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La tecnologia smart ha il potenziale di migliorare radicalmente la qualità della vita, ma solo se progettata in modo inclusivo.
Sedia a rotelle in casa - Getty Images
Una smart home accessibile consente a persone con disabilità motorie, anziani o utenti con esigenze specifiche di gestire la propria abitazione in autonomia, sicurezza e comfort.
Da una smart home inclusiva possono trarne un grande beneficio numerose persone.
Non solo persone affette da disabilità gravi, ma anche coloro che rientrano nelle seguenti categorie:
Per essere accessibile da coloro che la abiteranno, una casa domotica deve contenere al suo interno determinate tecnologie.
Smart home inclusiva - Getty Images
Ecco quali sono quelle più importanti da tenere a mente:
Una smart home davvero accessibile inizia già dal progetto architettonico.
Questo significa prevedere:
Tutti gli elementi devono essere percepibili da utenti con deficit visivi, uditivi o cognitivi.
L’universal design non è un’opzione, ma un requisito per ambienti inclusivi e vivibili.
La domotica accessibile permette:
In Italia è possibile detrarre fino al 75% per interventi domotici volti all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Gli interventi devono migliorare la fruibilità, sicurezza e automazione.
Agevolazioni fiscali - Getty Images
Alcuni Comuni offrono bandi per tecnologie assistive e ausili digitali domiciliari.
Una casa davvero intelligente è una casa per tutti.
La domotica inclusiva non è solo una questione tecnica, ma un diritto abitativo e sociale.
Investire in tecnologie accessibili significa progettare ambienti capaci di adattarsi alla diversità e accompagnare ogni fase della vita.
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