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Rinnovare casa è il desiderio di tutti quando la si abita da diversi anni senza aver apportato sensibili modifiche.
Rinnovare casa significa modificarne la disposizione dei mobili, o addirittura sostituirli, tinteggiare le pareti con nuovi colori, cambiare infissi, oppure modificarne rivestimenti e finiture.
Si tratta di una forma di ristrutturazione leggera o di manutenzione straordinaria, operazioni volte ad apportare migliorie senza sensibili variazioni di volumetrie.
Fino alla metà degli anni Novanta il mercato delle nuove costruzioni superava quello delle ristrutturazioni, mentre oggi la situazione si è ribaltata con il mercato delle riqualificazioni che occupa una gran parte dell'intero volume d'affari.
Questo è il risultato, chiaramente, della situazione economica di stallo in cui ci troviamo, e a causa della quale, è preferibile ristrutturare piuttosto che costruire.
Da una ricerca realizzata dal Cresme per Confindustria Ceramica il 5 giugno scorso, risulta che il calo per le nuove costruzioni nei primi mesi di quest'anno è del 9% a fronte di una sostanziale tenuta delle ristrutturazioni.
I pavimenti costituiscono i rivestimenti per eccellenza degli appartamenti.
Spesso vengono sottoposti a restyling perché influiscono in maniera determinante sull'aspetto complessivo dell'alloggio:
essi, se scelti opportunamente, con il colore, il materiale, le dimensioni sono in grado di conferire luminosità e ampiezza ad un ambiente.
Ne esiste sul mercato una gamma talmente vasta che risulta impossibile non accontentare tutti i gusti.
Sostituirli, nel passato, rappresentava un lavoro abbastanza impegnativo perché era indispensabile eliminare la vecchia pavimentazione con il rifacimento del massetto sottostante.
Oggi però le tecnologie ci permettono di evitare tali operazioni, ricorrendo all'adozione di pavimentazioni dallo spessore limitato che possono essere posate a secco sulla vecchia pavimentazione: è il cosiddetto sistema di posa a secco dei pavimenti.
La tecnica permette di posare i rivestimenti sulla pavimentazione già esistente senza l'uso di malte e collanti.
È una operazione facile da eseguire e permette di usufruire dell'ambiente entro poche ore dalla posa, contrariamente alla necessità dei pavimenti incollati di attendere il tempo di presa.
Per tale operazione sarà solo necessario spostare i mobili, e se si utilizzano rivestimenti dallo spessore di più di un centimetro, sarà indispensabile provvedere ad alzare gli infissi.
Sul mercato sono però presenti molti rivestimenti dallo spessore limitato, di circa 0,50 cm, che permettono di evitare tale operazione.
Tra questi vi è sicuramente il linoleum, pavimento resiliente con moltissime possibilità di personalizzazione.
L'Azienda Armstrong, tra le altre, produce pavimenti in linoleum composto in grande percentuale da materie prime rinnovabili, facili da pulire e molto resistenti.
La ceramica, si sa, è uno dei materiali di pregio tipici del territorio italiano e può essere utilizzata, tra i suoi molteplici usi, anche come finitura delle superfici calpestabili.
E anche i pavimenti in ceramica possono essere posati a secco senza l'uso di collanti.
In questo modo si evitano i lavori pesanti di demolizione e smaltimento della vecchia pavimentazione, senza rinunciare all'uso di materiali di pregio e con un risultato estetico notevole.
Sulla scorta della situazione in merito alle ristrutturazioni, il Del Conca Spa ha concentrato gli investimenti in Research & Development, nella ricerca di prodotti dedicati alle ristrutturazioni.
Dopo due anni di lavoro nei propri laboratori è stata presentata alla forza vendita internazionale una innovazione rivoluzionaria per il mondo ceramico:
Del Conca Fast, un sistema di posa a secco per pavimenti in ceramica che non richiede né colla né stucco, brevettato per interventi che richiedono velocità ed estrema pulizia, che non teme umidità, né acqua e si può impiegare anche nei bagni.
Sono disponibili, al prezzo di € 51,50/mq più Iva, due diversi formati, 15x120 cm o 20x120 cm, e quattro colorazioni che imitano essenze diverse di legno.
Grazie a questo sistema in poche ore, e senza dover traslocare ma soltanto spostando i mobili, si può realizzare un nuovo pavimento in ceramica. Una superficie stabile, continua, senza fughe e immediatamente calpestabile. Nel caso di cambio abitazione poi, è addirittura possibile rimuovere l'intera superficie, o alcune parti, recuperando il prodotto e ripristinando il pavimento preesistente, afferma il CEO del Gruppo Del Conca Enzo Donald Mularoni.
Posare i pavimenti a secco è molto semplice: basta disporre di pochi attrezzi e buona volontà.
Come ben documentato nel video disponibile sul sito dell'azienda, per iniziare è necessario apporre tra il vecchio pavimento e il nuovo un materassino fonoassorbente e, in seguito, disporre i primi listelli di gres lungo la parete apponendo gli inserti nelle fessure laterali.
Essi servono a garantire l'unione tra le diverse parti.
Sfalsando le piastrelle a proprio piacimento, si ancora la seconda fila, che sarà ben unita alla precedente, provocando una pressione con un martello.
Così procedendo sarà possibile rivestire tutto l'ambiente.
Sicuramente sarà necessario rifilare le piastrelle in base alla lunghezza e alla larghezza della stanza e, per questo motivo, è necessario dotarsi di un tagliapiastrelle o di un flessibile con disco diamantato.
Lo spessore totale del nuovo intervento sarà di circa 13 mm.
È chiaro che, per poter intervenire in questo senso, è necessario che la superficie sia perfettamente piana e pulita, in modo da ricreare un piano di calpestio durevole nel tempo e funzionale.
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