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Gli open space sono ambienti ampi e aperti, privi (o quasi) di pareti divisorie interne, progettati per unire più funzioni in un unico spazio.
In casa, indica uno spazio unico che unisce ad esempio: cucina con soggiorno e sala da pranzo con living.
Le caratteristiche, sono: gli ambienti più luminosi, la sensazione di maggiore ampiezza e gli spazi flessibili e moderni.
Per delimitare la zona soggiorno open space, senza usare barriere (muri, pareti o divisori fissi) puoi lavorare su elementi visivi, arredi e luce, mantenendo lo spazio aperto ma ben leggibile.
Prendiamo come esempio, il divano come confine.
La prima cosa da fare è quella di posizionare il divano “di spalle” verso la zona pranzo o la cucina, ancora meglio se si tratta di un divano angolare o con chaise longue definisce chiaramente l'area relax.
In alternativa, è possibile usare dei tappeti per “disegnare” lo spazio.
Un tappeto grande sotto divano e poltrone, ancora meglio se più grande del divano, per includere tutto il living.
Ha i potere di delimita visivamente senza occupare spazio.
Tappeti e passatoie funzionano così bene negli open space perché delimitano senza chiudere.
Creano confini visivi e funzionali, non fisici, “disegnano” lo spazio sul pavimento.
Ecco perché sono così efficaci: la loro prima caratteristica è quella di creare confini visivi immediati.
Tappeti e passatoie per open space - IStock
Un tappeto serve anche a unire gli arredi: collega divano, poltrone e tavolino, rende il soggiorno un insieme coerente e evita l'effetto disordinato.
Inoltre, i tappeti introducono colore e identità, per cui definiscono uno stile, creano contrasto o armonia e caratterizzano una zona senza appesantire.
Le loro caratteristiche non sono finite: migliorano comfort e acustica, infatti riducono eco e riverbero, rendono l'ambiente più caldo e accogliente e migliorano la percezione del comfort.
Tappeti per la cucina- IStock
Sono flessibili e reversibili e a differenza delle barriere: si spostano, si cambiano facilmente e seguono l'evoluzione della casa.
Sistemare bene una passatoia in cucina è importante sia per l'estetica sia per la funzionalità.
Circa la posizione, essa va messa nelle zone di lavoro e di passaggio, non al centro a caso.
Caratteristiche di una passatoia da cucina- IStock
E anche importante che abbia delle dimensioni corrette.
Per cui: larghezza di circa 55–70 cm, lunghezza proporzionata ai mobili, meglio continua che spezzata.
Per quello che concerne l'allineamento, il consiglio è di tenerla parallela ai mobili e in cucina, usare due passatoie coordinate, oppure una sola lungo il lato principale.
Anche i materiali sono importanti, per cui è bene sceglierli lavabili e antiscivolo: cotone lavabile, vinile o PVC, fibre sintetiche tecniche e retro antiscivolo.
E' bene che abbia un fondo antiscivolo obbligatorio, nessun bordo arrotolato e lo spessore basso per evitare inciampi.
Scegliere il tappeto per la casa- Tappeti.it
Tra le aziende che vengono tappeti, e a cui potere fare riferimento, troviamo: Tappeti.it e Il Professore dello Zerbino.
Scegliere le giuste dimensioni di tappeti e passatoie in un open space è fondamentale: se sono troppo piccoli “spariscono”, se sono troppo grandi confondono gli spazi.
Il tappeto per la zona soggiorno ha la funzione di creare un'isola relax ben definita.
Le dimensioni corrette sono quelle che permettono al tappeto di abbracciare i mobili.
Almeno le gambe anteriori di divano e poltrone devono stare sopra.
La cosa migliore è che il tappeto sia più largo del divano di 20–30 cm.
Il tappeto sotto il tavolo da pranzo ha la funzione di definire la zona pranzo senza intralciare le sedie.
Le dimensioni corrette sono 60–70 cm per lato rispetto al tavolo, con el sedie che devono restare sul tappeto anche quando sono spostate.
Manutenzione dei tappeti, cosa occorre fare- Il Professore dello Zerbino
Passatoie per la cucina, hanno invece la funzione di accompagnare il lavoro e il passaggio.
Per cui le dimensioni corrette sono: larghezza 55–70 cm, lunghezza secondo lo sviluppo dei mobili, ma lasciando 5–10 cm di pavimento visibile ai lati.
Meglio una passatoia lunga e continua che più pezzi piccoli.
La manutenzione di passatoie e tappeti in un open space è fondamentale perché sono molto vissuti e collegano più funzioni (cucina, pranzo, soggiorno).
Con le scelte giuste e poche regole, restano belli a lungo.
Come prima cosa, non bisogna mai dimenticare la pulizia quotidiana.
È il caso di passare l'aspirapolvere 2–3 volte a settimana su tutti i tappeti, ogni giorno in cucina o zone di passaggio.
Ricordandosi di usare bocchette adatte per non sollevare i bordi.
Forse in pochi lo sanno, ma la polvere rovina le fibre prima dello sporco visibile.
Quando parliamo di macchie, è sempre bene intervenire subito.
Per cui, tamponare, ma non strofinare, usare acqua tiepida con detergente neutro e provare sempre su un angolo nascosto.
Per la zona cucina, è sempre meglio usare dei tappeti lavabili in lavatrice o vinile.
In un open space, il tappeto deve essere bello ma pratico: se richiede troppe attenzioni, non è quello giusto.
Negli open space passatoie e tappeti non sono solo decorativi: hanno un ruolo acustico fondamentale.
Ecco perché funzionano così bene nel migliorare il comfort sonoro.
Tanto per cominciare, assorbono meglio il rumore.
Gli open space hanno superfici dure (pavimenti, pareti, vetri) che riflettono il suono.
Riducono l'eco e smorzano i rumori di fondo ottenendo così un ambiente più silenzioso e rilassante.
Riescono anche ad attenuare i rumori di calpestio, per cui: passi, sedie che si spostano e oggetti che cadono.
I materiali giusti per i tappeti di un open space- IStock
Sono particolarmente utili tra cucina, pranzo e soggiorno, dove i movimenti sono continui.
Sono anche in grado di spezzare la propagazione del suono.
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