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La Street Art è una forma di arte urbana o di strada che ultimamente si sta diffondendo come elemento di trasformazione dei luoghi pubblici, focalizzando l'attenzione sui problemi comuni alle nostre città.
Questa forma d'arte, ampiamente riconosciuta dal pubblico, e a limite tra legalità e illegalità, genera inevitabilmente dibattiti su forme di conservazione, presenti e future di aree urbane spesso abbandonate.
La Street Art si differenzia dal graffitismo o writing, nella tecnica utilizzata, non vincolata all'uso di vernice spray e al soggetto, legato all'uso della lettera. Ciò che accomuna le due forme artistiche è invece, il luogo e a volte la modalità di esecuzione dell'opera.
I graffiti vengono considerati una sotto categoria dell'arte urbana o Street Art, la cui espressione si basa invece su soggetti umani, animali, elementi tridimensionali, paesaggi e segni stilistici identificativi, che aiutano il fruitore a riconoscere le opere del singolo artista.
Ogni artista con questa disciplina vuole manifestare le proprie motivazioni personali, una determinata critica o malcontento diffuso, contro la politica o la società o per rivendicare la piazza, la strada e gli spazi comuni, comespazi liberi non di proprietà privata.
Altri vedono semplicemente la città come un luogo dove esporre la propria arte, avendo un pubblico molto più vasto rispetto a quello che si potrebbe avere esponendo in una tradizionale galleria d'arte.
Da circa trent'anni il fenomeno della Street Art influenza le arti visive, la grafica pubblicitaria e le campagne di marketing, coinvolgendo e condizionando i gusti di migliaia di persone.
Per le strade succede qualcosa di nuovo, i vari artisti rendono partecipi la popolazione e la comunicazione di massa alle tematiche dei loro interventi.
Questo tipo di arte deriva direttamente dalla pop art e dal graffitismo, facendo da tramite tra la comunità sociale e il mondo dell'arte, dove i luoghi comuni divengono vettori per la comunicazione.
All'inizio del 2000 tre scuole italiane situate a Roma, Bologna e Milano sono emerse a livello europeo con una massificazione di interventi che hanno preso il sopravvento rispetto alle aree metropolitane dismesse in cui si manifestano.
L'artista Blu, della scuola bolognese è un videoautore ormai di fama internazionale, così come Dado, Peeta e numerosi altri che si stanno proponendo nelle varie città non solo italiane.
Il movimento della Street Art si è in parte istituzionalizzato, relazionandosi con le municipalità con cui collaborano spesso e cooperando con musei e grandi corporation, dimostrando che l'arte di strada non si manifesta solo con graffiti ma anche con interventi di vario genere.
Festival e mostre si svolgono periodicamente in alcune città come Bologna, Roma e Campobasso, nella cui occasione vengono ospitati i migliori artisti di fama internazionale per realizzare murales di grande formato su pareti libere di palazzi e su muri concessi dai proprietari o dal Comune.
La città di Roma ha recentemente presentato la sua prima mappa di Street Art: Un nuovo museo per scoprire la città in modo diverso, aperto a tutti i cittadini e turisti.
«Cambia prospettiva. La strada è il tuo nuovo museo», recita lo slogan della mappa reperibile sul sito www.turismoroma.it nella sezione Scopri Roma, interamente dedicata alla street art, divisa per quartieri e geolocalizzata per poter individuare facilmente le varie opere.
Sicuramente Roma è la città italiana con maggior numero di opere di artisti internazionali quali Behr, MOMO, Baglione, Banksy, ma anche italiani come Alice Pasquini, Agostino Iacurci, Jerico e Sten Lex. L'obiettivo della mappa è di mostrareun altrovolto della Capitale, rivolto all'arte contemporanea e urbana.
Il progetto mira ad una catalogazione digitale di tutte le opere, per immagini integrate da approfondimenti critici su opere e artisti con l'intento di posizionare la città di Roma tra i primi posti in Europa per numero di opere digitalizzate su Google, dopo Parigi e Londra.
Anche nella città di Campobasso, in Molise, il Draw the line Festival quest'anno torna ad essere protagonista riunendo alcuni tra i più famosi street artist di fama mondiale per realizzare opere belle e significative, trasformando anonimi angoli urbani in vere e proprie opere d'arte.
La romana Alice Pasquini, direttrice artistica del Festival, ha portato la sua arte nelle più importanti città d'Europa mescolando temi di narrazione della vitalità femminile a installazioni con l'uso di materiali inconsueti.
Questi progetti permettono una riscoperta delle città non solo per i turisti ma per gli stessi cittadini che si ritrovano ad apprezzare così la bellezza dei propri quartieri, a volte dimenticata.
Rendere l'arte viva, colorando gli spazi comuni, può essere una strategia capace di contrastare l'abbandono e il degrado di un'Italia marginale e periferica troppo spesso dimenticata.
Un Festival di Street Art nasce dalla partecipazione e condivisione del progetto da parte di un'intera comunità. Così è avvenuto in occasione del Festival tenutosi in Molise dove, gli stessi abitanti dei vari quartieri hanno fatto a gara per mettere a disposizione degli artisti la parete del palazzo più idonea, lo scorcio migliore o il muro più in vista.
Nel giro di pochi giorni l'artista deve realizzare l'opera lavorando a stretto contatto con gli abitanti del luogo, eseguendo il proprio intervento sul tessuto urbano esistente.
Una volta completata, l'opera dovrà offrire ai passanti, a chi abita nella zona e ai visitatori, un'immagine nuova che si contrappone al vecchio muro logorato dal tempo, suscitando interesse e attrazione, contribuendo ad animare il quartiere.
Non sempre ciò che vediamo sui muri delle nostre città può definirsi Street Art.
Infatti, molto spesso le scritte e i disegnidi cattivo gusto che vediamo in ogni angolo urbano non sono opera di veri artisti di strada ma costituiscono veri e propri atti vandalici su treni, pareti, fermate degli autobus, palazzi, etc.
Sono solitamente messaggi privi di senso o volgari che inducono le persone a detestare chiunque operi armato di spray, stickers o altro, includendo anche coloro che invece operano per creare vere meraviglie, mettendoci passione, impegno e creatività.
L'imbrattamento selvaggio dei luoghi pubblici e le opere lasciate incompiute, sono combattute non solo dalle autorità e dai cittadini ma anche dagli stessi veri artisti di strada, a cui non fa piacere certamente di essere equiparati a dei vandali.
In Italia lo spazio pubblico dedicato a questa forma di espressione alternativa all'arte tradizionale è in continua espansione a causa anche del degrado in cui vertono la maggior parte delle aree periferiche di molteplici città o di borghi ormai abbandonati.
La poetica della Street Art è quella di spezzare le cornici in cui l'arte è abitualmente costretta per invadere gli spazi urbani, giungendo ad un vasto pubblico, non solo abitudinario di musei e gallerie ma anche al passante occasionale, in nome di una libertà espressiva e una fruibilità più ampia e gratuita.
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