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Abbelliscono, profumano e proteggono la propria riservatezza. Le siepi da balcone uniscono lo stile naturale all'utilità, dando allo spazio esterno colore e armonia.
Si può scegliere fra quelle naturali o quelle in materiale sintetico. Le siepi naturali richiedono un po' di cura, come facilmente intuibile, mentre quelle sintetiche solo piccoli e saltuari accorgimenti.
Per chi ama i fiori, una Peonia è fra le soluzioni più raffinate; può essere coltivata sia in vaso che in terreno e i suoi boccioli sono uno spettacolo per chi li guarda.
Si possono trovare di vari colori anche se le più vendute sono quelle viola e bianche.
Sul sito di Roagna Vivai se ne trovano una certa varietà.
Ma la Peonia e solo una delle varianti possibili per le siepi da balcone: ecco tutte le informazioni per decorare il proprio terrazzo con piante da siepi.
Le siepi naturali sono perfette per chi ama il mondo delle piante e dilettarsi nella cura delle stesse. Se si decide di mettere a dimora varietà diverse di siepi, si può realizzare una sorta di piccolo giardino sul balcone.
Una varietà di siepi da balcone che spicca per forme e colori è il Gelsomino officinale, perfetto per rivestire ringhiere o muri. Si tratta di una pianta rampicante che può essere coltivata anche in vaso purché la sua larghezza sia superiore ai 30 centimetri e con una profondità ottimale per contenere le radici. Se invece si dispone di un terreno sul proprio balcone allora occorre prepararlo con 70% di terra non troppo pesante e per il restante 30% di ghiaia o argilla.
Lo svantaggio del Gelsomino è che non tollera il freddo estremo. Si può acquistare direttamente dal vivaista di fiducia oppure ordinare online, magari su un sito dedicato come Piantedasiepi.it
Nella semplicità si può trovare il gusto e con le siepi sempreverdi si può abbellire il terrazzo. Oltre ai giardini e ai cortili sono ottime anche per altri spazi esterni.
Una varietà classica che si presta bene all'utilizzo è l'Alloro, sia per l'aspetto estetico che per il suo impiego in cucina e per la semplicità nella coltivazione. L'Alloro emana infatti un profumo unico e nella bella stagione produce fiori bianchi che si dispongono a ombrello. Oltre alla funzione decorativa, la pianta resiste agli agenti esterni ed è facile da potare. Sempre in ambito di sempreverdi, anche un oleandro rappresenta una valida alternativa come siepe da balcone, dato che anche in estate resiste alla siccità e si può potare ogni 4 o 5 anni.
Se invece vogliamo andare su uno stile più selvaggio, allora si può pensare di installare una Photinia (molto alta e adatta a proteggere la propria intimità) o il bambù (sta bene all'interno di un canniccio).
Anche con le piante artificiali è possibile mettere del verde nel proprio terrazzo.
Rispetto a quelle naturali non richiedono grandi attenzioni (potatura e innaffiamenti), ma solo alcune accortezze. Infatti vengono vendute in moduli che si possono facilmente assemblare.
Come le siepi artificiali con foglie 3D prodotte da Tenax che offrono una lunga durata ai raggi UV (5 anni) e il massimo effetto realistico. La somiglianza con quelle naturali è davvero forte, tanto che a prima vista non si nota.
Un esempio sono le nuove siepi Tenax DIVY 3D PANEL Buxus, con un effetto decorativo assai accattivante che si possono montare su delle pareti. Nella stessa linea di prodotti spicca DIVY 3D PANEL LILAC, siepe di colore lilla.
Entrambe sono delle soluzioni di grande gusto pensate per gli ambienti dove manca acqua o terra. Se vogliamo una pianta di alloro per il balcone, ma non vogliamo perdere tempo e soldi a innaffiare, possiamo sceglierne una in foglie sintetiche che produce Viridium.
Se il balcone è in ringhiera la soluzione giusta è siepe DIVY 3D PLUS LAURUS che è in grado di schermare l'intero asse in maniera naturale. Non passano di moda invece le piante rampicanti, che si abbinano a tutti gli ambienti e in commercio ci sono anche quelle sintetiche, come quella prodotta da Viridum.
Dello stesso stile è Edera, che grazie alla propria versatilità si può mettere anche in terrazzi di grandi dimensioni dove si organizzano cene con gli amici.
Le misure delle piante sintetiche da balcone partono da 50x50 cm e arrivano a 1,5 mt.
Se non si ha un terreno annesso al balcone, le piante vanno messe a dimora nei vasi.
In commercio ne esistono di vari colori e dimensioni. Quelli dallo stile più elegante sono in acciaio o in metallo nero e garantiscono robustezza reggendo bene a pioggia e gelo.
Particolari sono quelli in fibra d'argilla che nonostante la robustezza permettono alla pianta di respirare.
Se lo spazio esterno è in legno allora possiamo mettere dei vasi dello stesso materiale così da creare un'armonia perfetta.
Quanto alle siepi sintetiche, per installarle basta seguire le istruzioni che si trovano all'interno della scatola. In base al tipo di pianta cambia anche la struttura portante.
La siepe tridimensionale Gelsomino prodotta da Viridium richiede un supporto a cui essere fissata che viene fornito con un'altezza di 150 cm, scomponibile in pezzi da 30 cm.
Qualora si desiderasse alzare ulteriormente la pianta si possono richiedere altri moduli.
Le attività di cura delle siepi naturali da balcone sono essenzialmente la potatura e l'annaffiamento.
Se la pianta si trova all'interno del terriccio, una o due volte l'anno occorre fare il rinvasamento.
Si tratta di un'operazione in cui si sostituisce la terra presente, si aggiunge del terriccio fresco e si bagna il tutto.
Per una completa nutrizione si può aggiungere regolarmente del fertilizzante.
Di solito si fa in autunno e in primavera.
Diversa è la cura di quelle sintetiche. L'intera gamma di siepi sintentiche Tenax DIVY 3D non necessita di alcuna manutenzione. Le siepi si lavano semplicemente con acqua, mentre, per eliminare la polvere o le impurità depositate dalla pioggia, è sufficiente passare delicatamente il fogliame con un panno o una scopa a setole morbide.
Stesso discorso per le piante Viridium (compresa Siepe di Osmanthus) che richiedono solo un getto d'acqua ogni tanto per rimuovere lo sporco.
Ovviamente, la scelta tra piante naturali e piante sintetiche mette a confronto due mondi, due mentalità, due modi di concepire e vivere lo spazio verde che non trovano dei punti di congiunzione. Pollici verdi e non, a voi la scelta!
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