Superbonus e cessione del credito: le possibili ipotesi in esame
Il Governo è al lavoro per trovare possibili soluzioni allo stop alla cessione dei crediti legati al Superbonus e ai vari bonus edilizi. La notizia delllo scorso 17 febbraio ha infatti subito sollevato polemiche e malcontenti.
Altra questione urgente è anche quella relativa allo sblocco di 19 miliardi di euro nei cassetti fiscali che le imprese non riescono a farsi liquidare dal sistema creditizio.
Il Governo si è detto pronto a risolvere questi problemi, attraverso appositi incontri a Palazzo Chigi con banche e imprese.
A discutere sono infatti il Ministro Giorgetti con Cdp, Abi, Sace e Agenzia delle Entrate. Le associazioni di categoria sono rappresentate da una corposa delegazione guidata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, e dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
La delegazione di Governo ha reso nota la ferma volontà di:
trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito nel rispetto delle norme
Segnale apprezzato dalle associazioni presenti. La Presidente di Ance, Federica Brancaccio afferma di attendere risposte rapidissime, perché non c'è più tempo.
Richiesta che trova riscontro nelle parole di Giorgetti, il quale ritiene urgente risolvere la questione dei cosiddetti crediti incagliati che, ad oggi, ammontano a 19 miliardi di euro.
Per quanto poi concerne lo stop totale alla cessione dei crediti, l'esecutivo ha fondamentalmente proposto 2 soluzioni.
Da una parte, l'uso degli F24 (compensazione con le tasse) per estendere i margini d'intervento delle banche nell'acquistare i crediti di imposta.
Dall'altra parte, la conferma del meccanismo di cessione del credito per i lavori edili correlati agli interventi post sisma e a carico di famiglie con reddito basso.
Al momento, i rappresentanti di categoria si mostrano soddisfatti di fronte l'apertura dimostrata e la consapevolezza sul fatto che sia necessario sbloccare i crediti pregressi.
Cristian Camisa, Presidente di Confapi, avanza anche il suggerimento di attivare un prestito ponte con la cessione dei crediti da parte di Enel ed Eni.