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Studiare la propria immagine riflessa in uno specchio ha senza dubbio, oltre al più evidente aspetto narcisistico (e non vale solo per le signore…), anche un'innegabile valenza ludica, tanto che la scoperta di questo fenomeno fisico proprio di alcuni materiali genera sempre nei bambini un divertito spiazzamento e un'insolita e un po' prudente curiosità.
Se poi l'elemento riflettente è presentato in forme e posizioni inaspettate, il gioco si amplifica e nascono piacevoli diversivi.
A metà strada tra il funambolo circense e lo yo-yo è Nello di Caroline Ziegler, esposto per la prima volta alla galleria Coming Soon di Parigi; due dischi di acciaio inox lucidato a specchio accoppiati, come un sandwich, ad uno strato separatore scanalato, scorrono su un filo di morbido neoprene agganciato al soffitto.
La libertà dalla usuale costrizione della parete consente di recepire bagliori e riflessi dell'ambiente circostante, accordandosi con il suo continuo divenire.
L'amicizia profonda con Shiro Kuramata, nata nel 1981 e consacrata dal progetto milanese Memphis srl costituisce l'ispirazione per lo specchio sospeso di Ettore Sottsass, prodotto in edizione limitata in coordinato con un ampio tappeto in lana di forte carattere grafico; un alto parallelepipedo (40 x 40 x 120 cm) agganciato al soffitto tramite un sistema di cavi e morsetti in acciaio fa da contraltare ad un sottile ripiano in metallo laccato che chiude e definisce l'oggetto in corrispondenza del lembo inferiore.
Maestosa presenza scenica per gli specchi a soffitto che completano la collezione componibile da bagno Suede di Cerasa spa e acquisiscono significato nelle soluzioni ad isola o penisola rivelando il trucco progettuale:
l'ampia superficie riflettente a tutta altezza cela sul retro una serie di mensole in vetro a giorno che quasi si dissolvono contro lo sfondo scuro, lasciando pura la percezione del profilo dell'elemento.
Più modeste, ma solo come dimensioni, le proposte di Agape e Cosmic.
Minuetto, di Benedini, è un semplice specchio rettangolare privo di cornice e con fondo in Corian bianco, sostenuto da una coppia di sottili cavetti in acciaio inox che mirano a scomparire al confronto con lo sfondo della parete.
Mix invece inserisce, in un semplice intaglio ricavato all'interno del suo sottile volume con specchio bifacciale, una lampada fluorescente, che ne amplifica la leggerezza e la volatilità seppure sostenute da una coppia di distanziatori tubolari rigidi in acciaio cromato per il fissaggio a soffitto.
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