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È la versione europea di un concorso statunitense, la US DOE Solar Decathlon, che vede in gara istituti universitari di tutto il mondo che si sfidano sul tema della progettazione e della costruzione di abitazioni a basso consumo di risorse naturali ed in grado di ridurre al minimo la produzione di rifiuti nel corso di tutto il proprio ciclo di vita, il tutto con una particolare attenzione all'utilizzo di energie alternative provenienti da fonte solare.
Solar Decathlon Europe ha visto lo svolgimento della sua prima edizione nel Giugno del 2010 a Madrid e, in quanto competizione figlia di quella originale americana, e nata da accordi bilaterali tra i governi Spagnolo e Statunitense, si tiene negli anni pari mentre quella Statunitense si svolge negli anni dispari.
Tale è l'interesse, a livello mondiale, smosso dalla manifestazione che, di recente, è stato siglato un nuovo protocollo tra le autorità americane e le corrispondenti autorità cinesi per lo svolgimento di una edizione cinese del Solar Decathlon, che si terrà nel 2013, pochi mesi dopo quella americana.
Lo scopo di una manifestazione di questo tipo è duplice: educativo e scientifico.
I partecipanti, affettuosamente definiti Decatleti, sono spinti a formare team multidisciplinari con vari esperti nelle varie discipline scientifiche e tecniche coinvolte nei processi di progettazione e costruzione per proporre soluzioni costruttive ed abitative innovative ed ecosostenibili.
Il lavoro dei Team partecipanti viene mostrato sia al pubblico sia ai tecnici ed ai professionisti del settore, ampliando la rete di conoscenze condivise sulla base di progetti scientifici studiati e condivisi pubblicamente.
L'ultima edizione, tenutasi sempre a Madrid lo scorso mese di Settembre 2012, ha visto la partecipazione di 18 gruppi interdisciplinari, provenienti da tutto il mondo, che si sono sfidati sulla base di 10 temi di valutazione, a ciascuno dei quali veniva associato un punteggio, la somma dei quali, poi, ha concorso all'assegnazione del premio finale.
Le categorie di valutazione sono state le seguenti: Architettura (120 punti), Ingegnerizzazione e Costruzione (80 punti), Efficienza Energetica (100 punti), Bilanciamento dell'Energia Elettrica (120 punti), Condizioni di Comfort (120 punti), Funzionamento della casa (120 punti), Comunicazione e Aumento della Consapevolezza Sociale (80 punti), Industrializzazione e fattibilità di mercato (80 punti), Innovazione (80 punti), Sostenibilità (100 punti). Ogni categoria aveva una sua Giuria di Esperti.
La classifica finale, al termine dei lavori di tutte le Giurie coinvolte, è il risultato, appunto, della somma dei punteggi parziali delle singole categorie ed ha visto, sul podio dei vincitori, i seguenti progetti: 1° Classificato, con un ponteggio complessivo di 908.72 punti, il progetto denominato Canopea del gruppo francese della Rhone-Alpes, che riunisce gruppi appartenenti alle principali istituzioni universitarie dell'area geografica tra le quali l'Università di Grenoble, di Lyon e di Savoy.
2° Classificato, col punteggio di 897.39, il progetto denominato Patio 2.12 del gruppo iberico Andalucia Team, che riunisce componenti selezionati dalle Università di Granada, Jaen, Malaga e Seviglia; 3° Classificato, col punteggio pari a 863.49 punti, il progetto Med in Italy del gruppo italiano che ha riunito studenti ed esperti delle Università Roma Tre (Facoltà di Ingegneria, di Architettura e di Economia), e della facoltà di Industrial Design dell'Università La Sapienza di Roma, con la partecipazione anche della Facoltà di Scienza e Tecnologia dell'Università di Bolzano.
Il progetto vincitore, che ha ottenuto il massimo punteggio nelle categorie Condizioni di Comfort e Funzionamento della casa e Innovazione, si caratterizza con un'idea di progetto semplice caratterizzata da una compattezza complessiva del fabbricato, organizzato intorno a tre box che contengono i sistemi tecnologici ed impiantistici, le zone notte ed un'area multifunzionale che, all'occorrenza può essere ampliata verso l'esterno.
Energeticamente il fabbricato ha un funzionamento ibrido, potendo consumare per sè l'energia prodotta e immettere in rete quella in eccesso.
Il progetto spagnolo, che ha ottenuto i punteggi più alti nella categoria Bilanciamento dell'Energia Elettrica e ha vinto il premio per l'edificio più votato dal pubblico (fuori concorso), è stato sviluppato utilizzando dei moduli abitativi prefabbricati che possono essere configurati in più modi attorno ad un patio di collegamento e distribuzione, che funge anche da elemento di regolazione dei guadagni energetici e delle dispersioni e regola anche la ventilazione naturale in estate.
Il bilanciamento energetico è stato impostato su un sistema di pannelli solari, sia termici sia elettrici, da posizionare sui moduli in rapporto alla localizzazione geografica della costruzione.
Il progetto italiano, infine, che ha ottenuto i punteggi più elevati nella categoria Sostenibilità, è fortemente caratterizzato dall'uso di soluzioni di tipo passivo, che riguardano il controllo dell'irraggiamento solare, la ventilazione naturale e l'inerzia termica dei componenti dell'involucro costruito: in particolare è stata appositamente pensata una struttura prefabbricata in legno, che richiama la tradizione costruttiva italiana, dotandola di uno speciale isolamento termico all'esterno e riempiendola internamente di sabbia umida all'interno di tubi stagni in alluminio riciclato, per affrontare in maniera ottimale il clima tipico mediterraneo, in qualunque periodo dell'anno.
Il fabbisogno energetico primario è garantito da pannelli fotovoltaici installati sulla copertura e sulle pareti Est ed Ovest.
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