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Erano state annunciate a più riprese, e alla fine, importanti modifiche al Superbonus 110 sono state approvate e inserite nella nuova Legge di Bilancio per il 2022.
Tali ritocchi alla detrazione 110 erano stati annunciati dal premier Draghi all'indomani dell'invio del Piano nazionale di resistenza e resilienza (PNRR), trasmesso a Bruxelles lo scorso 30 aprile.
In extremis, il progetto di riforma al decreto 110, inserito nelle ultime bozze del PNRR, è stato espunto.
Segnale questo dell'intenzione del Governo di eliminare tale misura agevolativa o, quanto meno, di prevedere pro futuro una progressiva riduzione della aliquota detraibile.
Il primo aspetto sul quale la Legge di Bilancio 2022 ha inciso particolarmente riguarda il nuovo orizzonte temporale entro il quale usufruire del bonus edilizia 110.
La Manovra ha previsto diverse proroghe più o meno ampie, in dipendenza del soggetto beneficiario che vi accede.
In altri più specifici termini, è oggi previsto un calendario con scadenze precise.
Ravvicinata è la scadenza per unità autonome (villini).
Per le persone fisiche che effettuano interventi agevolabili con bonus 110 su tali unità abitative, la detrazione fiscale potrà essere fruita esclusivamente per tutte le spese documentate e sostenute nel corso del 2022.
Ciò, tuttavia, a condizione che entro il 30 giugno 2022 siano effettuati interventi per almeno il 30% dei lavori complessivi.
Dal prossimo anno (salvo ulteriori proroghe), i proprietari di unità autonome non potranno più beneficiare dell'agevolazione fiscale prevista e regolamentata dal decreto bonus 110, con la conseguenza che per ristrutturare la propria abitazione potranno usufruire esclusivamente degli altri benefici previsti per il comparto casa.
Nata come agevolazione fiscale in primis a favore dei condomini, il nuovo superbonus 110 si conferma tale.
La proroga più estesa, seppur con riduzione graduale della aliquota detraibile, è stata infatti prevista per gli interventi effettuati su edifici condominiali.
Nei prossimi anni, infatti, il bonus 110 diventerà un bonus casa 110, usufruibile esclusivamente dai condomini o dagli edifici composti da due a quattro unità, ancorché posseduti dal medesimo proprietario.
A oggi infatti, il 2025 segna la data ultima per accedere all'agevolazione fiscale del 110.
Come rilevato, l'abrogazione della normativa in materia di superbonus 110 e dunque la cancellazione del beneficio per i condomini sarà graduale, ovverosia a partire dal prossimo biennio, le percentuali detraibili subiranno una netta riduzione.
In base al nuovo calendario:
Per ulteriormente incentivare la ricostruzione di edifici colpiti dai recenti eventi calamitosi, sono state previste altre condizioni.
Per i Comuni che hanno dichiarato lo stato di emergenza dal 1 aprile 2019 in poi, è prevista la detrazione 110 per cento per tutte le spese documentate e sostenute fino al 31 dicembre 2025.
In altri termini, per gli interventi c.d. sisma bonus 110 per la messa in sicurezza antisismica la quota 110 è confermata per i prossimi quattro anni.
Altra importante novità riguarda la proroga anche per gli interventi trainati.
Nelle prime bozze circolate della legge di Bilancio, il Governo aveva optato per una diversa soluzione, in termini di efficacia temporale delle modifiche al decreto superbonus 110.
Nello specifico, i lavori trainati (fotovoltaico, colonnine di ricarica e interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche) non erano stati compresi nel novero dei lavori per i quali era previsto il prolungamento della detrazione fiscale del bonus 110.
Tale disallineamento aveva comportato una serie di difficoltà soprattutto in contesti condominiali, ove i lavori, stante le dimensioni e le possibili complicazioni anche in termini di tempistiche per procedere con una certa speditezza all'assunzione delle delibere, aveva creato evidenti problemi applicativi.
Gli ultimi interventi normativi hanno inciso anche sulla normativa afferente le modalità alternative di fruizione del beneficio fiscale del superbonus 110% (cessione del credito e sconto in fattura).
La possibilità di optare, in luogo della detrazione diretta, in favore della cessione del credito a esempio, è stata prorogata fino al 2025 per il Superbonus.
Per tutti gli altri bonus casa (a titolo esemplificativo, Bonus ristrutturazioni 50%, Ecobonus semplice 65%, Sismabonus semplice dal 50% al 85%) la possibilità di scegliere di cedere il credito è limitata sino al 2024.
Altre condizioni sono previste per il bonus facciate per il quale, già da questo anno, la percentuale detraibile scende al 60%.
Per tale agevolazione fiscale è possibile optare per le modalità alternative di fruizione del beneficio fiscale solo fino alla fine del 2022, in coerenza con il dichiarato intento dell'attuale Governo di limitare il periodo di vigenza della norma agevolativa, relativa a tale bonus fiscale.
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