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Il bonus arredi si riferisce alla detrazione Irpef del 50%, concessa ai contribuenti per le spese sostenute nell'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Il bonus è rivolto all'arredo di immobili soggetti a lavori edilizi, coprendo tutte le parti funzionali e relative all'opera di ristrutturazione.
Pertanto, la detrazione è applicabile anche quando i beni acquistati sono indirizzati ad arredare un ambiente diverso all'interno dello stesso immobile sottoposto a interventi edilizi, o nel caso in cui tale intervento venga eseguito su una pertinenza dell'immobile, anche se questa è accatastata come unità distinta.
Ciò è dovuto al fatto che l'acquisto dei beni deve essere collegato all'arredamento dell'intero immobile, tenendo conto della sua totalità.
Il bonus arredamento è l'unico incentivo nel settore edilizio che deve essere associato a un'altra agevolazione, il bonus ristrutturazione.
Tuttavia, ciò non comporta necessariamente che i mobili acquistati debbano arredare gli spazi oggetto dei lavori di ristrutturazione.
Vediamo ora come funziona il bonus mobili.
La data di avvio dei lavori di ristrutturazione deve precedere l'acquisto degli elettrodomestici o dei mobili. Tuttavia, non è necessario che le spese per la ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l'arredamento dell'immobile.
Per poter usufruire del bonus mobili elettrodomestici sia su singoli immobili sia su parti comuni di edifici ad uso residenziale, è necessario effettuare determinati tipi di interventi che consentono di beneficiare della detrazione per la ristrutturazione.
Questi includono:
Prima di avviare i lavori, bisogna ottenere l'autorizzazione edilizia necessaria o presentare un'autocertificazione, solo nel caso in cui i lavori rientrino nell'ambito dell'edilizia libera.
Attraverso il bonus acquisto mobili, dunque, è possibile ottenere un vantaggio fiscale nell'acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza destinati all'arredamento di un immobile residenziale sottoposto a lavori di ristrutturazione.
Il termine di validità del bonus arredamenti è fissato attualmente al 31 dicembre 2024. La detrazione prevista è pari al 50% delle spese sostenute e si può usufruire mediante l'applicazione dell'Irpef suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.
L'agevolazione è aperta a tutti i contribuenti soggetti all'IRPEF, indipendentemente dalla loro residenza nel territorio nazionale, purché siano titolari di diritti reali o personali relativi agli immobili oggetto dei lavori di ristrutturazione e che ne abbiano sostenuto i costi associati.
In particolare, rientrano tra i beneficiari:
Le spese per acquistare i mobili devono essere sostenute dalla stessa persona a cui sono intestate le spese di ristrutturazione e la detrazione non può essere trasferita in caso di decesso del contribuente o di vendita dell'immobile.
Nel bonus arredo rientrano: letti, armadi, librerie, tavoli, sedie, poltrone, oltre a materassi e apparecchi di illuminazione che costituiscono un complemento essenziale per l'arredamento dell'immobile sottoposto a ristrutturazione.
Tuttavia, non sono idonei per l'agevolazione gli acquisti di porte, pavimentazioni (come il parquet), tende e altri complementi d'arredo.
Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, la normativa stabilisce che il beneficio fiscale si applica solo all'acquisto di apparecchi muniti di etichetta energetica di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie e alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, se l'etichetta energetica è obbligatoria per tali tipologie.
Acquistare grandi elettrodomestici senza etichetta energetica è ammissibile solo nel caso in cui per quella specifica tipologia di apparecchi non sia ancora previsto l'obbligo di etichetta energetica.
Fra i grandi elettrodomestici rientrano ad esempio stufe elettriche, forni a microonde, ventilatori elettrici e dispositivi per il condizionamento.
L'importo delle spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici può includere anche i costi di trasporto e montaggio, a condizione che siano state pagate utilizzando le modalità di pagamento richieste.
La detrazione mobili del 50% si applica in base ai seguenti limiti di spesa:
Per beneficiare della detrazione, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o carta di debito o credito. Non è ammesso il pagamento mediante assegni bancari o contanti.
Nel caso in cui si utilizzi un bonifico bancario o postale, non è obbligatorio utilizzare quello specificamente predisposto dalle banche o dalle poste per le spese di ristrutturazione edilizia.
La detrazione è valida anche quando i beni vengono acquistati tramite finanziamenti a rate, a patto che la società finanziatrice effettui il pagamento utilizzando le stesse modalità precedentemente indicate e che il contribuente conservi una copia della ricevuta di pagamento.
I documenti necessari per richiedere il bonus mobili 50 % comprendono:
Se si rispettano tutte queste condizioni, è possibile usufruire della detrazione anche per mobili e grandi elettrodomestici acquistati all'estero.
Inoltre, è necessario segnalare l'acquisto di determinati elettrodomestici all'Enea.
Tutte le info su come effettuare questa comunicazione sono disponibili sul sito dell'Enea, nella sezione dedicata al "Bonus casa".
La mancata o ritardata trasmissione di questa comunicazione non comporta la perdita del diritto alla detrazione.
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