Il Comitato di monitoraggio del settore edile, istituito il 15 aprile, ha iniziato i controlli per individuare chi ha usufruito del Superbonus in maniera indebita
Superbonus 110: al via i controlli per individuare eventuali frodi
Il Superbonus, come ormai ben si sa, è un'importante agevolazione fiscale che riguarda le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica eseguiti su parti comuni di edifici, unità immobiliari funzionalmente indipendenti e su singole unità immobiliari. Tra i lavori ammessi, ricordiamo gli interventi di riqualificazione energetica e l'installazione di impianti solari fotovoltaici.
I bonus edilizi sono uno strumento utile per promuovere il risparmio energetico e la tutela ambientale ed anche per rilanciare il settore dell'edilizia.
Purtroppo, però, in questi mesi, sono emersi parecchi punti deboli che hanno reso necessaria l'introduzione di varie modifiche normative. In primis, le cessioni dei crediti e gli sconti in fattura hanno generato frodi per miliardi di euro causate dalla diffusione di crediti d'imposta inesistenti.
Proprio per questo motivo, lo scorso 15 aprile, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con apposito decreto, ha costituito il Comitato di monitoraggio del settore edile, che prevede un sistema di verifica circa la congruità, o meno, della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili pubblici e privati.
Scopo principale è quello di scovare eventuali frodi, individuando quindi quei soggetti che hanno usufruito dei bonus edilizi in maniera indebita.
I primi controlli riguarderanno i cantieri partiti negli ultimi mesi del 2021. Le ispezioni del nuovo Comitato andranno ad integrarsi col lavoro già avviato dall'Agenzia delle Entrate. Quest'ultima, infatti, oltre alle verifiche documentali relative alla sussistenza dei presupposti per poter accedere al Superbonus 110%, detiene anche la facoltà di effettuare controlli entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi tramite la quale si è fruito della detrazione.
Qualora emergesse che il beneficiario dell'agevolazione non dispone - o dispone solo parzialmente - dei requisiti necessari per l'ottenimento del bonus, il Fisco chiederà la restituzione dell'importo erogato maggiorato dei relativi interessi maturati.
La decadenza del beneficio viene applica soltanto all'intervento oggetto di irregolarità o di omissione. Fornitori e cessionari rispondono solamente per l'eventuale utilizzo irregolare del credito d'imposta.