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Lo stile coloniale rappresenta l'unione di due diverse tendenze d'arredo: quella importata dai colonizzatori europei del XVIII secolo, fatta prevalentemente di complementi dalle linee classiche, e quella tipica delle colonie, identificata soprattutto dall'utilizzo di materiali e tessuti locali.
Lo stile generale che ne risulta è classico-country ma anche etnico allo stesso tempo, e al suo interno si distinguono ulteriormente due stili: quello cosiddetto Americano e quello Orientale, i quali presentano tra di loro un'affinità di base ma anche delle notevoli differenze sul piano estetico.
I mobili realizzati secondo lo stile coloniale Americano sono in legno massiccio e presentano le linee tipiche dei mobili classici europei. Non sono rifiniti accuratamente nei dettagli e presentano un'impronta un po' rozza che però, anziché stonare, riesce a fare tendenza.
I materiali utilizzati sono quelli originari del Nord America. Vengono quindi impiegati in prevalenza il legno di quercia, di noce, di acero e di mogano. La sensazione che ne deriva è quella di complementi massicci, forti e dalla funzionalità affidabile.
I mobili realizzati in stile coloniale Americano recano con sé importanti tracce di storia. I pellegrini inglesi, partendo dalla madrepatria, portarono con sé i propri mobili ma quando raggiunsero le terre del Nord America essi erano irrimediabilmente danneggiati, praticamente distrutti a causa delle difficoltà del viaggio. A questo punto si presentò quindi la necessità di realizzare nuovi mobili in tempi più brevi possibili.
Fu allora che i pellegrini crearono con le proprie mani ed utilizzando il legno locale, dei mobili che presentavano i tratti distintivi di quelli inglesi. Erano infatti realizzati sulla base di canoni classici e avevano tutte le caratteristiche dei mobili rustici che arredavano le case della campagna inglese.
Ma essendo stati realizzati in una situazione d'emergenza, per assolvere a funzioni sostanzialmente pratiche, questi mobili erano altamente funzionali e non particolarmente curati dal punto di vista estetico. Le caratteristiche di questi primi mobili prodotti dai pellegrini vennero trasmesse anche alla successiva produzione, e finirono così per costituire uno stile a parte, quello coloniale Americano.
La creazione dei mobili in stile coloniale si diffuse in modo fecondo nel corso del XVIII secolo soprattutto a Philadelphia che, nell'arco di poco tempo, costituì il principale centro ebanistico degli Stati Uniti d'America.
Lo stile coloniale Orientale nasce invece dall'incontro tra le caratteristiche dell'arredo europeo e quelle di paesi orientali come Cina, Indonesia ed India. Qui la tendenza è opposta rispetto allo stile coloniale Americano. I complementi d'arredo infatti vengono realizzati privilegiando l'aspetto estetico piuttosto che quello funzionale.
I mobili in stile Orientale presentano, in comune con quelli in stile Americano, le linee classiche ed eleganti dei mobili europei a cui si aggiungono però elementi nuovi.
A fare la differenza sono innanzitutto i materiali. Il bambù, il teak, l'Olmo d'Oriente, il Batik ed il palissandro sono i legni maggiormente utilizzati per la produzione dei mobili e conferiscono a tutto l'ambiente un sapore estremamente esotico, evocando suggestioni lontane. Di fondamentale importanza nello stile coloniale di tipo Orientale sono poi i tessuti.
Tendaggi, stoffe di rivestimento e cuscini realizzati con tessuti tipicamente orientali arricchiscono e donano originalità a tutto lo stile d'arredo. In questo senso, è emblematico il letto a baldacchino: caratterizzato dalle eleganti linee europee ed adornato con stoffe tipicamente orientali, è un tipico esempio del mix tra lo stile classico e quello etnico.
Scegliere lo stile d'arredo coloniale per arredare la propria casa, che sia quello Americano o quello Orientale, significa voler creare negli ambienti delle atmosfere suggestive, conferendo così anche un tocco di originalità. Uno dei rischi principali che si corrono arredando gli interni con questo stile è però quello di cadere nell'eccesso e di appesantire dal punto di vista estetico l'arredamento. Un consiglio utile in questo senso è quello di arredare in stile coloniale solo qualche stanza e non tutta la casa.
Per ottenere il meglio dallo stile coloniale bisogna tener presente soprattutto che si tratta di una tendenza mista, di un equilibrio tra diversi stili. Tale equilibrio deve essere mantenuto nella scelta e nell'accostamento dei complementi d'arredo.
Se si sceglie lo stile Americano, poi, bisogna stare attenti a non creare un'atmosfera troppo rustica, di campagna. Un'opzione è alleggerire l'arredo inserendo nell'ambiente elementi appartenenti ad uno stile diverso e che allo stesso tempo presenti delle affinità, come ad esempio quello classico.
Se si preferisce invece lo stile orientale, invece, attenzione a non esagerare con gli accessori o con i tessuti poiché in questo modo si rischia di arredare la casa secondo uno stile prevalentemente etnico.
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