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22 Ottobre 2017 ore 10:20 - NEWS Impianti di riscaldamento |
La scelta della tipologia di impianto per il riscaldamento della nostra abitazione è più che variegata: la classica caldaia con gli elementi scaldanti, in ghisa o alluminio, oppure il più moderno impianto a pavimento, etc.
La presenza di un camino, poi, oltre ad arredare, contribuisce a diffondere calore negli ambienti.
Queste sono solo alcune delle possibilità che è possibile adottare, nonché mixare tra loro.
Negli ultimi decenni, però, si presta molta attenzione alle tematiche ambientali e al risparmio energetico, che si traducono in una minore emissione di gas nocivi in atmosfera ed in un sensibile abbattimento dei costi in bolletta.
Alla luce di quanto esposto, l'adozione di stufe a biomasse, tra cui anche il pellet, rappresenta la scelta ottimale per un riscaldamento efficiente e rispettoso dell'ambiente.
Le stufe a pellet, come sopra accennato, funzionano come le classiche stufe a legna ma con un combustibile differente, il pellet, ossia scarti di segatura essiccati e lavorati sottoforma di piccoli cilindri venduti in sacchi. Sono, quindi, di facile reperimento e sono soprattutto comodi da acquistare, trasportare e da conservare.
A seconda della materia prima impiegata si avrà una durata e una efficienza variabile; il risultato della combustione, a differenza della legna che ne produce molti, sono pochi residui di cenere da eliminare a seconda della frequenza nell'utilizzo.
A livello impiantistico la stufa a pellet ha bisogno del collegamento alla rete elettrica e di una canna fumaria per l'espulsione dei fumi; le più moderne stufe si presentano senza canna fumaria ma hanno comunque bisogno di un tubo collegato all'esterno per l'evacuazione.
Pertanto, nell'atto della scelta, è opportuno rivolgersi a un tecnico specializzato che valuterà la fattibilità dell'intervento e quindi la localizzazione dell'impianto.
Infatti, il suo posizionamento deve essere studiato in modo da consentire l'installazione del tubo di esalazione e soprattutto in luoghi dove l'estrema secchezza dell'aria non dia problemi.
È, infine, molto importante valutare la potenza necessaria, da stabilire in base ai metri cubi da riscaldare: chiaramente, più è grande l'ambiente maggiore sarà la potenza richiesta.
Trattandosi di un impianto ad accensione elettrica con disponibilità di centraline, è possibile programmare la sua accensione e lo spegnimento, con un cronotermostato che ne regola la temperatura.
La stufa a pellet, oltre a riscaldare l'aria, può essere connessa con l'impianto idrico (la cosiddetta idrostufa a pellet), e quindi scaldare anche l'acqua, sia sanitaria che di eventuali pannelli radianti. In questo modo il risparmio è connesso anche con il fabbisogno di acqua calda in casa , diminuendo ulteriormente il funzionamento della caldaia.
A livello estetico, il design delle stufe a pellet è d'avanguardia: sul mercato esistono svariate soluzioni tali da rendere la stufa un elemento d'arredo e caratterizzante lo spazio.
A seconda della potenza e della ricercatezza del design i costi oscillano: si parte da un minimo di € 500,00 fino ad arrivare a oltre € 10.000,00.
Insomma, le stufe a pellet risultano perfette per chi desidera dotare il proprio appartamento di un impianto efficiente, pulito e con un sensibile abbattimento dei costi di fornitura di energia .
Vediamo quali sono alcune delle proposte attualmente presenti e le loro caratteristiche.
Il primo prodotto che presentiamo è Clio di MCZ, azienda specializzata nella produzione di camini e stufe a pellet o legna. Si tratta di una termostufa a pellet con ventilazione frontale, top in ghisa con fianchi in acciaio in diverse colorazioni, disponibile in due varianti di potenza: 16 kW, ideale per appartamenti o case fino a 140 mq, e 24 kW, per grandi ambienti oltre i 200 mq.
Grazie a una camera di combustione perfettamente stagna, la stufa funziona prelevando ossigeno esclusivamente dall'esterno, con minori consumi e senza alcun rischio di emissioni di fumo in ambiente. La presenza di una nuova candeletta ceramica garantisce l'apparizione della fiamma in meno di tre minuti, con una diminuzione dei tempi di accensione del 40% e una sensibile riduzione dei consumi elettrici.
L'estrema praticità risiede anche nella capienza del cassetto per la cenere, di quasi 5 litri, e quella del vano cenere, maggiore 8 litri, che corrispondono a circa una settimana di funzionamento della stufa.
Questa stufa si gestisce da un pannello di controllo montato a bordo stufa, dal funzionamento facile e intuitivo, adatto a chi cerca una soluzione veramente semplice; inoltre, il funzionamento da remoto è reso possibile grazie alla presenza di un kit accessorio che consente l'azionamento della stessa con un semplice SMS.
Per quanto concerne i consumi, la stufa assicura altissimi rendimenti a fronte di un costo decisamente inferiore rispetto ai combustibili fossili, circa il 25% in meno del metano e 2 volte meno del gasolio. In merito all'impatto ambientale, il prodotto è conforme alla normativa Ecodesign 2022 relativa alle emissioni in atmosfera.
Altri prodotti molto interessanti per design e funzionalità sono disponibili da Palazzetti.
Tra le svariate proposte, Denise da 7 kW è una stufa salvaspazio con profondità estremamente ridotta e installabile a filo muro.
Nonostante sia una stufa a pellet piccola, ha un design estremamente curato grazie alla struttura in acciaio con diverse possibilità di rivestimento, una porta in vetro a specchio che, a focolare acceso, permette la visione della fiamma, doppio vetro, braciere e schienale del focolare in ghisa ad alto spessore e ampio cassetto di raccolta cenere.
Il pannello digitale LCD ne consente il controllo con fasce orarie di funzionamento programmabili su base giornaliera e settimanale; inoltre, è disponibile la predisposizione per il Connection Box. Come il prodotto MCZ, anche Denise ha ottenuto la certificazione Aria Pulita con 4 stelle, ossia il grado di merito massimo riscontrabile.
A seconda della tipologia di finitura e degli accessori opzionali scelti il prezzo è variabile, a partire da € 2.400,00.
Chi desidera stufe a pellet economiche, ma in ogni caso efficienti, può recarsi da Leroy Merlin o visionare il sito dove le troverà divise per ampiezza dell'ambiente da riscaldare.
Per i piccoli spazi, sempre più diffusi nelle nostre città, la stufa a pellet Platinum da 5,5 kW risulta una delle soluzioni ottimali per ambienti fino a 50 mq.
La distribuzione ottimale del calore è garantita dalla ventilazione forzata, è dotata di un termostato di sicurezza, con assenza quindi di surriscaldamenti e di una centralina che ne consente la programmazione durante la giornata, evitando sprechi e assicurando il risparmio nei consumi.
Infine, il vetro autopulente non necessita di soventi pulizie, garantendo così una continua visione della fiamma. Il suo costo ammonta a € 749,00.
Ricordiamo, infine, che l'acquisto di una stufa a pellet rientra tra i benefici al 50% per ristrutturazioni o al 65% per efficientamento energetico.
Nel primo caso, quindi, si potrà detrarre la spesa al 50% a patto che il prodotto presenti determinate caratteristiche prestazionali; nel secondo caso al 65%, in quanto si tratta di un impianto di climatizzazione invernale a biomassa, di cui però fornire asseverazione di un tecnico in merito al raggiungimento di standard e al rispetto dei limiti di trasmittanza, e inviando i documenti all'Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Tutte le informazioni dettagliate sono comunque visionabili sul sito dell'Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata alle detrazioni fiscali.
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