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Sistemi passivi per raffrescamento estivo: comfort naturale senza condizionatore

Come funziona il raffrescamento passivo in casa? Dai frangisole ai camini solari, tecniche e vantaggi per raffreddare gli ambienti senza consumi.
Pubblicato il

Raffrescamento estivo passivo: risparmio energetico e comfort bioclimatico


Il raffrescamento passivo rappresenta una strategia efficace per mantenere freschi gli ambienti interni durante l’estate senza ricorrere a sistemi energivori come i condizionatori.

Raffrescamento estivo con camino solareRaffrescamento estivo passivo con camino solare - Foto Sora



Grazie all’impiego di soluzioni naturali come ventilazione incrociata, frangisole, tetti ventilati, camini solari e serre bioclimatiche, è possibile ridurre sensibilmente la temperatura interna e il fabbisogno energetico dell’abitazione.

Elementi come la massa termica dei materiali e il guadagno solare passivo contribuiscono a garantire un comfort termico duraturo, migliorando anche la sostenibilità complessiva dell’edificio.

Le tecniche illustrate si adattano sia a nuove costruzioni orientate all’architettura bioclimatica, sia a interventi di riqualificazione per incrementare il risparmio energia casa.


Cos'è il raffrescamento passivo e perché è sempre più richiesto


Il raffrescamento passivo è un insieme di tecniche architettoniche che permette di mantenere gli ambienti interni freschi in estate, senza l'uso di condizionatori.

In un periodo storico in cui i consumi energetici per la climatizzazione sono in costante aumento, queste soluzioni naturali rappresentano un’alternativa efficiente, ecologica e a lungo termine economica.


In particolare, sono ideali per chi costruisce nuovi edifici secondo criteri di bioarchitettura e architettura bioclimatica, ma si rivelano efficaci anche negli interventi di riqualificazione energetica finalizzati al risparmio energia casa.


Ventilazione naturale vs ventilazione meccanica: pro e contro


La ventilazione naturale sfrutta le correnti d’aria generate da differenze di pressione e temperatura tra aperture collocate in punti strategici.

Casa finestre su pareti opposte Casa finestre su pareti opposte che generano correnti d'aria - Foto Sora



Un esempio classico è la disposizione di finestre su pareti opposte o lucernari apribili sul tetto. In alternativa, la ventilazione meccanica controllata (VMC) richiede impianti, filtri e consumo di elettricità.

Sebbene la VMC garantisca un ricambio costante anche in condizioni sfavorevoli, la ventilazione naturale non comporta costi in bolletta, è silenziosa e, se ben progettata, altrettanto efficace nei mesi caldi.

I sistemi VMC con recuperatore di calore possono costare da 1.500 a 3.000 €, contro gli infissi a battente con apertura contrapposta che non implicano costi aggiuntivi.


Camini solari e guadagno solare passivo


Il camino solare è un dispositivo architettonico che sfrutta l’effetto camino per favorire l’estrazione dell’aria calda dagli ambienti interni.

Funzionamento di un camino solare Funzionamento di un camino solare - Foto Sora



Costituito da una struttura verticale esposta al sole (solitamente nera o vetrata), riscalda rapidamente l’aria interna al condotto che, salendo, richiama aria fresca dall’esterno.

Rispetto a un semplice lucernario, il camino solare aumenta il tiraggio naturale e si dimostra particolarmente utile in edifici a più piani o nei sottotetti.

Questo sistema contribuisce indirettamente anche al guadagno solare passivo in inverno, migliorando la ventilazione estiva.

Il costo medio per realizzare un camino solare è di circa 300–800 €, in base alla tipologia e ai materiali utilizzati.


Frangisole, pergole e schermature verdi: confronto tra soluzioni


Un sistema passivo molto utilizzato è rappresentato dai frangisole, sia fissi sia orientabili, in alluminio o legno.

I frangisole in alluminio orientabili, dotati di sensore luce, possono costare tra i 200 e i 350 €/mq, mentre quelli fissi in legno partono da circa 100 €/mq.

Rendering di frangisole in legnoRendering di frangisole in legno - Foto Sora



Le pergole bioclimatiche con lamelle motorizzate partono da 400 €/mq, ma offrono anche copertura dalla pioggia.

Le schermature verdi (rampicanti, siepi, alberature a foglia caduca) richiedono meno investimento iniziale, ma più manutenzione nel tempo.
frangisole legno
Tutti questi dispositivi migliorano il comfort termico naturale riducendo la radiazione diretta.


Massa termica: cosa significa e quali materiali scegliere


La massa termica è la capacità di un materiale di assorbire e rilasciare calore nel tempo.

In una casa bioclimatica, pareti interne in laterizio pieno o pavimenti in pietra naturale riducono le escursioni termiche, mantenendo l’ambiente fresco più a lungo.

Rilascio termico di legno e laterizio Rilascio termico di legno e laterizio - Foto Canva



Il laterizio pieno ha una capacità termica di circa 1.000 J/kg·K, contro i 600 J/kg·K del legno massello.

Il costo di realizzazione di una muratura in laterizio si aggira intorno ai 60–80 €/mq, contro i 100–150 €/mq per strutture in legno lamellare isolato, che però ha minore inerzia termica.


Tetti ventilati e cool roof: differenze ed efficacia


Il tetto ventilato prevede uno strato d’aria tra la copertura e l’isolante, favorendo la dissipazione del calore prima che raggiunga gli ambienti sottostanti.

Esempio di tetto ventilato Esempio di tetto ventilato - Foto Sora



Un tetto non ventilato può raggiungere in estate temperature superiori a 70°C.

I cool roof, invece, riflettono il calore grazie a rivestimenti chiari: il loro costo va da 25 a 45 €/mq.

Un tetto ventilato con tegole su listellatura e camera d’aria costa tra 60 e 90 €/mq, ma garantisce un miglior comfort termico tutto l’anno e contribuisce al risparmio energia casa.


Serre solari bioclimatiche e pareti ventilate: casi d'uso


Le serre solari estive rappresentano una forma di guadagno solare passivo e, se ben progettate, possono fungere anche da serre abitative multifunzionali.

Rendering di una serra bioclimatica Rendering di una serra solare bioclimatica - Foto Sora



Le serre solari bioclimatiche sono sfruttabili anche in estate se integrate con vetri selettivi, tende oscuranti e aperture automatizzate.

Una serra tampone può ridurre il carico termico del 15–20% nelle ore diurne, offrendo al contempo uno spazio vivibile e luminoso.

Le pareti ventilate, invece, creano una camera d’aria tra muro e rivestimento: un sistema in pannelli HPL con sottostruttura costa tra 120 e 160 €/mq, mentre le soluzioni con doghe in alluminio o legno composito partono da 90 €/mq.

L’effetto è un isolamento termico migliorato e una riduzione significativa del surriscaldamento superficiale.



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Sistemi passivi per raffrescamento estivo: comfort e risparmio energetico
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