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Le guarnizioni degli infissi svolgono un ruolo cardine nell’isolamento termico e acustico della casa, ma con il tempo possono deteriorarsi e causare spifferi, umidità e dispersioni energetiche.
Prima e dopo installazione di una guarnizione - Foto Sora
Riconoscere i segnali di usura, come crepe o difficoltà nella chiusura delle ante, è fondamentale per mantenere il comfort abitativo.
Esistono diverse tipologie di guarnizioni in silicone, EPDM e PVC, ognuna con caratteristiche specifiche da valutare in base al tipo di infisso.
La sostituzione può essere eseguita in fai da te seguendo alcuni passaggi chiave, mentre una manutenzione periodica ne prolunga la durata e migliora l’efficacia.
Intervenire tempestivamente consente di migliorare sensibilmente la tenuta all’aria dei serramenti, ridurre i consumi energetici e ottenere un migliore isolamento, anche acustico, senza dover ricorrere a interventi strutturali invasivi.
Le guarnizioni sono componenti fondamentali degli infissi, progettate per garantire la tenuta all’aria, all’acqua e all’inquinamento acustico.
Con il passare del tempo, fattori come l’usura meccanica, gli sbalzi termici e l’esposizione ai raggi UV possono comprometterne l’efficacia, dando origine a spifferi, infiltrazioni e dispersioni energetiche.
Vari tipi di guarnizioni - Foto VARGORT
Una guarnizione deteriorata, infatti, lascia filtrare l’aria fredda d’inverno e il caldo d’estate, costringendo a un maggior utilizzo degli impianti di riscaldamento o condizionamento.
Oltre a questo, la perdita di tenuta può aumentare l’umidità interna, favorendo la comparsa di muffe e condense sulle superfici vetrate.
Sezione di una guarnizione - Foto VERSHY
Mantenere in buono stato le guarnizioni, dunque, non è solo una questione di comfort abitativo, ma anche di risparmio energetico e di protezione degli ambienti interni.
Una guarnizione efficiente contribuisce al benessere quotidiano, migliorando l’isolamento termico e acustico e preservando l’integrità dell’infisso nel tempo.
I segnali che indicano l’esigenza di sostituire le guarnizioni sono facilmente riconoscibili.
Tra i più comuni troviamo:
La verifica va fatta visivamente ma anche manualmente: una guarnizione vecchia tende a diventare rigida o appiccicosa al tatto.
In commercio esistono diversi tipi di guarnizioni, che si distinguono per forma,
È importante identificare il tipo compatibile con l’infisso esistente, anche verificando con il produttore o un tecnico.
La sostituzione può essere eseguita in autonomia se si hanno manualità e gli strumenti adatti:
Per infissi particolarmente datati o non standard, è consigliabile affidarsi a un serramentista.
Come sostituire la guarnizione - Foto VORGORT
Anche su Amazon si trovano moltissimi prodotti per tutte le esigenze come quelli della VARGORT, della ESUFEIR o della VERSHY.
Una guarnizione ben mantenuta può durare anche 10–15 anni.
Sezione guarnizioni per fineste - Foto VERSHY
Per prolungarne la vita utile:
Un controllo regolare evita la formazione di muffe e migliora la salubrità degli ambienti.
La sostituzione delle guarnizioni è un intervento economico ma strategico per migliorare il comfort e l’efficienza energetica della casa.
Guarnizioni autoadesive - Foto ESUFEIR
Con una spesa contenuta è possibile ridurre sensibilmente le dispersioni termiche e gli spifferi, migliorando anche l’isolamento acustico.
Una buona guarnizione fa la differenza tra un infisso performante e uno da sostituire.
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