I canali microforati spesso sono realizzati con materiali tessili o metallici, basati sul principio di induzione, sono utilizzati in ambito civile e industriale.
Canali Microforati
La diffusione dei canali microforati per la realizzazione di sistemi di distribuzione e trattamento dell'aria è una conseguenza della continua esigenza di riduzione della spesa energetica degli edifici e della ricerca di una sempre maggiore efficienza.
I canali microforati che spesso sono realizzati con materiali tessili o metallici, il cui utilizzo è possibile dal settore civile a quello industriale, sono un esempio di rivalutazione di prodotti e tecnologie già note ma poco diffuse negli anni passati.
I cosiddetti microfori, per la diffusione dell'aria sono la caratteristica peculiare di tali tipi di canali che rispetto agli altri non necessitano delle bocchette di diffusione, la quantità e la tipologia dei fori è funzione delle quantità di aria che l'impianto di trattamento dell'aria deve gestire.
Per semplicità, ricordiamo che un sistema di trattamento dell'aria, per la climatizzazione estiva ed invernale di un edificio, è costituito da una unità di trattamento aria e da canali di distribuzione e ripresa dell'aria dai vari ambienti.
L'unità di trattamento aria, UTA, può miscelare l'aria degli ambienti con quella esterna, garantendone in tal modo il ricambio, in altri casi può essere un semplice split canalizzato.
Funzionamento Sistemi Aria con Canali Microforati
Uno dei concetti fondamentali sul quale si basa il funzionamento dei canali microforati è quello di induzione. L'induzione è un fenomeno fisico che riguarda tanto le comuni bocchette di diffusione dell'aria, quanto i sistemi microforati. Grazie alla sua velocità, il flusso di aria in uscita da una bocchetta e da uno o più fori di un canale di mandata, tende a trascinare con se stesso l'aria circolante.
L'aria principale del flusso e quella indotta tendono a miscelarsi in modo da raggiungere la velocità e la temperatura compatibili con le condizioni di benessere richieste nell'ambiente.
I canali microforati sono progettati per massimizzare il concetto di induzione, che dipende dalla velocità del flusso in funzione della quale riesce a ridurre i tempi di miscelazione tra l'aria in uscita dal canale e quella circostante.
I microfori migliorano, quindi, l'efficienza dei canali di distribuzione rispetto a quelli realizzati con bocchette, che in ogni caso, richiedono una maggiore manutenzione. Il rapporto di induzione qualifica la bontà di un canale a microfori, esso è espresso, per ora, dalla divisione tra i litri di aria uscenti dal canale e quelli di aria indotta, ossia i litri di aria ambiente miscelati con essi.
Tali rapporti possono assumere, in funzione delle applicazioni valori che vanno da 1 a 5 ad 1 a 30. Generalmente, i canali microforati sono progettati in modo da massimizzare la distribuzione ed il trattamento dell'aria anche al cambiare delle sue caratteristiche legate alla temperatura, come in estate ed in inverno.
In tal modo, si limitano i fenomeni come la stratificazione dell'aria che di frequente può manifestarsi nei sistemi di distribuzione aria con bocchette, inoltre per far fronte alle diverse esigenze di design, i canali microforati possono essere realizzati in materiale tessile o in lamiera zincata, acciaio inox e rame.
Circa le forme, i canali microforati possono essere circolari o semicircolari, la forma circolare è quella ideale anche per gli altri tipi di canali. Infatti, nei canali con forma circolare, rispetto a quelli con sezione rettangolare ed a parità di portata d'aria, si hanno minori perdite di carico, ossia, di resistenza opposta al passaggio dell'aria.
Infine, per i canali in materiale tessile le caratteristiche principali rispetto a quelli standard sono: i costi ridotti rispetto a quelli metallici, sia come materiali che per le installazioni, la rapidità di azioni sanificanti per i tessuti, la possibilità di utilizzare materiali ecocompatibili con diverse colorazioni, spesso la finitura antistatica.
Quest'ultima, premesso che ci sia un buon collegamento all'impianto di messa a terra, evita che il materiale possa caricarsi di elettricità statica costituendo così un pericolo per gli utenti.