Tari 2020: la tassa sui rifiuti è stata rinviata
L'emergenza Coronavirus continua. Se, per fortuna, è il fase calante sotto il profilo sanitario, è ancora importante e lontano da una risoluzione immediata per quanto concerne le finanze degli italiani. L'economia annaspa in moltissimi settori e le famiglie, anche con il supporto degli aiuti statali, non riescono a rientrare a pieno regime. Così, se non c'è stato nulla da fare con l'IMU, altre scadenze fiscali sono state rinviate per dare un po' di respiro alle tasche degli italiani. È il caso della TARI, la tassa sui rifiuti.
La prima città ad aver rimodulato il calendario degli acconti e dei saldi TARI è stata Milano, già in pieno lockdown, con l'ordinanza sindacale dell'11 marzo.
A Napoli la Tassa sui rifiuti si pagherà a ombrelloni chiusi. Arriva, infatti, la proroga di tre mesi già annunciata dal sindaco De Magistris, che fa slittare il pagamento della TARI da giugno a settembre-ottobre 2020.

Anche Firenze, Venezia, Palermo, sono in fase di rimodulazione delle scadenze; altri Comuni come Bari o Catania si dicono pronti a farlo.
E ancora, altre città come Torino e Pescara, hanno disposto una differenziazione tra utenze domestiche e no, con una doppia corsia di date.
A Genova è possibile pagare la TARI in unica soluzione entro il 15 novembre.
A Caltanissetta la proroga della Tari per le utenze domestiche riguarda solo i soggetti in possesso dei requisiti per l'ammissione al bonus sociale e le utenze di attività commerciali sospese durante la fase 1.
Il Comune di Bologna fa di più e prevede anche una riduzione della TARI del 25, 40 o 50%, a seconda dei casi, per le utenze non domestiche. Parliamo di aziende, negozi, botteghe artigiane, associazioni culturali e circoli sportivi fortemente penalizzati dall'emergenza covid-19.