle forme più insidiose di degrado edilizio.
Quando non viene trattata per tempo, può risalire rapidamente attraverso i materiali da costruzione porosi come mattoni, malta e intonaco, compromettendone in modo progressivo la struttura.
In alto il dispositivo Aquapol contro l'umidità
I danni iniziano spesso come semplici aloni o scrostature, ma col tempo diventano più gravi: distacco degli intonaci, perdita di coesione delle malte, corrosione degli elementi metallici eventualmente presenti nelle pareti e riduzione dell’isolamento termico dell’edificio.
Dopo un anno dall'installazione il muro risulta perfettamente asciutto - Foto Aquapol
Tutto ciò comporta ambienti più freddi, dispendiosi da riscaldare e soggetti alla formazione di muffe, soprattutto nei mesi invernali.
La presenza costante di muri freddi e umidi aumenta il tasso di umidità interna, peggiora la qualità dell’aria e contribuisce a problemi respiratori o infiammatori.
La muffa, infatti, prolifera facilmente in queste condizioni, alimentata dalla condensa che si forma sulla superficie muraria.
Alcune tecnologie moderne, come quella impiegata da Aquapol, intervengono direttamente sulla causa del problema, riducendo gradualmente l’umidità all’interno della muratura e migliorando il comfort abitativo.
I primi segnali visibili dell’umidità di risalita sono legati all’estetica degli ambienti: si formano aloni, macchie scure e zone umide lungo la base delle pareti.
Con il tempo, l’umidità causa il rigonfiamento o il distacco della pittura, lo sfaldamento degli intonaci e la comparsa di efflorescenze saline, ovvero depositi bianchi dovuti ai sali minerali.
Danni estetici causati dall'umidità di risalita - Foto Aquapol
In condizioni favorevoli, può svilupparsi anche la muffa, peggiorando l’aspetto delle superfici.
Oltre a compromettere l’estetica, questi segni indicano un deterioramento più profondo che richiede un intervento tempestivo per evitare danni strutturali.
L’umidità nei muri influisce negativamente sulla qualità dell’aria e di conseguenza, sulla salute degli occupanti.
Ambienti umidi e freddi favoriscono la proliferazione di muffe e batteri, responsabili di disturbi respiratori come raffreddori frequenti, sinusiti, mal di gola e, nei soggetti più sensibili, aggravamenti di allergie e asma.
Anche dolori articolari, reumatismi e malesseri generali possono essere associati alla permanenza prolungata in locali con umidità eccessiva.
È quindi fondamentale risolvere il problema alla radice per garantire un ambiente salubre e vivibile, soprattutto durante i mesi invernali.
L’umidità di risalita ha un impatto diretto anche sulle spese domestiche.
I muri umidi riducono l’efficienza dell’isolamento termico, rendendo più difficile mantenere il calore in casa e aumentando i costi di riscaldamento.
Efflorescenza da umidità di risalita - Foto Aquapol
A questo si aggiungono le spese per deumidificatori, prodotti antimuffa e continui interventi di manutenzione su intonaci, pitture, pavimenti o rivestimenti danneggiati.
I mobili a contatto con le pareti umide, la tappezzeria e gli arredi in legno rischiano di deteriorarsi nel tempo.
In alcuni casi, l’umidità può rendere inagibili interi locali, limitando l’uso funzionale degli spazi abitativi.
I danni provocati dall’umidità di risalita non si fermano alla superficie. I sali minerali disciolti nell’acqua risalgono all’interno delle murature e una volta evaporata l’umidità, cristallizzano nella cosiddetta “zona di bagnasciuga”, espandendosi fino a dodici volte il proprio volume.
L'umidità di risalita può provocare anche seri danni strutturali - Foto Aquapol
Questa pressione interna danneggia la muratura, causando distacchi di intonaco, erosioni e, col tempo, un indebolimento strutturale.
Se trascurato, il fenomeno può compromettere la stabilità delle pareti portanti, con conseguenze serie per l’integrità dell’edificio. Intervenire tempestivamente è essenziale per evitare costosi lavori di consolidamento o ricostruzione.
Tra le aziende specializzate nella risoluzione dell’umidità di risalita, Aquapol West Europe si distingue per aver introdotto nel 1985 una tecnologia innovativa ideata dall’ingegnere Wilhelm Mohorn.
Il sistema si basa su un dispositivo passivo che utilizza specifiche frequenze fisiche per contrastare la risalita capillare dell’umidità nei materiali edili, favorendo la naturale asciugatura delle murature.
Il dispositivo, privo di alimentazione elettrica, è stato installato con successo in decine di migliaia di edifici in tutto il mondo. Aquapol opera con personale tecnico qualificato e si occupa esclusivamente di casi di umidità di risalita, offrendo soluzioni ecologiche, non invasive e testate nel tempo.
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