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Sembrerà strano ma oltre la metà di tutti gli incidenti che vedono coinvolti i bambini avvengono tra le mura domestiche. L'età più a rischio è tra i due e i tre anni, quando il bambino non ha ancora coscienza del pericolo e la curiosità nei contronti di tutto quanto può risultare nuovo è altissima.
Secondo gli esperti, la maggior parte degli incidenti ai bambini potrebbe essere evitata adottando le giuste misure preventive, come una maggiore sorveglianza o l'impiego di dispositivi di sicurezza. È dunque importante, per l'incolumità dei nostri figli, creare degli ambienti dove possano giocare e scoprire il mondo senza incorrere in situazioni pericolose.
L'Istituto Italiano del Marchio di Qualità (IMQ), importante realtà nel settore della valutazione della conformità, ci fornisce una serie di consigli su come arredare e rendere sicura la camera dei bambini.
Queste avvertenze sono riservate in particolar modo ai genitori, come soggetti responsabili della salute dei più piccoli.
I requisiti indispensabili affinché un ambiente sia a prova di bambino sono:
sicurezza, salubrità, funzionalità, sabilità e resistenza del mobilio che deve essere integro e concepito secondo caratteristiche costruttive ben definite.
Per il lettino, ad esempio, è necessario prevenire che il bambino cada o che provi a passare attraverso le sbarre laterali, tramite elementi posti a una distanza compresa tra i 6 e 7,5 cm, con un'altezza delle sponde di almeno 75 cm, scorrevoli e dotate di sistema di sicurezza.
Per i bambini di età superiore ai 6 anni è possibile anche scegliere un letto a castello purché sulla parte superioresiano predisposte barriere anticaduta laterali, rigide e ben fissate.
Anche per i materassi vi sono dei consigli pratici, come quello di fare aderire l'imbottitura alla struttura perimetrale del lettino, per non lasciare spazi vuoti, che sia di tipo rigido, con uno spessore di circa 10/15 centimetri e realizzato con materiale non deformante e anallergico.
Per il cuscino è meglio utilizzare elementi piccoli e non troppo soffici in modo da evitare pericoli di soffocamento.
Infine, il fasciatoio dovrebbe essere mediamente di 70-80 cm con struttura stabile, facile da lavare e con barriere anticaduta.
La sicurezza passa anche dai materiali di cui si compone la cameretta del bambino, a partire dal pavimento fino ai mobili e complementi d'arredo.
Il pavimento deve essere in un materiale igienico e facilmente lavabile, come legno, ceramica o marmo; per le pareti è importante adoperare vernici atossiche.
In generale, tutti gli elementi che costituiscono l'arredo è buona norma che siano trattati con sostanze bioecologiche, che limitano le emissioni nocive e gli accumuli di polvere e acari.
Tra i materiali maggiormente utilizzati si annoverano il legno, la plastica e i metalli.
Il legno, è un materiale naturale e di per sé atossico, ma il suo stato può essere alterato a seguito di processi produttivi con trattamenti specifici (antimuffa e anti umidità), uso di collanti epossidici, ecc.
È un prodotto molto apprezzato nel settore dei mobili poicvhè capace di trasmettere una piacevole sensazione di calore e comfort.
La plastica è un altro materiale ampiamente utilizzato, soprattutto per la possibilità di creare con essa oggetti dalle forme morbide, senza spigoli e con colori molto vivaci.
Eventuali elementi di tossicità, potrebbero derivare da residui del processo di produzione che con il tempo possono diventare nocivi.
Infine, i metalli hanno delle ottime caratteristiche, purché abbiano subito un trattamento anticorrosione e non presentino parti taglienti o screpolature.
A determinare il reggiungemento degli standard di sicurezza di un ambiente adibito all'accoglienza dei bambini sono anche una serie di accessori.
Tra questi citiamo:
- i paraspigoli, solitamente in plastica morbida e trasparente, che proteggono da colpi accidentali;
- i ferma cassetti, che evitano lo scivolamento dei cassetti;
- il blocca antine, l'accesso del bambino a vani chiusi.
Infine, si segnalano i dispositivi di protezione da collocare sulle prese e spine elettriche, che impediscono di inserire materiali all'interno delle cavità e conseguenti fenomeni di folgorazione.
È accertato che la qualità dell'aria è una condizione essenziale per garantire la salute dell'uomo, specie per i più piccoli.
In un ambiente dove il riscaldamento eccessivo riduce la quantità di umidità è facile che si manifestino patologie allergiche e secchezza delle mucose presenti nelle vie respiratorie.
Di contro, se l'aria è troppo umida, si ha una proliferazione di microrganismi, acari e muffe.
Per prevenire l'insorgenza di questi effetti indesiderati, nel caso di aria secca, si adoperano gli umidificatori, a vapore caldo o freddo.
I primi, possono essere a elettrodi o a resistenza, portano la temperatura dell'acqua contenuta nel serbatoio fino a 100 gradi e la sterilizzano per poi liberarla nell'ambiente sotto forma di vapore.
L'umidificatore a vapore freddo, tramite ultrasuoni e per effetto di vibrazioni ad altissima frequenza, produce una nebulizzazione dell'acqua e la creazione di particelle che si diffondono uniformemente nell'ambiente.
Se si è in presenza di una percentuale di umidità superiore al 60%, l'aria tende a esaurire la capacità di trattenere l'acqua ostacolando di fatto la traspirazione naturale del corpo e favorendo la proliferazione di muffe.
Anche in questo caso è possibile riequilibrare il tasso di umidità, favorendo anche la circolazione d'aria, con un deumidificatore.
Tramite questo dispositivo l'aria, introdotta all'interno della macchina e attraversando la batteria evaporante (fredda) si condensa e rientra nell'ambiente come deumidificata.
Inoltre, per le camere dei bambini esistono dei dispositivi che filtrano l'aria eliminando batteri e microimpurità, particolarmente utili per chi soffre di allergia.
Uno strumento molto apprezzato, soprattutto dalle mamme, è l'interfono, un pratico oggetto che permette di controllare il bambino, anche se si trova nell'altra stanza.
La sua funzione è notevole durante il giorno ma soprattutto nelle ore notturne, permettendo che il bambino prenda la buona abitudine di dormire della sua stanza, senza rinunciare al controllo del sonno.
La tecnologia DECT, comune a molti interfono di buona qualità, offre la tranquillità di sapere che il segnale non può essere intercettato. Ne esistono in commercio varie tipologie, anche con dispositivi wireless. I più completi sono quei modelli capaci di sfruttare, insieme alla comunicazione sonora, anche quella visiva, con pratiche telecamere e display LCD.
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